Giorno della Memoria, gita Unitre Santena Cambiano a Borgo San Dalmazzo

SANTENA – 31 gennaio 2023 – In occasione della Giornata della Memoria l’Unitre Santena e Cambiano ha organizzato una gita a Borgo San Dalmazzo. Il resoconto dell’iniziativa di Gianfranco Bordin, presidente della locale Unitre. 

Ecco il contributo di Gianfranco Bordin

“UNA DATA

DA RICORDARE

È stato un breve viaggio il nostro, in una giornata quasi grigia, verso Borgo San Dalmazzo. Nemmeno lontanamente paragonabile a quello affrontato, forse con cauta incoscienza rispetto al proprio destino, dalle persone che furono caricate su carri merci alla stazione ferroviaria del paese ed avviate verso il nulla, verso l’annichilamento. Chissà se qualcuno, come succede in “Schindler’s List” e rifugiandosi in una speranzosa incoscienza, avrà pensato: “non possono ucciderci tutti: hanno bisogno di noi”.

Sono state 329 le persone trasportate sui carri verso il campo di sterminio di Auschwitz. E’ stata una storia breve, ma intensamente vissuta, quella delle circa 800 persone di varie nazionalità europee fuggite prima dai loro Paesi e rifugiatesi nella Occitania francese occupata dall’esercito italiano e poi costrette a valicare le montagne tra l’8 ed il 13 settembre 1943 con una dura marcia, pensando di trovare rifugio in Italia e trovando invece ad attenderle i soldati dell’esercito tedesco incattiviti per l’armistizio sottoscritto dal governo italiano qualche giorno prima.

Si salvarono in 39. La storia della loro vita, in breve, e quella di coloro che si adoperarono per salvarli, “I Giusti”, è descritta nel percorso di visita da guide disponibili e preparate e da pannelli che, con fotografie e didascalie, ci ripropongono, in una progressione temporale, i fatti importanti della Storia e le storie individuali dei protagonisti, nel tentativo di declinare i tanti “ismi” ereditati anche dai secoli precedenti: colonialismo, razzismo, fascismo, nazismo, comunismo, ecc.

All’esterno dell’edificio poi, per sottolinearne ancor più significativamente le loro vicende di vita, sono posti in verticale una serie di cippi di ferro riportanti i cognomi dei sopravvissuti e su lastre di metallo posate a terra quelli di coloro che non tornarono.

Indimenticabile. E’ valsa la pena di visitare il “Memo 4345” Per inciso, una delle curatrici del memoriale è Mirella Cavaglion, figlia dello storico Alberto e nipote di Pia Amapane, la quale trovò rifugio per dieci mesi nel 1944 presso la casa di Gaetano Cima per sfuggire alle leggi razziali. A seguire, uno sguardo ed una visita breve, ma impegnativa, al Santuario della “Madonna del Monserrato” (XVII sec.) con descrizione e presentazione dell’edificio da parte degli accompagnatori e poi al ristorante “Fontana Oro”.

Il pomeriggio è stato dedicato alla visita al Filatoio Rosso di Caraglio (XVII sec.), una mirabile ricostruzione degli ambienti di lavoro, dei macchinari e del percorso di produzione del filato ottenuto dalla lavorazione dei bozzoli, filato di altissima qualità che era poi venduto in Francia.

Infine, sorpresa delle sorprese perché non prevista, è stato possibile soffermarsi davanti ad una esposizione di fotografie dai colori esplosivi di Steve McCurry, sotto lo sguardo magnetico e ipnotico della iconica ragazza afgana. Alle 17,30 ritorno a casa con i ringraziamenti dei 23 partecipanti ed i miei personali a Marina e ad Alberta.

Alla prossima.

Santena, 30 gennaio 2023”.

Gianfranco Bordin, presidente Unitre Santena Cambiano