SANTENA – 6 gennaio 2024 – Santena è Comune Riciclone e Comune Rifiuti Free. Lo dice di Legambiente Piemonte. Il commento di Fiorenza di Sciullo, consigliera comunale di Essere Santena, con incarico ai Servizi per l’Ambiente.
Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta nei giorni scorsi ha organizzato il VII Ecoforum per l’economia circolare. Nella classifica dei Comuni Ricicloni, nell’ambito della Città metropolitana di Torino, che conta una media del 62,1 per cento di raccolta differenziata, Santena è all’ottavo posto, su una classifica che conta 163 comuni. Questi i dati di Santena: abitanti 10.531; %RD, percentuale raccolta differenziata 2022 pari all’84,32 (nell’anno 2021 era dell’83,38%); il SR, Secco residuo del 2022 è di 68,80 chilogrammi per abitante per anno (nel 2021 era di chilogrammi 75,60 chilogrammi, per abitante per anno). Sempre nei comuni ricicloni, nell’ambito dei comuni della zona, Santena è superata solo da Chieri (6° posto) e da Pino Torinese (7° posto).
Nell’ambito dei Comuni Rifiuti Free – quelli con RD, Raccolta differenziata superiore al 65% e una produzione di secco residuo inferiore ai 75 chilogrammi annui per abitante -, nella classifica regionale che elenca 158 Comuni, Santena si piazza al 94esimo posto. Questi i dati dei cittadini santenesi: 10.531 abitanti; residuo secco anno 2022 (chilogrammi per abitante) 68.80; percentuale di raccolta differenziata 2022 pari al 84,32 per cento. La buona notizia è che, fra i Comuni con oltre 10mila abitanti Santena, è al terzo posto, dopo Bra e Chieri e prima di Cossato e Poirino.
Fiorenza di Sciullo, commenta così questi dati: «L’analisi dei dati sulla raccolta differenziata in Piemonte mostra due dati interessanti. Il primo è che i cittadini santenesi sono bravi nel raccogliere e differenziare i rifiuti e per questo meritano un plauso. Certo, ci sono sempre margini di miglioramento ed episodi che vorremmo evitare, primo fra tutti l’increscioso abbandono dei rifiuti in campagna – che incide negativamente sul decoro cittadino e ci porta a dover spendere 40 000 euro all’anno per il loro recupero -, ma i dati sono sicuramente incoraggianti. Un ulteriore asse di miglioramento può essere quello della riduzione della produzione dei rifiuti in totale. A tal proposito, riteniamo che il più immediato comportamento che ogni cittadino può intraprendere è quello legato alla riduzione delle quantità di imballaggi e agli acquisti consapevoli in tal senso. L’altra sostanziale azione finalizzata alla riduzione della quantità globale di rifiuti è la possibilità di riparare gli oggetti e l’implementazione delle buone pratiche di riuso e reimpiego».
«Il secondo dato che si legge sulla relazione di Legambiente – prosegue la consigliera Fiorenza Di Sciullo, che con l’incarico ai Servizi per l’ambiente lavora a fianco dell’Assessore Ugo Cosimo Trimboli, che ha la delega all’Educazione ambientale, all’igiene ambientale – è che, fra i primi 15 comuni piemontesi per percentuale di raccolta differenziata, ben sei sono nel nostro Consorzio Chierese per i Servizi. Il consorzio è il primo in tutta la Regione e ha già raggiunto da anni gli obiettivi di raccolta differenziata del 2030. A nostro parere, questo risultato si è potuto raggiungere anche perché il sistema di raccolta porta a porta risulta essere il più semplice da seguire per i cittadini, che quindi sono motivati ed incoraggiati in comportamenti virtuosi».