SANTENA – 8 dicembre 2023 – Luce nuova in chiesa e in grotta. Le vecchie lampadine, energivore, sono state rottamate e sostituite con nuovi e moderni led. Costo dell’operazione 35mila euro. Chiesto ai parrocchiani un sostegno economico per l’operazione,
«Entrando in chiesa avrete notato una luce diversa. In questi giorni sono stati sostituite le vecchie lampade di vecchia tipologia, con nuovi led. Gli interventi – qui in chiesa e in grotta – si sono resi necessari perché le vecchie lampade erano altamente consumanti e con gli aumenti dell’energia elettrica il costo non era più sostenibile. E’ stata anche l’occasione per rimettere un po’ d’ordine dal punto di vista estetico, con uniformità di stile e di colore. Pensiamo che il risultato possa essere apprezzato da tutti». Questo l’avviso sentito oggi dai parrocchiani arrivati in chiesa, per la messa della festività dell’Immacolata Concezione. I sacerdoti santenesi hanno aggiunto: «Il costo complessivo per l’acquisto e l’installazione, si aggira sui 35mila euro. Da tempo la parrocchia non chiedeva più aiuto. Torna a farlo anche perché è impegnata per il mantenimento e il miglioramento delle tante strutture di cui dispone e che necessitano di costante manutenzione o ristrutturazione, per rispondere alle esigenze di utilizzo».
I sacerdoti della parrocchia santenese hanno chiuso così l’avviso di oggi, pronunciato al termine delle funzioni: «Sui tavoli posti al fondo della chiesa c’è una busta che affidiamo alla generosità di voi parrocchiani. La busta si può restituire, in forma anonima, durate le offerte raccolte nelle messe del mese di dicembre 2023. La busta si può anche consegnare direttamente in Ufficio parrocchiale. A ciascuno il ringraziamento per l’impegno personale ed economico – secondo le proprie possibilità e sensibilità – a sostegno delle attività parrocchiali».
Nei giorni scorsi la città di Santena, a sostegno dei nuovi led in chiesa e in grotta, ha stanziato euro 5mila. Il provvedimento ha avuto il via libera anche dal consiglio comunale. Si tratta di risorse che arrivano da quanto disposto dalla legge della Regione Piemonte, la numero 17 del 1989: “Individuazione negli strumenti urbanistici generali di aree destinate ad attrezzature religiose. Utilizzo da parte dei Comuni del fondo derivante dagli oneri di urbanizzazione e contributi regionali per gli interventi relativi agli edifici di culto e pertinenze funzionali all’esercizio del culto stesso”. In consiglio comunale – riunito in seduta il 30 novembre scorso -, il provvedimento è passato all’unanimità degli amministratori comunali presenti.