SANTENA – 20 maggio 2024 – 954 coperti a pranzo. 368 coperti a cena. Numeri mai visti quelli fatti registrare dal PalAsparago domenica 19 maggio 2024. In tutta la giornata, complice il bel tempo, la città – nella prima delle due domenica della Sagra dell’asparago di Santena 2024 – ha visto giungere in città più di seimila persone.
L’EXPLOIT DEL PALASPARAGO Domenica mattina, sin a partire dalle ore 11:15, è andata formandosi la coda alle casse del PalAsparago. Tendone bianco, cuore enogastronomico della sagra di dieci giorni che la città dedica al prezioso germoglio dell’asparago. Dalle casse del PalAsparago la coda attraversava la piazza e si allungava sotto i portici. Alle ore 12:15 gli ultimi in fila erano davanti alla panetteria. All’una la coda arrivava sino all’edicola. Alle ore 14:30 gli ultimi in fila stazionavano davanti alla porta del bar New Paradise. Una coda così davvero non si era mai vista in città. Le casse della Pro Loco sono 4: due per la coda normale, una per i prenotati e una cassa al banco del bar. I cassieri Gianfranco Bordin, Matteo Lutanno, Alfredo Turolla e Franco Romano hanno fatto il possibile per velocizzare l’acquisto del menu e smaltire le attese. Franco Romano si è dimostrato il “cassiere” più svelto nel preparare gli scontrini. Il metodo di pagamento preferito dai gastronauti giunti in terra santenese a caccia di piatti di asparagi è quello del Pos, con carte di credito. A seguire il contante e Satispay. Superate le casse le persone venivano accolte da Paolo Brancatelli e Gianmichele Gaude e accompagnate ai tavoli. Il pranzo è terminato dopo le ore 15. La Pro Loco Santena segnala: in tutto a pranzo abbiamo servito 954 coperti. Sempre ieri, domenica 19 maggio, per la cena, il PalAsparago ha accolto 368 coperti. Anche qui la coda si è formata sin da dopo le ore 18. Alle 20:10 le persone in attesa di cenare con un menu a base di asparagi arrivavano sino al bar dei portici. Coda terminata alle ore 21:05. Alle ore 22:40 i volontari della cucina e i volontari addetti al servizio in sala hanno potuto tirare un po’ il fiato. Un boccone veloce e poi, via con le pulizie. Da segnalare che quando gli ospiti hanno finito e si alzano dai tavoli, scatta il servizio di raccolta differenziata di quanto rimasto. Dunque, quella di ieri per lo chef, il suo staff e tutti i 137 volontari della verde Pro Loco cittadina è stata una giornata campale.
LE FATICHE DI CHEF STAFF E TANTI VOLONTARI Mauro Bosco, chef del PalAsparago 2024, a sera tarda, stanco, esausto, ma fiero, racconta: «I numeri delle persone arrivate e servite oggi a pranzo e cena sono stati davvero importanti. Mi sembra anche di poter tranquillamemte affermare che le persone arrivate sono rimaste soddisfatte. Certo, con questi numeri e con piatti “espressi”, cioè preparati sul momento, può succedere che qualche portata vada esaurita e qualche piatto venga consegnato ai tavoli con un tantino di ritardo. Io lo ricordo sempre. Ci vuole anche un po’ di pazienza. In rassegna non si è al ristorante». Mauro Bosco aggiunge: «Grazie davvero a tutto lo staff che mi affianca ai forni e ai volontari che impiattano e a quelli che servono ai tavoli. La giornata di oggi, con i due pasti, a mezzogiorno e sera, ha rappresentato uno sforzo non indifferente. Mai vista in questa sagra una partenza sprint così… Lungo la settimana, con la sola cena da servire, avremo tempo per riprendere un po’ fiato. E gestire al meglio la preparazione dei piatti». Mauro Bosco, chiude così: «Tra gli antipasti il maggior gradimento è arrivato per il flan di asparagi, con fonduta. Tra i primi, se la giocano i mitici agnolotti Laigueglia, con asparagi burro e salvia e le lasagne agli asparagi. Tra i secondi piatti hanno ben figurato i piatti con l’uovo: asparagi burro e salvia, parmigiana e uovo fritto e la sorpresa: asparagi con bagna cauda e uovo fritto. Che sta andando alla grande». In questi giorni, ogni tanto, durante i pasti, il presidente della Pro Loco Pier Matteo Varrone, spinge lo chef in sala. A raccogliere standing ovation.
