SANTENA – 1° novembre 2022 – Oggi pomeriggio, al cimitero comunale, con inizio alle ore 15, si è svolta la funzione di Ognissanti.
La cerimonia si è aperta con la lettura dei nomi dei 125 santenesi defunti, a partire dal novembre scorso sino a oggi. A celebrare la messa don Beppe Zorzan, parroco di Santena, Villastellone e Cambiano. Come di consueto l’altare è stato sistemato sul pavimento dell’ossario. Davanti l’ossario, all’ingresso del cimitero, sono state collocate poco più di cento sedie, in gran parte blu e qualcuna bianca. Complice il bel tempo, arrivato nel primo pomeriggio, dopo una mattinata di pioggerellina autunnale, tutte le sedie sono state prontamente occupate. Ben di più i santenesi che hanno seguito la funzione, in piedi, sistemati tutto attorno all’ossario. Come di consueto, tante famiglie, con genitori e figli, che spesso accompagnano i nonni e, dopo la funzione, vanno a visitare le tombe dei parenti e conoscenti defunti.
Il sole ha accompagnato tutta la funzione. Poco prima della benedizione finale i raggi illuminavano ancora la zona dell’ossario e le persone presenti nelle prime file. Durante la messa, ogni tanto, un pochino di vento agitava il tricolore del pennone del monumento degli alpini, sito davanti all’ossario. La messa è stata animata dai canti del coro parrocchiale, guidato dal M° Andrea Antonielli. In apertura della funzione il parroco ha ricordato ai presenti di affidare a Dio i familiari defunti. Durante l’omelia il parroco don Beppe Zorzan, ha detto: «Ognuno di noi è chiamato a diventare santo. Lo si diventa riconoscendo il grande amore che Dio ha per ognuno di noi. Santo è colui che vive la quotidianità in modo straordinario. Tutti – operai, agricoltori, artigiani, agricoltori, commercianti, medici, casalinghe… – possono diventare santi. Per esserlo occorre vivere la vita alla grande e non in modo mediocre. Per la Chiesa è santo chi vive in modo eroico la fede, la speranza e la carità nella vita di ogni giorno». Il parroco, sempre durante la breve l’omelia, ha aggiunto: «I santi sono persone realmente esistite che hanno saputo vivere il Vangelo fino in fondo. Per conoscere Cristo i cristiani sono chiamati a leggere almeno un Vangelo. Occorre fare riferimento ai santi quali modelli, da seguire. Siamo altresì invitati a conoscere il santo di cui portiano il nome. Possiamo prenderlo come riferimento per crescere nella fede. Il Signore ci mette accanto i santi quali figure che possiamo seguire nella nostra vita quotidiana».
Tra i presenti al cimitero rarissime le mascherine anti covid, bianche, che si potevano contare sulle dita di una mano. Per la distribuzione della comunione il parroco ha indossato una mascherina, nera. Il blu, scuro, era il colore dominante dei vestiti dei presenti. A seguire cappotti di colore nero, grigio e marrone. Qua e là qualche giubbotto celeste o grigio chiaro. Pochi i vestiti con botte di colore vivace o rosso, quasi tutti appannaggio di giovani. Immancabile qualche telefonino acceso, con tanto di suoneria che si è fatta sentire durante la funzione.
Ben sistemato, nel complesso, il cimitero comunale, a partire dai vialetti, con la ghiaia spianata e senza erbacce. Qua e là sono state posate alcune fioriere, acquistate con risorse dell’amministrazione comunale. La crisi economica sembra farsi sentire poco o nulla per i fiori che abbelliscono tombe e loculi. Se pur in momenti difficili le persone non rinunciano ai fiori per i propri cari defunti. Tra i crisantemi predomina il colore giallo, in lieve prevalenza sul bianco: fiori recisi, in mazzo, vasi e tante ciotole, queste ultime spesso multicolori. Tinteggiata di fresco, di bianco, la vasca dell’acqua adagiata nell’aiuola sinistra all’ingresso del cimitero, da cui sono spariti i pesciolini rossi. Tinteggiati anche i grandi vasi, in cemento, che sovrastano l’ossario. In vista di Ognissanti l’amministrazione comunale ha potenziato la presenza degli addetti. Il cantoniere comunale è stato affiancato da lavoratori della cooperativa e da addetti dei cantieri di lavoro. Sistemate anche le aree site attorno al cimitero con tutti i parcheggi tracciati.
Alla celebrazione – tra gli altri – erano presenti: Roby Ghio, sindaco; Paolo Romano, vicesindaco; Enrico Arnaudo, presidente del consiglio comunale santenese. Forse c’era anche qualche altro amministratore comunale, ma ci è sfuggito. Paolo Romano, a fine funzione religiosa, informa: «Sin dai prossimi giorni inizieranno i lavori di costruzione di un nuovo blocco, con 40 loculi cimiteriali. Nei prossimi mesi procederemo poi con la vendita di alcuni lotti, in grado di accogliere nuove tombe di famiglia». Il sindaco Roby Ghio, aggiunge: «Il nuovo blocco loculi e le aree per le tombe di famiglia esauriranno tutti gli spazi ancora liberi all’interno del cimitero comunale. Nei prossimi mesi prepareremo un progetto con il piano di ampliamento del cimitero».
All’ingresso del cimitero per tutto il pomeriggio, a vigilare che tutto funzionasse per il meglio, erano presenti il comandante la Polizia municipale, il commissario Roberto De Filippo, con l’agente Federica Durando e tre volontari del gruppo di Protezione civile Gres, Gruppo radio emergenza Santena. Il pezzo si chiude con una notizia positiva, che arriva dal comandante Roberto De Filippo: «Nel 2022 sinora non sono state presentate denunce per furti di fiori e vasi dalle tombe. Non sono arrivate neanche denunce per furti di borse lasciate sulle auto in sosta nei parcheggi».