Santena, le minoranze chiedono a che punto si è con i Puc, Progetti utili alla collettività

SANTENA – 1° dicembre 2021 –  A che punto siamo con i Puc, Progetti utili alla collettività, dove il beneficiario del Reddito di cittadinanza è tenuto a offrire la propria disponibilità? Lo hanno chiesto, con una mozione, i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Arianna Zaccaria, Domenico D’Angelo e Daniele Graglia e il consigliere del gruppo Misto di minoranza Angelo Salerno. La risposta è arrivata nella seduta del consiglio comunale del 15 novembre scorso. La mozione è stata approvata, all’unanimità.

Santena. consiglio comunale, seduta del 15 novembre 2021
Cetty Siciliano

La mozione, rivolta dai consiglieri comunali di minoranza, è stata letta da Cetty Siciliano, presidente del consiglio comunale. Il documento ha come oggetto: “Progetti utili alla collettività (Puc) per i percettori del reddito di cittadinanza” . Nella mozione i quattro oppositori, tra le altre cose, ricordano che “il decreto legge numero 4 del 2019, recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni” prevede che il beneficiario di Reddito di cittadinanza sia tenuto a offrire, nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale, la propria disponibilità per la partecipazione a progetti utili alla collettività”.

Nella mozione si fa presente che “a fine settembre 2019 il gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle Santena presentava Mozione nella quale impegnava il Sindaco e la Giunta ad attivarsi per avviare i Puc” e che “Il Decreto 22 ottobre 2019, recante ‘Definizione, forme, caratteristiche e modalità di attuazione dei Progetti utili alla collettività (PUC)’ consentiva ai Comuni interessati la possibilità di avviare i Progetti utili alla collettività e definire le attività che i beneficiari del Reddito di cittadinanza andranno a svolgere”.

Nella mozione i consiglieri di minoranza “impegnano il sindaco e la Giunta a:
-predisporre, nel più breve tempo possibile, i Puc ovvero i progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, cui il beneficiario del Reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire la propria disponibilità;
-porre in essere celermente ogni azione utile e necessaria al fine di coinvolgere i residenti nel comune di Santena, percettori del Reddito di cittadinanza, nei Puc predisposti;
-monitorare l’effettiva partecipazione ai Puc dei percettori del Reddito di Cittadinanza, residenti nel comune, aventi titolo”.

Domenico D’Angelo

Dopo la lettura della mozione da parte della presidente del consiglio Cetty Siciliano il consigliere pentastellato Domenico D’Angelo ha illustrato il documento: «Per quanto riguarda i Puc non sappiamo a che punto si è arrivati. Lo scopo di questa mozione è avere ricadute teoricamente positive in un momento in cui il reddito di cittadinanza è sotto attacco.  Mesi fa, in consiglio, l’assessora Lidia Pollone disse che in città c’era stato un deterioramento delle condizioni economiche e questa misura aveva un po’ parato il colpo a quello che poteva essere una implosione a livello economico sociale. Successivamente ci permettemmo di interloquire con lei per capire se – alla luce dell’esperienza fatta qui in città – vi fossero suggerimenti per il legislatore per migliorare questa misura. In queste settimane in televisione rispetto al reddito di cittadinanza arrivano messaggi contrastanti. Da una parte il papa che afferma che chi ha un cuore piccolo vede pochi poveri, mentre chi ha un cuore grande vedi tanti poveri. Dall’atra parte ci sono facinorosi personaggi, fortunatamente in declino, nella politica italiana che in programmi con picchi di ascolto importanti, definendo questo tipo di misure “reddito di illegalità”»

Lidia Pollone

L’assessora al Welfare Lidia Pollone è così intervenuta: «Colgo l’occasione della mozione per aggiornare un po’ tutti sulle attività intraprese dal nostro comune, dalla nostra amministrazione, proprio sul sostegno delle attività lavorative per le fasce deboli, che coinvolgono anche percettori di reddito. E questi sono stati due cantieri per disoccupati che hanno impegnato complessivamente 8 santenesi: 4 disoccupati over 45 e 4 disoccupati over 58. Il cantiere over 58 si è chiuso lo scorso 14 settembre. Il cantiere con over 45 si concluderà il prossimo maggio. A fine ottobre la giunta ha approvato un nuovo progetto over 45 e, nella seduta di giunta di questa sera, approveremo un nuovo progetto per over 58. Il coordinamento dei cantieristi è affidato alla cooperativa La cometa di San Lorenzo».

«Tornando sui Puc – ha proseguito Lidia Pollone – i percettori di reddito presenti in piattaforma Gepi, residenti a Santena di cui c’è stato l’accertamento anagrafico sono 120: 90 sono a carico del Centro per l’impiego e 30 sono a carico dei servizi sociali. I puc saranno certamente attivati a Santena, tenendo conto però anche del grande lavoro di organizzazione, sia amministrativa sia gestionale dei progetti. Per l’attivazione occorre un grande lavoro di squadra svolto con il Centro per l’impiego e con il Consorzio socio assistenziale. Perché sulla piattaforma Gepi ognuno vede una parte di quello che è il problema. Per cui bisogna per forza collaborare. Ad esempio, noi non siamo a conoscenza del nome delle persone percettori di reddito.  Sappiamo il numero, ma non sappiamo chi sono. Di contro, conosciamo invece la loro preparazione, la loro scolarità, che è mediamente bassissima. L’avvio dei Puc è subordinato all’approvazione, da parte di tutti questi enti, di numerosi documenti amministrativi, e poi all’elaborazione dei progetti operativi. Considerando i dati a nostra conoscenza e le caratteristiche dei soggetti interessati, che al 99 per cento hanno bassa scolarità, riteniamo che i progetti possano svolgersi in  ambito ambientale, che è quello della manutenzione del verde e della pulizia delle strade e in ambito sociale, quali la sorveglianza davanti alle scuole o in supporto  a qualche associazione assistenziale e sociale del territorio».

