Benvenute/i a Santena, nella città di Camillo Cavour e dell’asparago

SANTENA – 10 maggio 2024 – Benvenute/i nella città di Camillo Cavour e dell’asparago.  Questo il titolo di pagina 15 dell’opuscolo con il programma della Sagra dell’Asparago di Santena 2024. Il testo della pagina è opera di Gino Anchisi, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour. Di Santena scrive un po’ di cose da sapere.

Gino Anchisi, presidente dell’Associazione Amici Fondazione Camillo Cavour

BENVENUTE/I NELLA CITTÀ DI CAMILLO CAVOUR E DELL’ASPARAGO.

Cibo, cultura, colture, logistica, patriottismo, transiti e storia caratterizzano la vita della città.
Chi viene a contatto con Santena deve sapere che incontra un luogo speciale.
Qui ci sono la Casa museo e la Tomba di Camillo Cavour. Qui si coltiva un germoglio d’asparago autoctono tra i più buoni al Mondo.

Santena è un luogo primario della memoria patria.
È la custode dell’azione dei contemporanei di Camillo Cavour, artefici del processo culminato con la nascita di uno stato moderno nel cuore del Mediterraneo e d’Europa.
È un memoriale dell’emancipazione degli Italiani di umili origini passati nell’Ottocento, grazie all’istruzione e alla Costituzione, dalla condizione di sudditi e servi a quella di cittadini, portatori di doveri e di diritti.
È il sito che da un senso compiuto alle Residenze Sabaude.
È terra specializzata nell’orticoltura, figlia millenaria di piccoli appezzamenti e della vicinanza al mercato torinese.

Santena fa parte del Pianalto del Bacino idro- grafico del fiume Banna. Il più grande della provincia di Torino, in sponda destra del Po. Esteso su tre porzioni provinciali di Cuneo, Asti e Torino. Racchiuso a Nord dalla Collina Chierese e dal Monferrato. A Est dal Roero. A Sud dal Po Morto di Carmagnola e Carignano. A ovest dal Po e dalla collina di Moncalieri.

Un territorio inserito nel MAB Unesco Collina Po ricco di biodiversità. Con un paesaggio modellato dal lavoro secolare delle genti. Caratterizzato da boschi, campi, serre, pe- schiere, rii, canali, fossati, colline, parchi, prati perenni e da 3.000 ettari di zone a protezione ambientale. Un contesto della provincia torinese in cui le aziende agricole hanno un ruolo nel governo e cura dell’ambiente, del territo- rio e nella produzione di alimenti. Su queste terre hanno operato importanti imprenditori agricoli. Tra questi i Benso di Cavour. Che nel Castello di Santena avevano il centro direzionale di una vasta rete di cascine. Protagoniste della rivoluzione agraria ottocentesca sostenuta dall’impiego dei concimi naturali e chi- mici, dalla meccanizzazione del lavoro e dalla crescita della domanda di cibo.

Santena è parte integrante di un’area percorsa da infrastrutture trasportistiche internazionali, stradali e ferroviarie, che favoriscono lo sviluppo delle industrie, dell’agroalimentare, dei servizi, del turismo e della logistica. Un millenario distretto del cibo avvezzo all’intensificazione sostenibile, che nutre il Torinese, il Piemonte e l’Italia con cibi salutari. Tra cui svettano le carni bovine, i vini del Roero, Monferrato e Chierese, i cereali, i latticini, la frutta e gli ortaggi. In particolare gli asparagi freschi, a tempo zero. Coltivati in modo tradizionale, secondo le indicazioni lasciate dall’agronomo Camillo Cavour, grande politico ed estimatore dei turgidi germogli.

Gino Anchisi
Presidente Associazione Amici Fondazione Camillo Cavour da Santena, città di Camillo Cavour

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