SANTENA – 1° novembre 2023 – Gita sociale dell’Unitre di Santena e Cambiano all’Oasi Zegna e alla Fondazione Ermenegildo Zegna, di Trivero, in provincia di Biella. La cronaca è opera del Direttivo dell’Unitre.
E’ tradizione consolidata che, all’apertura del nuovo Anno accademico, il direttivo Unitre di Santena e Cambiano organizzi una gita con pranzo sociale aperta a tutti i soci. Quest’anno la scelta è caduta sull’Oasi Zegna, in alta Val Sessera, e sulla sede della Fondazione Ermenegildo Zegna, a Trivero, sempre in provincia di Biella.
Partenza il mattino presto di sabato 28 ottobre da Santena e Cambiano in pullman con 58 soci a bordo. L’Oasi Zegna, voluta da Ermenegildo Zegna, illuminato imprenditore laniero di Trivero e fondatore del famoso marchio, si estende per 1.400 ettari sulle montagne dell’alta Val Sessera con un patrimonio di 500.000 alberi, fatti piantumare da Ermenegildo Zegna per valorizzare il suo territorio di origine e per appagare il suo sogno, antesignano per i tempi, di illuminato ambientalista.
La natura, se conosciuta, ci trasmette una grande forza vitale. Al suo contatto serenità e benessere diventano così compagni di viaggio, capaci di contagiare chiunque. Ecco perché il Bosco del Sorriso a Bielmonte, nel cuore dell’Oasi Zegna, è un luogo magico. Percorrere questo cammino esperienziale tra abeti rossi, faggi e betulle, avvolti da odori e suoni della natura incontaminata dell’Alta Val Sessera, ci aiuterà a ritrovare armonia e benessere interiore.
Il tragitto ad anello, che parte dalla località Bocchetto di Sessera, si estende per 4,8 chilometri. E’ una passeggiata facile, in piano, adatta a tutte le età, particolarmente d’effetto soprattutto d’autunno quando i colori accesi delle foglie dei faggi e delle betulle rendono particolarmente suggestivo e colorato il panorama circostante.
Dai parcheggi di Bocchetto di Sessera si lascia la strada asfaltata della Panoramica Zegna, strada voluta sempre da Ermenegildo Zegna che unisce il paesino di Trivero a Bocchetto di Sessera, alle proprie spalle e svoltando a sinistra ci si incammina in una strada sterrata, ma ben tenuta, con piccole salite e discese, ma quasi sempre in piano. Ad accompagnare il percorso ci sono i pannelli del forest bathing, letteralmente “bagno nella foresta” che sfrutta le onde elettromagnetiche emesse dagli alberi e in grado di influire sullo stato energetico dell’uomo.
Un po’ nascosti, ai piedi degli alberi, si trovano libri di legno che raccontano fiabe. Vanno cercati perché si trovano un po’ discosti dal percorso e si possono raggiungere grazie a scalini di roccia, in una sorta di caccia al tesoro. Attorno, alcune pietre fanno da sedili per coloro che vogliono ascoltare la fiaba del bosco letta da un escursionista volenteroso. Dopo un gruppo di larici, il tracciato procede piacevolmente in un bosco a prevalenza di faggi, in cui svettano però anche abeti rossi e radure contornate da betulle. Un buon modo per imparare a riconoscere le varie essenze. La sterrata procede sempre graduale e dopo un’ultima serie di faggi si esce dal fitto del bosco per trovarsi su ampi prati che circondano il piccolo edificio in pietra dell’Eremo di Santa Maria posto su un grandioso panorama mozzafiato. Da qui si domina la val Sessera con uno spettacolo di colori del foliage autunnale degli alberi incastonati tra alte montagne.
Ritornati a Bocchetto di Sessera, abbiamo raggiunto il paesino di Trivero dove abbiamo consumato in allegra compagnia il pranzo sociale con le specialità del luogo. Dopo il pranzo abbiamo raggiunto a piedi la sede della Fondazione Zegna, nata nel 1993 come naturale sviluppo del pensiero industriale e ambientale di Ermenegildo Zegna. La sede della Fondazione è stata costruita modificando delle pertinenze di Casa Zegna, proprio a fianco di questa che, a sua volta, è adiacente al lanificio tuttora operante. La Fondazione Zegna ospita l’archivio storico e un’esposizione permanente che illustra la storia e l’evoluzione dei 110 anni del Gruppo Zegna.
Inoltre, La Fondazione Zegna ospita una mostra dell’artista biellese Roberto Coda Zabetta che naturalmente abbiamo visitato con le guide. La serie di opere “Frana e Fango” create appositamente per la rassegna racconta la fragilità dell’uomo e dell’ecosistema che abitiamo, ma che non tuteliamo, la forza degli eventi incontrollabili che si manifestano sulla Terra e la capacità della natura di rinascere e fiorire in cicli che esulano dalla volontà umana. L’artista presenta a Casa Zegna un grande dittico monumentale che attraversa lo spazio, creando una sorta di “giardino selvatico”: nelle opere di Coda Zabetta la natura viene evocata tramite un’esplosiva carica cromatica e una materia densa che si accumula sulla tela e che viene sparsa con metodi inconsueti creando bellissimi effetti di colori e di luce con accattivanti chiaroscuri. Le cromie di questi grandi quadri sembrano trarre ispirazione dalla fioritura dell’Oasi Zegna, non in maniera didascalica e formale, ma nella forza esplosiva e imprevedibile della natura.
Terminata la visita al museo, il gruppo si è spostato nelle strade di Trivero per una passeggiata tra le opere d’arte permanenti esposte nelle vie. Le opere fanno parte del progetto che ha coinvolto molti artisti di fama internazionale fin dal 2008, ha l’intento di far dialogare il territorio con l’arte rivolgendosi a tutta la comunità. Ogni artista coinvolto ha lavorato su temi cari al territorio, come l’ambiente e la fabbrica, le relazioni tra gli abitanti, i loro cagnolini, e lo spazio vissuto. Finito il giro nelle strade di Trivero abbiamo raggiunto il pullman con destinazione Cambiano e Santena dove siamo arrivati in serata stanchi ma soddisfatti della giornata trascorsa in quei di Biella. Anche quest’anno la gita sociale di apertura dell’Anno accademico è stata un successo e ci fa ben sperare sul prosieguo delle attività dell’UNITRE di Santena e Cambiano.
Santena, 30 ottobre 2023
Il Direttivo dell’UNITRE di Santena e Cambiano