SANTENA – 20 giugno 2023 – Domenica 18 giugno si è svolta la quindicesima edizione della festa di Case Nuove.
L’evento è stato organizzato dalla parrocchia di Santena e, in particolare dal gruppo di parrocchiani che, da sempre, segue le attività parrocchiali di Case Nuove, coordinato da Antonietta Tosco. Domenica 18 giugno la giornata è cominciata con la messa, iniziata alle 8:30, celebrata dal parroco don Beppe Zorzan. L’edificio che accoglie la chiesa di borgata Case Nuove, come ricorda una lapide affissa all’interno: “…E’ sorto per la generosità del cav. Baldassarre Tesio, 1° capitano d’artiglieria, nel 1976”. Un’altra targa, sempre affissa all’interno, preparata dall’allora sindaco e dall’amministrazione comunale per la parrocchia e comunità di case nuove, riporta questo testo: “In ricordo del 30esimo anniversario di consacrazione della chiesa Cuore Immacolato di Maria. Santena 4 giugno 2006”.
Dentro, accanto all’altare, c’è una statua della madonna, opera di Ferdinando Perathoner, scultore e costruttore di altari, di Ortisei, Gardena, Italy. Ai piedi fiori colorati. Subito davanti alla statua una fila di candele votive che la gente illumina, infilando offerte, in moneta. Ancora dietro l’altare e accanto al tabernacolo, appiccicati sul muro c’è una immagine della Madonna, è quella presente in chiesa, abbellita da fiori. Sempre accanto, un po’ più in alto, una riproduzione in formato A4, del volto di San Giovanni Bosco.
La messa inizia alla presenza di 120 parrocchiani e delle autorità comunali: Paolo Romano, vicesindaco, con tanto di fascia tricolore; Alessia Perrone, assessora; Ugo Cosimo Trimboli, assessore; Cristian Barbini, assessore; Enrico Arnaudo, presidente del consiglio comunale; Elena Benente, Fiorenza Di Sciullo e Marinella D’Agostino, consigliere comunali. In prima fila, anche i due personaggi storici locali: Bela Sparsera e Ciatarin 2023, al secolo Michela Graziano e Pierluigi Avataneo. A lato della chiesa sono allineati i gonfaloni. Quello della città di Santena, retto da un volontario dell’Associazione di Protezione civile Gres Santena. E quelli della Pro Loco Santena, dell’Avo, dell’associazione Le radici e la memoria e dell’Associazione santi medici Cosma e Damiano.
Il parroco, don Beppe Zorzan, durante l’omelia ripercorre quanto successo negli ultimi anni: «Riprendiamo le celebrazioni in questa nostra chiesa della borgata case Nuove dopo il periodo di chiusura, dovuto alla pandemia arrivata con il covid-19. La celebrazione domenicale resta il cuore della vita di fede per noi cristiani. Senza questo momento domenicale di festa non c’è comunità cristiana. Ci troviamo per fare memoria di quel che Dio ha fatto per noi. Una celebrazione quale momento di incontro con il Signore. Momento di fraternità. Siamo una famiglia che si ritrova per lodare e pregare il Signore». Durante l’omelia il parroco ha ricordato la recente ordinazione di due sacerdoti santenesi: «Don Stefano Bertero e don Luca Cauli. L’arcivescovo di Torino, Roberto Repole, la scorsa settimana, in Duomo, ha ordinato quattro novelli sacerdoti. Due di essi, ben la metà, arrivano dalla nostra comunità. Dobbiamo essere orgogliosi di questo, senza dimenticarci l’importanza di continuare sempre a pregare affinché il Signore faccia maturare nuove vocazioni, sacerdotali e religiose».
Poi il parroco don Beppe Zorzan, ha aggiunto: «A fronte di questa scarsità di vocazioni in futuro non sempre potremo trovare le messe a portata di mano, nel luogo e in orario a noi comodi. Per il futuro dovremo andare a cercare le celebrazioni cui intendiamo partecipare. Non solo: i parrocchiani sono chiamati a organizzarsi per dare una mano nel mandare avanti la vita della parrocchia in cui abitano e vivono. Tutti noi cristiani siamo chiamati a interrogarci su cosa possono fare per la comunità cristiana come per quella civile. Infatti, anche in campo laico, i volontari delle associazioni cittadine scarseggiano sempre più. A fronte di tutto questo noi cristiani siamo chiamati a pregare affinché il Signore mandi nuovi operai per coprire le esigenze delle nostre comunità».
