SANTENA – 20 febbraio 2022 – Bilancio positivo per l’iniziativa “Regala una primula alla vita nascente”, la 44esima Giornata per la vita, organizzata il 5 e 6 febbraio scorso dal Cav, Centro aiuto alla vita, di Santena e dintorni.
Matteo Bevilacqua, presidente del Centro di aiuto alla vita di Santena e dintorni, intitolato a Santa Gianna Beretta Molla, informa: «In occasione della giornata della vita del 2022 abbiamo allestito banchetti davanti alle chiese o nelle vicine piazze di Santena, Villastellone, Poirino e Trofarello. Sabato 5 e domenica 6 febbraio scorso i cittadini hanno portato a casa un buon numero di primule colorate, lasciandoci offerte per 2.695 euro. L’iniziativa con le primule è sempre bene accolta dalle comunità locali. La primula è il fiore della vita. Anche quest’anno l’intero ricavato andrà a favore delle mamme e dei bambini sostenuti dal nostro Centro di aiuto alla vita».
«L’iniziativa “Regala una primula alla vita nascente” – aggiunge Matteo Bevilacqua – ha l’obiettivo di farci riflettere sull’importanza di porre sempre la vita nascente al primo posto. Senza la vita c’è la morte. Purtroppo i dati che arrivano dalle nostre comunità segnalano un fatto preoccupante. La morte sembra avere il sopravvento sulla vita. Nei nostri comuni ogni anno i bimbi nati sono meno della metà dei defunti. E’ una tendenza non di oggi, ma di anni e anni. Questi sono i numeri, relativi a dati fine 2020: Isolabella, con 380 abitanti ha avuto 4 nati e 9 deceduti; Villastellone, a fronte di 4.613 cittadini, registra 22 nati e 79 deceduti; Cambiano, che conta 6.011 abitanti, ha avuto 34 nati, a fronte di 83 persone decedute; Poirino, con 10.153 cittadini, ha visto 86 nuovi nati e 151 deceduti; Santena, con 10.637 abitanti, registra 79 nati e 171 morti; Trofarello, che conta 10.823 cittadini, ha avuto 60 nati e 156 deceduti. Si tratta di dati che ci devono fare riflettere, in alcuni casi il numero dei defunti è più del doppio dei nati. Che dire? Se la vita viene meno, senza l’essere umano c’è solo la morte, il vuoto. Anche economicamente senza l’essere umano tutto si ferma».
Matteo Bevilacqua chiude così: «Dal 1986 a oggi il nostro Centro di aiuto alla vita ha strappato all’aborto 242 bambini nati ed ha aiutato le loro mamme. Al Centro di aiuto alla vita vengono a cercare una mano giovani donne che hanno saputo della nostra esistenza tramite il passa parola. Negli anni si è formata una rete territoriale in grado di intercettare e aiutare le persone che vivono la maternità con difficoltà. Negli ultimi tempi ci sono sempre nuovi volontari che arrivano per mettere a disposizione della vita nascente un po’ del loro tempo libero. In questo senso la sensibilità ai bisogni della vita nascente non è spenta, come magari potrebbe apparire…».