SANTENA – 16 maggio 2024 – Giornata di test per il PalAsparago. Al lavoro lo chef, la sua squadra e tanti volontari della Pro Loco Santena . Domani parte la 91esime edizione della Sagra dell’asparago di Santena. Per Pro Loco Santena e lo chef della sagra l’obiettivo in testa è uno. Domani pomeriggio dovrà essere “Buona la prima”.
La struttura del PalAsparago è allestita. Da stamattina sul presto il tendone bianco, sito nella centralissima piazza Martiri della Libertà, si va popolando. Ci sono il presidente della Pro Loco Santena Pier Matteo Varrone. Ci sono un buon numero di componenti del direttivo e qualche altro volontario ancora. Un gruppo sistema i tavoli. Un primo cliente c’è già. E’ una tenera chiocciolina, finita chissà come sui tavoli… I volontari danno una pulita a tutto l’interno del PalAsparago. Attaccano alle pareti gli striscioni degli sponsor. Sistemano i roll up con il logo e il programma della sagra.
Nel container uso cucina c’è lo chef Mauro Bosco. E’ affiancato da Doina Vilcu e dal fratello Gianmichele. Lo chef Mauro sta testando l’attrezzatura del cuore enogastronomico della 91esima edizione della Sagra dell’asparago. Ci sono sei fuochi a gas; tre forni Rational che assicurano la cottura dei pregiati germogli di asparago; due bollitori; un abbattitore; una planetaria per i dolci. I fornelli sono stati accesi stamattina. Si parte a cucinare i dolci. E non solo. In pentole e vassoi ci sono già: uova, cipolle, patate, carote e – naturalmente – i pregiati asparagi. Nel box cucina c’è anche il volontario Franco Romanu che, coltello alla mano, prepara, con maestria, i tagli di carne, da mettere in pentola. A coordinare i volontari della cucina ci sono Piera Rubinetto e Renato Rossetti. Piera, con altre volontarie, pela in fretta patate e carote. Attorno alle ore 10 Gianmichele Bosco da un forno Rational tira fuori le prime tre telie di asparagi cotti. E’ un evento. Sono i primi asparagi cotti della Sagra dell’asparago di Santena 2024. Foto di rito.
Lo chef Mauro Bosco, mentre colloca nelle pentole con sapienza gli ingredienti e tiene sott’occhio temperature e tempi di cottura, riassume così i lavori di oggi di tutto lo staff cucina: «E’ una giornata di test. Per tutte le attrezzature della cucina. Una cosa davvero importante per la buona riuscita del successo della sagra che si apre domani». Fuori dal PalAsparago, in un’area coperta, accanto a una grande vasca con asparagi che galleggiano sull’acqua, ci sono Sabino di Staso e Mario Graglia. Lavano, puliscono gli asparagi. Tolgono la terra che si insinua tra le brattee dei turioni. Poi tagliano via il bianco in eccesso degli asparagi e li passano alla cucina. Per la cottura.
Per tutta la mattina i fornitori arrivano con i carrelli per le consegne. Entro oggi tutto quello che serve sotto il PalAsparago deve essere consegnato. La verdura c’è. Qualche preoccupazione aleggia sul volto di Domenico Tosco, il fornitore degli asparagi utilizzati per i vari piatti del variegato menu della sagra. Il brutto tempo prosegue. Le asparagiaie hanno ridotto la produzione. I prezzi degli asparagi continuano a salire… Va meglio con altri ingredienti. Fantolino ha consegnato le uova fresche. Per i dolci è arrivata la farina di Nocciola Piemonte Igp delle langhe. Per tutta la mattina Doina non sta mai ferma un attimo: deve occuparsi dei dolci. Intanto , sul presto, la prima consegna di verdura è arrivata. Piera Rubinetto ne controlla la qualità e poi via. Si pelano patate, carote, cipolle e altro ancora. Anche i vini sono in arrivo. Come sono in consegna altra carne e – soprattutto – altri asparagi. Il PalAsparago è partito… Fuori, per tutta la mattina, cade una pioggerellina, che si infrange lieve sul tendone bianco del PalAsparago. Alla faccia del meteo inclemente è pronto ad accogliere, per dieci giorni, dal 17 maggio al 26 maggio, a pranzo e cena, tutti coloro che vorranno degustare il menù a base di asparagi, il “Re della tavola di primavera”.