Santena, attività e iniziative di ReciprocaMensa per il 2023

SANTENA – 21 novembre 2022 – Con una cena per volontari e loro familiari ReciprocaMensa Santena si appresta a chiudere il 2022. Bilancio dell’anno, iniziative per il 2023 e tanto altro ancora nell’intervista a Mauro Sensi, coordinatore di Reciprocamensa Santena.

Mauro Sensi è vice presidente di ReciprocaMensa di Chieri e Santena e coordinatore di ReciprocaMensa di Santena. La prima domanda dell’intervista è questa. Come chiude il 2022 l’associazione che fornisce cibo ai meno abbienti di Santena?

«Questo anno si chiude con un aumento delle persone cui forniamo cibo – informa Mauro Sensi -. Nelle ultime settimane sono in aumento le persone che hanno bisogno di cibo perché non hanno le risorse per provvedere alle spese per gli alimenti. Reciprocamensa Santena da un anno svolge tre servizi. Con il primo ogni settimana consegna una cassetta con ortaggi e frutta e alimenti freschi freschi a 85 famiglie santenesi che, in tutto, contano 200 persone. Con un secondo servizio per due volte la settimana doniamo un pasto cotto a 25 persone che, per vari motivi, non sono in grado di cucinare. Sono pasti che arrivano dal comune, forniti dalla ditta che svolge il servizio di ristorazione scolastica. Il terzo nostro servizio è relativo al Fead, Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti: si tratta di prodotti non deperibili che riceviamo dal Banco Alimentare e distribuiamo a 50 famiglie che, in tutto, contano 140 persone».

Ci sono altri progetti da segnalare?

«Una cosa positiva da evidenziare – afferma Mauro Sensi – è il cammino che abbiamo intrapreso anni fa e stiamo portando avanti con l’amministrazione comunale e con il Consorzio dei Servizi Socio-Assistenziali del Chierese. L’obiettivo è coordinare le iniziative cittadine a favore di chi fa difficoltà. Dal punto di vista alimentare i soggetti più deboli sono aiutati da noi di ReciprocaMensa, dalla Caritas Parrocchiale, dal Cav, Centro aiuto alla vita e dalla Cri. In questi anni, se pur con fatica siamo riusciti a costruire una banca dati dei soggetti aiutati dalle varie realtà santenesi. L’intento è aiutare tutti coloro che hanno bisogno. Evitando che alcuni soggetti deboli vengano aiutati da più soggetti mentre invece altri soggetti meno abbienti non ricevano nessun tipo di aiuto.  Ricordo che i soggetti da aiutare ci vengono segnali dalle strutture territoriali cittadine del Consorzio dei Servizi Socio-Assistenziali del Chierese».

Negli ultimi mesi pandemia e crisi economica come hanno colpito i meno abbienti?

«Da un lato sono in aumento le persone che non riescono più ad acquistare il cibo di cui necessitano – afferma Mauro Sensi – dall’altro la crisi economica ha prodotto una riduzione degli alimenti donati. Mentre un tempo i supermercati ci donavano i prodotti in scadenza oggi li propongono ai clienti a prezzi scontati.  Gli agricoltori, complice la siccità e un forte aumento dei costi di produzione hanno ridotto le eccedenze di ortaggi e frutta. Medesimo discorso vale per tanti negozi che ci donano meno alimenti perché – causa l’aumento dei costi di energia e materie prima – si vedono costretti a dosare le produzioni in base alle necessità. Si sono ridotti anche gli alimenti in arrivo dalla Comunità europea. Tutto questo per noi ha comportato una drastica riduzione degli alimenti che ci vengono donati. Il risultato? Doniamo meno prodotti a chi è in stato di necessità. Un esempio: se tempo fa donavamo due borse di ortaggi, frutta e altri alimenti, oggi i nostri ospiti escono con una sola borsa».

Quanti sono i santenesi che faticano ad arrivare a fine mese?

«Secondo i dati Istat a Santena sono più di mille le persone che vivono sotto la soglia di povertà, pari a 630 euro – afferma Mauro Sensi -. A Santena ReciprocaMensa aiuta 250 persone. Poco più di altrettante sono seguite dalla Caritas parrocchiale, dal Cav e dalla Cri. Dunque, in base alle statistiche Istat a Santena ci sono alcune centinaia di persone meno abbienti che, pur essendo in condizioni precarie, non si rivolgono ai servizi. In qualche modo bisognerà riuscire a fare emergere queste situazioni e aiutarle…».

Ci sono fenomeni nuovi che riguardano i meno abbienti?

«Sì. Sino a qualche anno fa i soggetti in difficoltà appartenevano alle categorie sociali deboli – spiega Mauro Sensi -. Oggi pandemia e crisi occupazionale ed economica hanno trascinato tra coloro che fanno fatica economica ad arrivare a fine mese anche persone cosiddette normali, appartenenti al ceto medio. Persone che hanno perso il lavoro. Che non riescono più a fare fronte al mutuo per la casa. Alcune volte questi soggetti fanno fatica a rivolgersi ai servizi per segnalare il loro stato di necessità.  Per questo stiamo pensando di organizzare un punto di ascolto cittadino per rilevare questi bisogni e far sì che anche questi soggetti possano arrivare a rivolgersi ai servizi territoriali socio-assistenziali. Ci stiamo lavorando, ma non so se riusciremo a centrare questo obiettivo». 

Quanti sono i volontari di ReciprocaMensa Santena?

«Contiamo su 45 volontari santenesi – spiega Mauro Sensi – da mesi siamo lavorando per consolidare un gruppo che possa dare continuità ai servizi che portiamo avanti a favore di chi fa fatica. Ci mancano volontari in grado di svolgere il servizio di autista per andare a recuperare alimenti e cibo offerto. Da un lato i ritiri degli alimenti donati sono programmati. Dall’altra alcune categorie, come gli agricoltori, ci chiamano quando hanno ortaggi e frutti in eccedenza e occorre sempre essere pronti ad andare in cascina.

Quali sono i progetti di ReciprocaMensa per l’anno 2023?

«Il nostro obiettivo è consolidare i servizi offerti e ripetere le iniziative di promozione per raccogliere fondi: stiamo già lavorando per riproporre la serata ReciprocoSpettacolo, grazie agli artisti che doneranno gratuitamente la loro partecipazione. Nei prossimi mesi riproporremo nei negozi cittadini le cassette delle offerte di ReciprocaMensa. A breve partiremo con il Passaporto del buon cittadino, un progetto che consente agli studenti delle scuole medie di svolgere attività di volontariato in alcune associazioni santenesi, tra cui ReciprocaMensa».

Sabato scorso ReciprocaMensa ha organizzato una cena per i volontari e le loro famiglie che ha visto 60 presenti. Piatto forte della cena la carne di cinghiale, servita con polenta o con gorgonzola. La carne è stata donata dal Banco Alimentare. Due volontari, Pietro e Angelo, si sono occupati di cucinarla a regola d’arte. Dopo averla fatta macerare per due giorni con pregiati vini – Nebbiolo, Barolo – e le giuste spezie, in una grande pentola hanno cotto la carne di cinghiale per oltre 4 ore. A completare il menù un bel numero di antipasti. L’arrosto di tacchino era a disposizione per coloro che non gradivano il cinghiale. A chiudere il ricco menù un piatto con una serie di dolci.

Info

https://www.facebook.com/ReciprocaMensa/