SANTENA – 9 dicembre 2022 – “Non solo il 25 novembre: tenere sempre alta l’attenzione sul tema della Violenza sulle donne e di genere”. Questo il tema di un ordine del giorno, del gruppo di minoranza Centro destra unito per Santena, discusso e approvato, all’unanimità, nella seduta del consiglio comunale del 17 novembre scorso.
In aula il documento è stato letto dalla consigliera di minoranza Elena Benente, che rivolgendosi ai consiglieri comunali, ha detto: «Se siete d’accordo eviterei di leggerlo tutto. Vorrei però evidenziare una piccola parte».
La consigliera ha letto questo: “EVIDENZIATO CHE dal rapporto pubblicato in data 24 ottobre 2022 riguardante gli omicidi volontari redatto con i dati in possesso della Direzione Centrale della Polizia Criminale, risulta che, dal 1° gennaio 2022 al 23 ottobre 2022, gli omicidi volontari con vittime di sesso femminile sono 85, pari a una media di due alla settimana, 77 dei quali avvenuti in ambito familiare/affettivo”.
Poi Elena Benente ha aggiunto: «E credo che questo basti per farci riflettere sull’importanza dell’impegno che tutti dovremo avere, non solo per la violenza contro le donne, ma contro la violenza in genere, come il bullismo e tantissime altre cose… Siamo contenti che tra noi consigliere del consiglio comunale santenese e alcune sostenitrici esterne sia nato questo gruppo di lavoro. Credo sia importante che questo gruppo di lavoro non si limiti alle iniziative dell’ottobre rosa, al mese di novembre perché il 25 è la giornata contro la violenza contro le donne o a fare iniziative in febbraio perché c’è la giornata contro il bullismo. Noi crediamo sia importante portare avanti tutto l’anno iniziative per sensibilizzare, per far capire che la violenza di genere è un problema, che sappiamo esiste. Crediamo che chi si comporti male debba fare un esame di coscienza. Certo sarò difficile perché chi ha certi atteggiamenti non so fino a che punto possa pensare a fare un esame di coscienza… In qualsiasi caso con questo ordine del giorno il consiglio comunale impegna la giunta comunale, ma credo che l’impegno debba essere di tutti, a incentivare tutte le iniziative per dare la possibilità alle donne di trovare un punto di ascolto, anche lontano dalla città. Vi leggo la parte delle richieste del nostro ordine del giorno: “Il Consiglio Comunale impegna la Giunta
1. AD INCENTIVARE e porre in essere iniziative e azioni di promozione di quanto messo in campo dalle Istituzioni per affrontare il problema dei femminicidi e della violenza in genere latamente intesa (anche come violenza psicologica, economica ecc.).
2. A DIFFONDERE E POTENZIARE il Punto d’ascolto evidenziando che le persone che si occupano di gestire eventuali situazioni di violenza sono anche disponibili ad appuntamenti fuori dai loro uffici ed in zone diverse dai paesi di residenza delle presunte vittime.
3. A PORRE IN ESSERE, mediante i propri rappresentanti territoriali, azioni di sensibilizzazione affinché le misure restrittive siano maggiormente incisive e possibilmente controllate con eventuali dispositivi elettronici”. Ecco, questo è quello che noi chiediamo e vorremmo fare».
La risposta è arriva da Alessia Perrone, assessora della Giunta Ghio, con delega all’Inclusione sociale, Associazionismo e volontariato, accoglienza, integrazione e cultura, che ha detto: «Grazie per l’occasione di poter parlare di questo importante argomento, per portare alla luce quello che è stato il nostro progetto, ancora precedente a questa amministrazione guidata dal sindaco Roby Ghio e, di conseguenza, con una vision più ampia, per quello che sarà il nostro prossimo futuro. Volevo sottolineare che le iniziative su questo tema fanno parte di un progetto che io, in passato, ho vissuto come consigliera comunale e oggi, come assessora, le porto avanti con la giunta comunale e tutta l’amministrazione comunale, in modo totale. E così farò anche nei prossimi giorni come nei mesi a venire…».
Alessia Perrone ha aggiunto: «Questo progetto parte da una analisi sociale territoriale di quello che è il problema della violenza. Su questi temi abbiamo potuto confrontarci nell’ambito del gruppo quote rosa, mettendo insieme consigliere di maggioranza e di minoranza, con l’aggiunta di altre donne. Un gruppo che sta crescendo sempre più. Un gruppo che lavora in rete perché fare rete è importante se vogliamo raggiungere gli obiettivi. So bene che non riusciremo a risolvere queste problematiche che sono più grandi di noi, però auspico che questa nostra rete possa essere un punto di partenza per poter almeno diffondere e far conoscere i tanti aspetti del problema della violenza di genere e non solo».