Sempre durante l’omelia il parroco ricorda a tutti che l’edifico di Case Nuove ospita i locali dove si svolge l’attività della Caritas parrocchiale. Durante la celebrazione il coro parrocchiale è guidato dalla signora Girotto. Alle tastiere Maria, non ancora tredicenne. Terminata la celebrazione si avvia la processione per le vie della borgata con la statua della madonna. Ad aprire l’ispettore della Polizia locale Enrico Floccari, vice comandante. Subito dietro, cinque chierichetti con tanto di croce centrale e candele laterali. Poi la banda musicale, con il suo gagliardetto rosso. Una ventina di musici, in versione estiva, in pantaloni scuri e camicia bianca, sapientemente guidati dal M° Maurizio Caldera. A seguire le signore del coro. Poi la statua della madonna, retta, a turno, sulle spalle di quattro borghigiani, con accanto altro borghigiani pronti a dare il cambio. Per tutto il tragitto la statua della madonna, sulla mano destra, regge un rosario che ondeggia, assecondando i movimenti di chi sorregge la statua. Appena dietro la statua c’è il parroco don Beppe Zorzan. Poi il gonfalone comunale, seguito dagli amministratori. Al centro Paolo Romano, ai lati Trimboli e Arnaudo; dietro tutti gli altri. A chiudere i due personaggi storici santenesi.
Alle loro spalle i quattro gonfaloni delle associazioni cittadine. Poi ci sono tanti borghigiani di Case Nuove. Fa caldo. Qualche signora, per tutto il tragitto cerca ristoro con un ventaglio. Quest’anno è cambiato anche il percorso della processione. Per la prima volta si compie un giro tutto attorno alla chiesa della borgata: via Cristoforo Colombo, via Marco Polo, via Vespucci e ritorno alla chiesa, da via Cristoforo Colombo. La processione termina la sua corsa nel piazzale davanti la chiesa, la cui facciata riporta, scritto in maiuscolo, a caratteri cubitali: “O passegger che vai per questa via, ricordati di salutar Maria”. Dalla partenza alla fine della processione e poi ancora oltre, la mitica Rita non la smette di scattare a ripetizione, brandendo il cellulare. E, dopo ogni evento, puntuale distribuisce tutti gli scatti, a beneficio di assenti e no. La mattinata si chiude con tutti quanti schierati a semicerchio davanti all’entrata della chiesa. Su una sedia, vicino alla porta, Margherita Bechis, classe 1935, 88 anni, una delle più anziane della borgata. La banda propone qualche brano ancora. Il parroco impartisce la benedizione. Sempre il parroco ricorda e ringrazia i tanti volontari che concorrono alla buona riuscita della festa, così come i tanti volontari delle diverse associazioni, sempre presenti a ogni evento cittadino santenese. Ancora il parroco rivolge un grazie a Seba Sannino, che da anni, con alcuni collaboratori, provvede a reggere megafoni e trombe che consentono a chi partecipa alle processioni di poter sentire canti e preghiere lungo il tragitto.
Poi è la volta dell’indirizzo di saluto ai borghigiani da parte del vicesindaco Paolo Romano. Per non perdersi nulla di quanto va comunicato ai borghigiani, il vicesindaco parla con in mano il cellulare dove è riportata ogni cosa. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Roby Ghio, ha maturato l’abitudine di utilizza le feste delle borgate per fare il punto dell’agire amministrativo e per dialogare con i borghigiani. Al vicesindaco sono sufficienti pochi minuti per comunicare quanto si sta facendo per la borgata e i progetti futuri che interessano i cittadini delle diverse borgate. Al termine la banda musicale propone qualche altro brano ancora. Piano piano la statua della Madonna viene riportata al suo posto, dentro la chiesa. C’è tempo per l’aperitivo, in attesa del pranzo della comunità che inizia alle 12:30. Viene servito dalle volontarie della borgata, con tanto di maglia celeste con un grande cuore davanti, con la scritta “Borgo Case Nuove”. Nel pomeriggio la festa prosegue con la gara di torte e giochi per tutti. Musiche e danze sono proposte dal dj set Tony Mix. Tutto il ricavato raccolto durante la 15esima festa di Case Nuove sarà utilizzato per la manutenzione dell’edificio della chiesa della borgata.