SANTENA – 2 dicembre 2021 – “Chiediamo di partecipare al bando del Mite, Ministero della Transizione ecologica, per installare in città alcuni eco-compattatori mangiaplastica”. Questo hanno chiesto, con una mozione, i consiglieri di minoranza Arianna Zaccaria, Domenico D’Angelo e Daniele Graglia del Movimento 5 Stelle e il consigliere del gruppo Misto di minoranza, Angelo Salerno. Una mozione approvata all’unanimità dal consiglio, nella seduta del 15 novembre scorso.
I consiglieri di minoranza nella mozione che ha per oggetto “Partecipazione al bando Mite per l’installazione nei comuni di eco-compattatori”, premettono: “In data 11 ottobre 2021 è stato pubblicato dal Ministero della Transizione ecologica, in Gazzetta ufficiale, il decreto 2 settembre 2021 ‘Programma sperimentale mangiaplastica’ avente come oggetto il contenimento della produzione di rifiuti in plastica, attraverso l’utilizzo di eco-compattatori, nonché di favorirne la raccolta selettiva e di migliorarne l’intercettazione e il riciclo in un’ottica di economia circolare”. Nella mozione i quattro oppositori impegnano il sindaco e il consiglio comunale a “partecipare al bando, presentando domanda per il finanziamento, previa preparazione di un progetto”.
Come di consueto la mozione è stata letta da Cetty Siciliano, la presidente del consiglio comunale santenese. A seguire è intervenuto Ugo Cosimo Trimboli, consigliere che ha la delega in materia di ambiente: «Sin dall’anno 2018 io e il collega consigliere Cristian Barbini ci siamo occupati delle cosiddette macchinette mangiaplastica. Avevamo anche visitato alcune ditte produttrici di questi dispositivi. L’intento era portare sul territorio santenese questo tipo di apparecchi. Ci siamo poi fermati per tutta una serie di problemi allora esistenti. Allora la macchina rimaneva di chi la affittava e il comune poteva utilizzare gli introiti della plastica che veniva raccolta. Purtroppo, conti alla mano, il rischio di allora per la nostra città era di rimetterci dei soldini perché le entrate potevano non esser sufficienti. Un altro problema emerso allora erano i sette-otto siti cittadini da individuare per posizionare queste macchine mangiaplastica. Le postazioni vanno localizzate in ambito urbano, dove i cittadini siano comodi a passare per conferire le bottiglie di plastica. Si tratta di postazioni che lavorano 24 ore su 24 e bisogna anche valutare il problema della rumorosità, in special modo quando l’eco compattatore viene svuotato. A fronte di tutti questi problemi allora si decise di soprassedere e non se ne fece nulla…».
Il consigliere Ugo Cosimo Trimboli ha poi aggiunto: «Oltre a tutto questo, sempre allora, era sorto un altro problema. Nel novembre 2020 scoppiò il conflitto tra i consorzi Corepla, Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica e il Coripet, Consorzio volontario per il riciclo del Pet, polietilene tereftalato. Il Corepla è un consorzio pubblico, che raccoglie tutte le plastiche e le vende al Conai. Le plastiche non sono pagate tutte allo stesso modo. Ci sono plastiche difficili da riciclare e lavorare, come polistiroli, poliuretani e pvc. Il pet che si usa per costruire le bottiglie di plastica, sono oggetto della raccolta del Coripet, consorzio privato, con dietro la multinazionale Nestlè. E’ chiaro che Corepla e Coripet sono in concorrenza. Installare queste macchine voleva dire consentire a Coripet di raccogliere il Pet e così al Consorzio chierese per i servizi sarebbero state conferite dai santenesi tutte le altre plastiche di scarso valore. Dunque, anche per questo, allora ci siamo fermati senza decidere».
«Noi oggi siamo favorevoli a presentare un progetto di richiesta per gli ecocompattatori nell’ambito del bando del Ministero della transizione ecologica “Programma sperimentale mangiaplastica” – ha aggiunto Ugo Cosimo Trimboli – ben consapevoli però di tutta una serie di difficoltà da superare. E la prima resta quella del posizionamento. Presentando domanda si entra in una graduatoria con punteggio. Uno dei criteri che premiano di più è proprio il posizionamento di queste macchine mangiaplastica. Ora i termini sono scaduti, potremo presentare domanda il prossimo anno. Tutto questo a patto che nelle sedi opportune – la commissione territorio o dove si deciderà – si decida dove posizionare le postazioni mangiaplastica. Non solo. Il bando finanzia quota parte dell’acquisto delle macchine, ma le spese di gestione, manutenzione e altro ancora restano a carico del comune. Pertanto servirà una attenta analisi economica per far si che una iniziativa assolutamente lodevole che può promuovere circuiti virtuosi con una serie di benefit alla fine non si traduca in costi per la città di Santena».
