SANTENA – 12 agosto 2023 – Un bilancio della giornata di giovedì 10 agosto, San Lorenzo, festa patronale 2023 della città. Evento organizzato dalla Pro Loco Santena, in collaborazione con la Parrocchia di Santena, la Fondazione Cavour e il centro Anziani e pensionati, con il patrocinio della città di Santena.
Pier Matteo Varrone, presidente Pro Loco Santena, afferma: «La festa patronale di Santena, San Lorenzo 2023, direi che è riuscita. Sin dal mattino, la partecipazione alla giornata dedicata al santo patrono santenese mi sembra sia stata numericamente superiore agli anni scorsi. La santa messa si è svolta nel retro del castello Cavour, con i sacerdoti che hanno celebrato sul palco allestito nel vialetto davanti alla scalinata del maniero». Unico neo il sole che ha fatto soffrire un po’, per il caldo, anziani e non solo. Alcuni inizialmente hanno spostato le sedie, seguendo il camminare dell’ombra. Poi, a mano a mano, che il sole girava, si sono arresi. Tanti, durante la funzione, hanno cercato sollievo e frescura con i ventagli.
La santa messa è stata celebrato dal parroco don Beppe Zorzan, con accanto il viceparroco don Filippo Romagnoli, il neo sacerdote santenese don Stefano Bertero e don Antonio Marin, sacerdote venezuelano che sta studiando teologia a Roma, collaboratore a Santena durante il periodo estivo. Tutti i sacerdoti vestivano paramenti rossi, quelli del martirio. L’altare era allestito sotto un gazebo bianco. A lato dell’altare la statua di San Lorenzo, che con una mano reggeva una palma e dall’altra la graticola, strumento utilizzato per il suo martirio. La statua ai piedi era abbellita da una cinquantina di gigli bianchi e di gigli rossi.
Durante l’omelia il parroco don Beppe Zorzan, tra le altre cose, ha detto: «San Lorenzo, giovane di 33 anni, diacono, martirizzato a Roma, ci insegna che il Vangelo va preso seriamente. Chiediamo al Signore di essere cristiani veri, non di facciata. Cristiani che, liberamente accettano una proposta e, liberamente decidono di seguire il proprio maestro, Gesù Cristo. San Lorenzo ci chiede di avere a cuore i poveri. Non solo i poveri materiali, ma anche le persone moralmente povere, che cercano un senso nella loro vita. Tutti questi siano i nostri tesori, il cuore della nostra comunità, del nostro paese. Così come i poveri materiali siano il cuore della nostra solidarietà e della nostra attenzione».
Durante la celebrazione, a guidare il coro parrocchiale, il M° Andrea Antonielli. Presente anche la filarmonica cittadina, con il M° Maurizio Caldara. Durante la funzione i musici hanno proposto alcuni brani.
Davanti al palco, nelle prime due file di sedie bianche, hanno trovato sistemazione autorità civili e militari. Oltre al sindaco Roby Ghio della lista Essere Santena, con tanto di fascia tricolore, erano presenti il vicesindaco Paolo Romano, l’assessora Silvia Migliore, l’autorità più glamour della giornata, e l’assessore Cristian Barbini. Presente anche Enrico Arnaudo, presidente del consiglio comunale. Quattro i consiglieri di minoranza del gruppo Centro destra unito per Santena: Elena Benente, Marinella D’Agostino, Angelo Salerno e Carmelo Maggio. In rappresentanza della locale Caserma dei carabinieri, il vice comandante, Maresciallo Giuseppe Martire e l’appuntato scelto Giovanni Versienti. Tra le autorità il comandante della Polizia Locale, Roberto De Filippo, con l’agente Federica Durando a sorreggere il gonfalone della città di Santena. Tra le autorità Marco Fasano, vice presidente e direttore della Fondazione Cavour. A chiudere la pattuglia delle autorità i due personaggi storici folcloristici locali, la Bela Sparsera e ‘l so Ciatarin, al secolo Michela Graziano e Pierluigi Avataneo, come sempre entrambi di bianco e verde vestiti, senza mantelle, improponibili con la calura agostana. A messa come alla processione, schierati alcuni gonfaloni delle associazioni cittadine: Pro Loco Santena, Le radici la memoria, Avo, Aido, Cri Santena, Alpini, associazione Bersaglieri e Coltivatori diretti.
Dopo la messa si è svolta la processione. Ad aprire, i chierichetti con la croce e il turibolo dell’incenso. Dietro i musici della banda Canonico Antonio Serra, in camicia bianca e pantaloni scuri. Poi il coro parrocchiale e la statua di San Lorenzo, sorretta, sulle spalle, da quattro alpini alla volta, con tanto di giubbotto verde e cappello con penna nera. A fianco e dietro la statua altri alpini, sempre pronti a dare il cambio ai portatori. L’audio della processione era assicurato da due trombe, rette da Carlo Vercellino e da Sebastiano Sannino. Subito dietro la statua di San Lorenzo i quattro sacerdoti. Poi il gonfalone comunale con il sindaco Roby Ghio e tutte le autorità civili e militari. Ancora dietro i volontari delle associazioni con i gagliardetti. A chiudere i santenesi. Come tradizione alcuni tornati dalle ferie per un giorno a Santena, per essere presenti alle celebrazioni della festa patronale.
