SANTENA – 13 febbraio 2023 – Poirino tra il sito Unesco della Tinca Gobba Dorata e i 9.000 suini di Ternavasso. In Piemonte sono 1.320.288, di cui a Cuneo 931.789. La metà dei 226.000 torinesi vive nel Distretto del Cibo. Riva ne ha 30.500, Carmagnola 15.265, Chieri 9.781, Santena 2.950. Poirino – con il progetto di un nuovo allevamento da 9mila maiali, proposto da un agricoltore a Ternavasso – passerebbe da 6.000 a 15.000. La Conferenza dei Servizi sarà ad aprile. C’è conflitto di interessi tra privati?
Su quale tipo di agricoltura sia meglio praticare nel Pianalto si ragiona troppo poco.
Eppure sono in corso profonde modificazioni del sistema delle produzioni agricole e alimentari. Le cause sono molteplici. Tra queste: l’invecchiamento della popolazione contadina, la difficoltà a introdurre nuovi agricoltori, la mancanza e l’alto costo della manodopera agricola, il basso tasso di associazionismo, l’eccesso di burocrazia, l’andamento del mercato che favorisce la commercializzazione rispetto alla produzione e le difficoltà ad accedere alla rete di vendita dei supermercati da parte delle aziende tradizionali a conduzione famigliare.
Le conseguenze si manifestano nell’abbandono delle attività agricole e nella messa a disposizione di terreni da affittare o da acquistare. Chi affitta o acquista talvolta è un confinante interessato a espandere la propria impresa. Spesso è chi cerca dei terreni su cui impiantare nuove attività. Tra le aziende in cerca di terreni ci sono quelle suinicole che necessitano di consistenti superfici per rispettare gli standard di allevamento e di spandimento dei liquami da deiezione sui terreni. E’ ciò che sta accadendo a Ternavasso, storico borgo di Poirino, ricco di beni paesaggistici e culturali di inestimabile valore metropolitano, regionale e nazionale. Un valore che lo stesso comune di Poirino ha ben evidenziato lo scorso anno avanzando la proposta di far diventare sito Unesco il territorio del DOP della Tinca Gobba Dorata del Pianalto. Sito in cui ad agosto 2023 è stata richiesta l’autorizzazione di Poirino per fare un nuovo impianto di ben 9.000 suini. C’è addirittura chi teme che quello di Ternavasso sia solo il primo di una serie nuova di allevamenti suini che, dopo aver colonizzato il Cuneese, starebbero per ribaltarsi sul confinante Pianalto, nel cuore del Bacino idrografico della Banna. Allevamenti il cui valore aggiunto principale va alle cosce del crudo DOP di Parma e di San Daniele.
Quello dei suini è un mondo assai poco conosciuto.
Ad esempio pochi sanno che solo 6 anni fa si è fortunatamente sventato un infortunio che avrebbe potuto travolgere a livello mondiale la credibilità del Made in Italy. E’ il noto caso dei maiali di razza danese a rapida crescita che non rispettavano il disciplinare di produzione del prosciutto crudo di Parma e di San Daniele che prevede per i suini un peso tra i 144 e i 176 kg.
Adesso i Poirinesi devono scegliere. L’allevamento di maiali ha purtroppo una caratteristica che lo contraddistingue. A differenza di altre attività agricole l’ impatto determinato dal suo insediamento è “invasivo” per chi gli è intorno. Perché non è integrabile con le persone e le imprese che gli stanno accanto. Anzi può causare danni e svalutazioni permanenti che ledono interessi e iniziative presenti e future. E’ il motivo per cui in tutto il territorio del Pianalto, del Carmagnolese e del Chierese si sono accesi gli allarmi per la lesione di interessi pubblici e privati prevalenti. E’ ciò di cui si lamentano le imprese della zona di Ternavasso, che vogliono difendere i loro sussistenti e superiori interessi. Il conflitto di interessi tra privati. Tra chi vuole insediare una nuova attività e chi è li da anni. Laddove si ragiona di valorizzazione del paesaggio rurale, di iniziative con finalità turistico ricettive, ricreative e abitative a basso impatto e di investimenti innovativi e sostenibili in attività agricole e di produzione di cibo.
La discussione e la risoluzione sull’impianto di 8.000 maiali è aperta. In attesa della Conferenza dei Servizi convocata per aprile 2023 dalla Città Metropolitana Torinese il comitato spontaneo sorto nel Pianalto sta legittimamente preparando le controdeduzioni. La mobilitazione e l’opposizione delle persone e delle aziende che sono contrarie all’allevamento di maiali è evidente.
Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 13 febbraio 2023.