Il consigliere Mimmo D’Angelo è intervenuto così: «La disamina è corretta però nel frattempo sono cambiate alcune cose. Innanzitutto c’è stata una sentenza a favore di Coripet. Oggi questo bando si inserisce in un contesto normativo in qualche modo spianato. Ci sono alcuni soggetti che producono gli eco-compattatori ben accreditatati dal ministero e che supportano le amministrazioni comunali nel redigere i progetti e individuare le location più appropriate. Le bottiglie di plastica sono realizzate in Pet , mentre il tappo è in Pe, polietilene. Questi due polimeri oggi sono diventati materia prima preziosa e rara. Questi polimeri hanno visto lievitare i costi in modo spaventoso. Ci sono tante aziende che tardano nel consegnare perché non dispongono di queste materie prime per realizzare i manufatti. Per qualcuno tutto questo è legato a speculazioni. Io faccio riferimento all’attuale ministro che sostiene che la questione è relativa non tanto alla disponibilità delle materie prima, ma al fatto che siamo in una fase di transizione ecologica, soprattutto nel settore automotive che si sta spostando verso l’utilizzo di materiali quali i polimeri termoplastici che hanno proprietà buone ottime come finitura e sono molto leggeri. E le vetture leggere consumano meno, e quindi hanno minori emissioni di anidride carbonica. Non solo, questi polimeri sono riciclabili e si crea così un circolo virtuoso che entra nella filosofia dell’economia circolare».
Domenico D’Angelo ha chiuso così: «Sono però in sintonia con il consigliere Ugo Cosimo Trimboli quando dice che non bisogna assolutamente farsi prendere dalla fretta. C’è sì la volontà di voler fare un passo verso qualcosa che è ecologicamente sano, ma occorre pensare anche alla sostenibilità economica. Queste cose vanno fatte di pari passo. Se la mozione verrà accolta si dovrà necessariamente lavorare per verificare che esistano la sostenibilità ecologica e quella economica. Se entrambi saranno presenti allora sarà sensato portare avanti il progetto. Diversamente sarà meglio non procedere».
E’ quindi intervenuto il consigliere Angelo Salerno con queste domande: «Quando ci poniamo il problema del posizionamento degli eco-compattatori le criticità a cosa sono dovute? La rumorosità? Il traffico vicino alla postazioni?». Il consigliere Ugo Cosimo Trimboli ha spiegato: «Le problematiche principali sono due. Le macchine mangiaplastica sono così composte: una parte frontale con l’interfaccia utente; una pressa per le bottigliette; una parte posteriore, un cassone tipo scarrabile che accumula il materiale plastico scacciato. Il cassone che deve essere periodicamente sfilato svuotato o sostituito. Dunque il primo problema è che la postazione deve essere raggiunta da un mezzo che ha bisogno di spazi adeguati. Una secondo problema è di tipo acustico: lo svuotamento produce rumore. La postazione dell’eco-compattatore ha poi bisogno di collegamento con l’energia elettrica e altri cablaggi e deve essere sita in un’area sicura, non allagabile. Queste postazioni sono dotate di spazi pubblicitari per cui sono posizionate in aree ben visibili dai cittadini. Infatti spesso gli eco-compattatori sono posizionati nei pressi di aree commerciali. Dunque, gli aspetti da considerare per valutare dove posizionare gli eco-compattatori sono tanti. La maggioranza intende comunque votare in modo favorevole rispetto alla mozione. Se però, a livello progettuale dovessero venire meno le condizioni di sostenibilità economica e realizzativa del progetto, come già successo tre anni fa, saremo costretti a declinare questa scelta. In tal caso motiveremo adeguatamente tale diniego». Terminata la discussione il consiglio è passato al voto. La mozione è stata approvata all’unanimità dei consiglieri presenti in aula.
AUDIO integrale della discussione in consiglio
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