La processione con la statua di San Lorenzo ha lasciato il parco monumentale Cavour per uscire nella piazzetta di via Sambuy. Poi ha percorso via Amateis e via Cavour, per ritornare nel parco, entrando da piazza Visconti Venosta. La benedizione finale e il saluto del sindaco si sono svolti al fresco, all’ombra dei monumentali platani. Non solo, il sindaco ha rassicurato i presenti che, il prossimo anno, anche la messa sarà celebrata all’ombra. Al termine della processione dopo la benedizione impartita dal parroco c’è stato l’intervento del sindaco. Al primo cittadino Roby Ghio sono stati sufficienti sette minuti per sintetizzare il lavoro della sua amministrazione comunale, svolto da giugno 2022 fino a oggi. Il sindaco, in breve, ha presentato l’operato di tutti gli assessori e i consiglieri di Essere Santena, nel portare avanti il programma amministrativo.
Dopo l’indirizzo di saluto del sindaco, la statua del santo patrono cittadino è stata riportata in chiesa. I volontari della Pro Loco hanno cominciato a distribuire il rinfresco, offerto ai santenesi dall’amministrazione comunale. Uscendo dal memoriale Cavour i cittadini hanno ritirato dalle mani dei volontari del Centro anziani, coordinati dal presidente Ilario Martini, il pane alle noci, benedetto dal parroco durante l’offertorio.
Sin qui la cronaca della mattinata della patronale di Santena, città di Camillo Cavour. A coprire mediaticamente l’evento Debora Pasero, responsabile dell’ufficio stampa del Comune che ha promosso la festa patronale sui social della città di Santena.
La giornata di festa per Santena si è chiusa a sera, con la cena di San Lorenzo. Iniziata alle 19:30 è andata avanti sino a dopo le 23, complice anche qualche interruzione di troppo della corrente elettrica che alimentava le friggitrici. «La cena ha visto un successo di partecipanti – prosegue a informare Pier Matteo Varrone -. 170 i presenti, che hanno gustato il menu, preparato dalla Macelleria Tosco gastronomia e catering, di Villastellone. A guidare la pattuglia di undici giovani che hanno servito ai tavoli, la chef Maria Mauro. I dieci tavoli che hanno accolto i partecipanti alla cena sono stati allestiti davanti ai locali delle ristrutturate scuderie. «Una classica cena, con menù rigorosamente Piemontese – spiega la chef Maria Mauro -. A partire dalla carne cruda, di bovina fassona Piemontese, allevata in stalle delle cascine Chieresi. A completare il menu, i mitici plin al brasato e un classico arrosto alle nocciole». Questo il menu completo proposto. Antipasti: battuta di fassona Piemontese, con scaglie di parmigiano e sedano; insalatina di sedano rapa, prosciutto, scaglie di parmigiano e noci; prosciutto crudo di Parma e melone; carpione con pollo, uova e zucchine. Primo: plin al brasato. Secondo: arrosto alle nocciole, con contorno di patatine fritte. Dolce: l’ultra-piemontese bunet. Sul taccuino, tra i big seduti a cena, ci finisce Davide Nicco, consigliere della Regione Piemonte, di Fratelli d’Italia.
A partire dalle 21:30, davanti al castello Cavour è cominciata la serata danzante, con sonorità proposte dal complesso di Loris Gallo. Molto apprezzato dai tanti “ballerini” il palchetto liscio in legno, allestito davanti al palco, nel prato antistante il castello. La serata ha visto un successo di pubblico per questo gruppo musicale. I santenesi ci sono arrivati alla spicciolata, a partire della ore 20, per assicurarsi una sedia per assicurarsi la prima fila della serata musicale e godersi i balli di coppia.
Alla buona riuscita della giornata patronale santenese ha concorso l’impegno di tutta la Pro Loco. Sin dal mattino, dalle 8:30, al complesso Cavouriano si sono ritrovati il presidente Pier Matteo Varrone con tutto il direttivo e qualche altro volontario ancora: Domenico Tosco; Gian Michele Gaude, Carlo Parola, Alfredo Turolla e Lucia Monachella, Fabio Maulucci, Franca Dolce, Maria Teresa Cavaglià, Renato Rossetti e Monica Novarino con la figlia Rebecca.
Al mattino c’è stata la presenza di 4 volontari del Gres, gruppo radio emergenza Santena, coordinati da Franco Toresani e da tre volontari della locale Cri che hanno seguito la santa messa e la processione, mentre in piazza Visconti Venosta era presente un mezzo di soccorso di base. I volontari della locale Cri c’erano anche la sera, sempre pronti a intervenire in caso di necessità. Ancora dalla Cri, la sera è stata piazzata una torre faro, pronta a illuminare la serata danzante in caso di mancanza della corrente. Tutta la giornata al Memoriale Cavour si è svolta sotto la supervisione della responsabile della segreteria di direzione e organizzativa della Fondazione Cavour, Serena Rossi, coadiuvata da alcuni collaboratori. A chiudere i contributi della patronale santenese il lavoro degli uomini della Polizia locale per la viabilità durante la processione mattutina e la vigilanza serale alla manifestazione, assicurata da una pattuglia di Carabinieri della Compagnia di Chieri. Ora c’è una breve pausa estiva per gli appuntamenti pubblici. Se ne riparla a inizio settembre, con la festa della borgata Tetti Giro.