Visita alla pinacoteca dell’Accademia Albertina e all’Accademia dell’Agricoltura di Torino

SANTENA – 22 febbraio 2024 – Associazione Amici della Fondazione Cavour e UniTre di Santena e Cambiano, nella giornata di sabato scorso, 17 febbraio 2024, hanno organizzato una visita guidata alla Pinacoteca Albertina e una visita guidata all’Accademia Agraria di Torino nel pomeriggio. La cronaca della giornata, proposta dal direttivo dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour e dal direttivo Unitre Santena Cambiano.

SABATI CAVOURIANI
DI ACCADEMIA IN ACCADEMIA
VISITA ALLA PINACOTECA DELL’ACCADEMIA ALBERTINA E ALL’ACCADEMIA DELL’AGRICOLTURA DI TORINO

Nell’ambito dell’attività congiunta tra l’associazione Amici della Fondazione Cavour e l’UniTre di Santena e Cambiano, sabato scorso 17 febbraio 2024, un nutrito gruppo di soci delle due Associazioni ha effettuato una visita guidata alla Pinacoteca Albertina, il mattino, e una visita guidata all’Accademia Agraria di Torino nel pomeriggio.

Collocata nel 1837 negli spazi dell’Accademia di Belle Arti di Torino, la Pinacoteca Albertina fu costituita con finalità dichiaratamente didattiche, come attestano i due importanti nuclei che fin dalle origini la compongono: la quadreria dell’arcivescovo Mossi di Morano, ricca di oltre duecento dipinti, e la collezione dei cartoni cinquecenteschi donata da Carlo Alberto. Dopo i saluti della Vice Direttrice dell’Accademia, Laura Valle, è iniziata la visita guidata da Barbara Stabielli. Le prime cinque sale sono dedicate ai dipinti della collezione Mossi di Morano, con artisti del Quattro-Cinquecento di scuola fiorentina; pittori caravaggeschi; fiamminghi e italiani del Seicento e paesaggisti del Sei-Settecento. L’ambiente successivo segna una sorta di cerniera tra la donazione Mossi di Morano e gli ambienti dedicati alla storia dell’Accademia. La seconda parte del percorso espositivo è dedicata alle opere di maestri e allievi dell’Accademia torinese del Settecento e del primo Ottocento e ad altre importanti donazioni e acquisizioni, cui seguono i Cartoni Gaudenziani, una delle più importanti collezioni al mondo di disegni del Cinquecento.

Una particolare attenzione occorre dedicarla a Giacomo Grosso,  (Cambiano23 maggio 1860 – Torino14 gennaio 1938) autorevole concittadino dei nostri soci di Cambiano. Nono degli undici figli del falegname cambianese Guglielmo Grosso e di Giovanna Vidotti, dopo aver abbandonato gli studi al seminario di Giaveno si diplomò all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, divenendone professore di pittura nel 1889. La sua tecnica accademica e il suo conservatorismo stilistico gli garantirono un grande successo presso la clientela aristocratica e dell’alta borghesia e gli fecero ottenere numerosi premi e riconoscimenti. Eseguì ritratti di personaggi della famiglia reale, di Benedetto XV, di Giovanni Agnelli, di Toscanini e di Puccini e indulse spesso a soggetti di nudi artistici, così da essere accusato di immoralità per i rigidi costumi dell’epoca.

Dopo il pranzo abbiamo raggiunto l’Accademia dell’Agricoltura dove siamo stati accolti dal nostro Socio Enrico Gennaro, Past President dell’Accademia. L’Accademia di Agricoltura nacque come Società Agraria il 24 maggio 1785, per Rescritto sovrano di Vittorio Amedeo III di Savoia, Re di Sardegna, in un periodo di prevalente cultura illuminista. L’Accademia, superata senza danni l’epoca napoleonica, con titolo di “Reale Società Agraria“, divenne l’organo ufficiale di consulenza in materia agraria del Governo piemontese e poi, dopo l’unità, di quello italiano, consulenza che durò fino al 1868, anno in cui venne istituito a Roma il Consiglio Superiore dell’Agricoltura. La Società fornì anche una preziosa attività didattica e scientifica per gli agricoltori, a partire dalla fine del 1700 e per tutto il secolo XIX e oltre, utilizzando dapprima il cosiddetto “Orto sperimentale della Crocetta” e poi un altro terreno situato nella zona del Valentino che venne utilizzato fino agli anni venti del secolo scorso.

Nel 1927 l’Accademia entrò in possesso di un podere di circa 30 ettari, formato da terreni circostanti l’Abbazia di Vezzolano (Asti), azienda che viene utilizzata attualmente per studi ed esperimenti dall’Istituto per la Meccanizzazione Agricola del C.N.R. Una particolare attenzione per l’Accademia merita Matthieu Bonafous (Lione7 marzo 1793 – 23 marzo 1852)  che è stato  un agronomo e botanico francese. Nato da una famiglia di ricchi negozianti piemontesi, originari della Francia, studiò principalmente le colture diffuse nel Sud della Francia, il mais, il riso, la vite e la seta. Dedicò il suo patrimonio a fondazioni filantropiche : prese parte nella creazione della colonia penale di Mettray e degli istituti agronomici di Grignon de Roville. Scrisse opere notevoli, sia in francese che in italiano  Donò all’Accademia dell’Agricoltura di Torino importanti opere e collezioni.

E come non ricordare il Ministro Camillo Cavour, socio fin dal 1843, noto per la sua personale attività a Grinzane quale viticoltore e a Leri, nel vercellese, per le migliorie da lui apportate alla produzione del riso? L’Accademia possiede inoltre un importante patrimonio librario specializzato di notevole rilevanza, caratterizzato oltre che da volumi e articoli vari, da una serie di Atti della Società nei quali sono annotati i progressi dell’agricoltura e i contributi scientifici e tecnici esposti ai Soci durante le riunioni mensili. Nella sede dell’Accademia esiste anche una preziosa collezione di pomologia consistente in una raccolta di frutti artificiali prodotti, nel secolo scorso, da un vero artista, Francesco Garnier Valletti.

Oggi l’Accademia continua nella sua attività di studio e di ricerca su problemi vari con memorie e convegni mirati alla necessità di usare correttamente il territorio e le risorse agricole nei confronti dell’esigenza ineluttabile di conservare all’ambiente caratteristiche di “vivibilità” tali da non alterare il rapporto uomo-natura.

Come sempre è stato un Sabato Cavouriano molto interessante e denso di preziose informazioni culturali per i nostri soci che hanno partecipato all’evento.

Santena, 18 febbraio 2024

Il Direttivo dell’Associazione Amici   della Fondazione Cavour                                         

Il Direttivo dell’UniTre di Santena e Cambiano

N.B. Le informazioni storiche riportate sono originate da quanto esposto dalle guide che ci hanno accompagnato durante le visite. Ulteriori informazioni sono state dedotte dai siti web dei luoghi visitati.