Lidia Pollone ha proseguito così: «Per i Puc prevediamo che la gestione amministrativa venga svolta dagli uffici comunali. La gestione operativa sarà assegnata a una cooperativa del terzo settore. Pensiamo di poter attivare tutto questo a inizio anno 2022. In merito alle cose dette dal consigliere Domenico D’Angelo la frase era riferita agli affitti.  Il reddito di cittadinanza aiuta le persone a pagare l’affitto: quindi su questo, onore a questa misura. Sicuramente, da parte mia, vedo assolutamente come le persone abbiamo necessità di essere aiutate: si tratta di appartenenti a fasce debole, con scarsa cultura, a volte una serie di patologie e altre problematiche. Con il reddito di cittadinanza, più o meno, riescono a cavarsela». L’assessora al Welfare ha chiuso così: «Il reddito di cittadinanza mi pare una misura forse meno indicata probabilmente per i giovani che forse avrebbero bisogno di un incentivo nell’adeguarsi ad accettare un lavoro che non sempre risponde ai canoni sperati. Oggi tanti imprenditori riferiscono che fanno fatica a trovare un operaio e un apprendista.  Spesso chi è in cerca di lavoro aspira ad altre mansioni, anche di concetto, anche se poi bisogna vedere se lo sanno svolgere. Ecco, in ambito lavorativo alcuni casi, il reddito di cittadinanza dovrebbe essere un pochino limato e corretto».

Il consigliere Domenico  D’Angelo ha detto: «Siamo consapevoli noi delle difficoltà nell’attivazione del Puc, ecco perché è utile confrontarci anche per aiutarvi, per fornire qualche suggerimento. Questa misura è stata comunicata malissimo. Intendeva collocarsi quale supporto a soggetti estremamente deboli e incapaci di inserirsi in un  circuito lavorativi. Dall’altro doveva supportate e orientare le persone all’interno di percorsi formativi delle politiche del lavoro Come spesso succede a livello legislativo sono state introdotte nuove norme, ma non tutte le indicazioni sono poi partite allo stesso modo. Una riflessione su questi temi è comunque importante per fornire un ritorno al legislatore. Abbiamo visto che ci sono dei difetti che vanno corretti. Ci sono iperboli narrate su questa misura che hanno poco a che fare con la realtà. Mediamente questi percettori ricevono 540 euro al mese. Sfido chiunque a vivere in una città qualsiasi con questa cifra a pagare l’affitto, fare spesa e tutto il resto. E poi, lo sappiamo, ci sono anche i furbi. Però demonizzare una misura perché qualcuno se ne approfitta non va bene. I furbetti andrebbero perseguiti, processati e condannati».

Angelo Salerno

Il dibattito consiliare è proseguito con l’intervento di Angelo Salerno: «Non entro nel merito del reddito di cittadinanza. Politicamente la penso in modo un po’ diverso dai consiglieri del Movimento 5 Stelle. Ho sottoscritto questa mozione per cercare di dare un piccolo contributo nel far sì che questo provvedimento funzioni. Il problema è come questa misura è stata gestita. I numeri però sono chiari, su 120 percettori di reddito presenti a Santena i due cantieri di lavoro ne hanno impiegati solo otto. Ho sottoscritto questa mozione per stimolare la situazione e cercare di impegnare un po’ più di persone. Ho avuto modo di vedere l’elenco dei percettori di reddito di cittadinanza: non sono tutti in condizioni e in età non lavorabile.  Ve ne sono molti che si accontentano di quello che prendono e poi, magari, arrotondano in qualche altra maniere, il più delle volte non proprio lecita…».

Mimmo D’Angelo e Daniele Graglia

Il consigliere grillino Daniele Graglia ha detto: «Voglio fare i complimenti all’assessora Lidia Pollone per la sensibilità verso queste situazioni». Lidia Pollone ha replicato così: «Volevo ancora fare una piccola osservazioni su quanto detto dal consigliere Salerno. Come comune non abbiamo la possibilità di abbinare i percettori di reddito ai progetti dei cantieri di lavoro. Noi, come comune, abbiamo solo la possibilità di preparare il progetto: l’abbinamento è opera del Centro per impiego. E, anche la valutazione sulle persone che possono fornire un contributo lavorativo e sempre fatta da altri enti e non dalla città di Santena».

E’ nuovamente intervenuto Mimmo D’Angelo che, rivolto all’assessora al Welfare cittadino, ha detto: «L’obiettivo di questa mozione era capire se si era messo in modo il meccanismo del Puc, fermo restando le mille difficoltà che si sono e di cui siamo assolutamente consapevoli. Per quanto ci riguarda come Movimento 5 Stelle  siamo contenti e favorevoli al fatto che lei si attivi come assessora per provare a portare a casa i risultati, coinvolgendo più soggetti possibili con progetti che abbiano le maggiori ricadute possibili». E’ stato breve l’ultimo intervento dell’assessora, prima del voto: «Vi ringrazio. Siamo favorevoli alla collaborazione delle minoranze, con suggerimenti circa l’applicazione dei percettori di reddito di cittadinanza». Terminata la discussione la mozione è stata messa ai voti. E’ stata approvata all’unanimità dei consiglieri presenti.

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AUDIO DELLA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

FONTI