L’assessora Alessia Perrone ha aggiunto: «Sono arrivata un po’ di anni fa in questo gruppo di lavoro. Insieme all’allora assessora Lidia Pollone abbiamo visto quali erano i progetti. Con forza e volontà nel 2017 abbiamo sostenuto la nascita del Centro antiviolenza di Chieri che come amministrazione continuiamo a sostenere con una quota associativa costante. Ho vissuto la nascita della collaborazione con il Progetto InRete che, nel 2022, ha dato voce e vita al punto di ascolto santenese. In realtà il nostro progetto era partito molto tempo prima poi, a causa della pandemia, siamo riusciti a inaugurarlo solo nel marzo del 2022. Sempre su questo tema, la violenza sulle donne e di genere, vorrei ricordare anche la collaborazione con la Cooperativa Mirafiori, con il Consorzio socio sanitario assistenziale Chierese, con l’associazione Amarillis che tratta, in modo esclusivo, delle problematiche legali perché spesso la vittima ha bisogno di sapere quali sono i supporti legali per andare avanti e per poter procedere, in tutta sicurezza, con la denuncia. Denuncia che arriva per ultima: i punti di ascolto lavorano così».
«Come sappiamo – ha aggiunto Alessia Perrone – la vittima santenese di violenza di genere spesso e volentieri non va a chiedere aiuto al punto di ascolto santenese. Nelle piccole realtà cittadine si ha paura di venire riconosciute. Le operatrici dei centri di ascolto lavorano in questo senso e vanno a dare appuntamenti spesso lontano da domicilio e abitazione. Il punto di ascolto presente a Santena è alla Farmacia Cavour. Lo sportello è aperto il giorno del mercato. Ricordo che gli altri punti di ascolto sul territorio sono a Chieri e a Carignano».
Alessia Perrone ha proseguito così il suo intervento: «Successivamente abbiamo aderito a un progetto, forse più estetico, di decoro urbano: il Progetto degli stati generali delle donne. Abbiamo posato le due panchine rosse presenti nella centralissima piazza Martiri della Libertà. Si è trattato del mio primo progetto portato avanti quando ho iniziato la mia esperienza da consigliera comunale. Ricordo che il Progetto degli stati generali è molto più ampio, è a livello nazionale e ora è diventato anche europeo. In tutta Italia sono in aumentano le panchine rosse. Non solo come elemento estetico decorativo di una realtà comunale: vogliono esser un modo per far pensare i cittadini. Uno arriva davanti alla panchina, legge la frase riportata o anche solo il numero 1522, attivo 24 ore su 24 e, come minimo, potrebbe domandarsi a cosa può servire…».
L’assessora ha poi fornito questa notizia: «Il comune di Santena è stato riconosciuto dagli Stati generali delle donne perché ha sempre promosso e portato avanti iniziative ed eventi culturali su questo tema. Iniziative che per noi sembrano piccole, ma che effettivamente sono arrivate anche molto lontano». Alessia Perrone ha proseguito così: «Il comitato 25 novembre del comune di Villastellone, lo scorso anno, mi ha inviata per informare su cosa si può fare – dalla piccola esperienza al piccolo evento iniziativa o presa di posizione – per tenere alta l’attenzione sul tema della violenza sulle donne o di genere. Aggiungo anche che c’è sempre stato un sostegno e un supporto dal Dipartimento delle pari opportunità della Regione Piemonte. Anche di recente, abbiamo avuto collaborazioni e appoggio per le nostre iniziative dalla consigliera della Città metropolitana di Torino, Valentina Cera. All’interno del gruppo di lavoro abbiamo poi ben chiaro che dobbiamo lavorare contro la violenza a 360 gradi. Certo i femminicidi sono in aumento, ma in crescita sono tante forme di violenza. Ecco perché stiamo lavorando a un progetto che parte dalle scuole, dagli studenti santenesi. Chiudo ricordando che queste iniziative sono possibili solo facendo rete. Solo così possiamo procedere e andare avanti».
La consigliera Elena Benente è ancora intervenuta per segnalare che spesso le tante iniziative avrebbero bisogno di una maggiore pubblicità. Ha ricordato che queste iniziative e azioni sul tema vengono appoggiate anche “dai propri rappresentanti territoriali”. Francesco Maggio, capogruppo di Essere Santena, ha ricordato che, l’utilizzo di eventuali dispositivi elettronici, auspicato nell’ordine del giorno, non è di competenza del consiglio comunale e poi ha preannunciato il voto positivo della maggioranza di Essere Santena all’ordine del giorno presentato dal gruppo di minoranza Centro destra unito per Santena. Dopo oltre venti minuti di discussione l’ordine del giorno è stato messo ai voti ed è stato approvato all’unanimità dei presenti del parlamentino santenese.
AUDIO INTEGRALE DELLA DISCUSSIONE IN AULA
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