VINO TERMINATO Tra le cose da segnalare per l’exploit, sotto al Palasparago di ieri, c’è quella del consumo di vino. Paolo Brancatelli e Gianmichele Gaude, segnalano: «Oggi, domenica, terza giornata della sagra, al PalAsparago abbiamo raggiunto la quantità di vino consumata lo scorso anno, in dieci giorni. Complice la buona qualità dei vini, forniti dall’azienda agricola vitivinicola Giovanni Veglio e figli, di Valle Talloria, a Diano D’Alba, le prime dodici damigiane di bianco Arneis e rosso Barbera ieri sono rimaste a secco. Nel pomeriggio, Paolo Veglio, titolare dell’azienda vinicola, ha salvato la situazione. E’ arrivato a Santena. Con nuove damigiane di nettare di Bacco».
TANTI ARRIVI IN CITTA’ La prima domenica della Sagra dell’asparago di Santena, complice un clemente meteo, ha visto arrivare in città tante persone. Pro Loco e amministrazione indicano in seimila persone, quelle giunte a Santena, città di Camillo Cavour, nell’arco dell’intera giornata di ieri, domenica 19 maggio 2024. A calamitare le persone anche settanta bancarelle, di prodotti agroalimentari tipici, hobbisti creativi e produttori locali di asparagi. Tutti banchi organizzati da Gian Eventi promotion agency e posizionati in piazza Martiri della Libertà e lungo via Cavour. Buona la prima anche per la Fiera commerciale, organizzata per la prima volta la domenica e non di lunedì, in contemporanea con la sagra. I banchi erano poco meno di cento. Distribuiti lungo via Sambuy, nel primo tratto di via Tetti Agostino, in via Tana e in piazza Forchino.
PARCHEGGI OVUNQUE A segnalare i tanti arrivi in città va detto delle aree a parcheggio dei turisti arrivati da fuori. Lungo via Torino le auto arrivavano sin sotto il ponte della Tangenziale. In via Principe Amedeo i mezzi sono arrivati sin al parcheggio della ditta Lenti. Sono diventati parcheggi anche un buon numero delle vie del quartiere Carolina. A completare i parcheggi via Tetti Agostino e le piazze attorno all’edificio scolastico che accoglie la scuola media Giovanni Falcone e il plesso delle elementari Borsellino.
AMMINISTRAZIONE: BILANCIO POSITIVO Paolo Romano, vicesindaco e assessore ai Grandi eventi della giunta comunale guidata dal sindaco Roby Ghio, a sera tarda, afferma: «Oggi è andata bene. Siamo contenti. Complice una bella giornata, Santena è stata invasa. Tanti cittadini santenesi. Ma anche tanta gente da fuori. La giornata di oggi è un bello spot per la promozione della nostra città. La Sagra dell’asparago di Santena si conferma un appuntamento importante per la città. Anche oggi abbiamo contribuito a far sì che questa nostra bella tradizione non cessi, ma prosegua, con rinnovato vigore. E si migliori sempre più. A nome di tutta l’amministrazione comunale rivolgiamo un grazie ai dipendenti comunali, alle forze dell’ordine e tutti i volontari delle associazioni e della Pro Loco che hanno contribuito alla buona riuscita della giornata. Certo, non possiamo nasconderlo, è emerso qualche problemino, ma questo è inevitabile a fronte di una simile invasione della nostra città».
L’OPERATO DEI TANTI VOLONTARI Alla buona riuscita della giornata di ieri hanno contribuito alcuni dipendenti dell’Ufficio tecnico comunale, gli uomini della Polizia locale, guidati dal comandante Roberto De Filippo. I Carabinieri della locale caserma di via Sambuy, con il comandante Giulio Castriotta, e alcune pattuglie della Compagnia dei carabinieri di Chieri che per tutta la giornata hanno monitorato il territorio. Tanti i volontari dele associazioni cittadine: Gres, gruppo radio emergenza Santena; Associazione nazionale Carabinieri e Associazione nazionale Bersaglieri. I volontari, impegnati in due turni, dalle 9 alle 14 e dalle 14 alle 19, hanno presidiato le aree di ingresso della sagra e della fiera commerciale, fornendo informazioni a santenesi e turisti e dando indicazioni sulla sicurezza. Presenti i volontari della locale Croce rossa, con un gazebo in piazza Martiri e con dimostrazione delle tecniche di soccorso simulazione di incidente. Volontari Cri presenti la sera, con la loro torre faro del sistema di protezione civile comunale, allestita davanti al comune, pronta a ogni evenienza. Presenti financo alcuni componenti dei vigili del fuoco volontari di Santena che, con l’associazione nazionale vigili del fuoco di Torino, in piazza santi Martiri Cosma e Damiano, hanno organizzato Pompieropoli, percorso di formazione e informazione sulla sicurezza per bambini. Un successo di pubblico. Per piccoli e non solo.
BENEFICI PER l’INTERA CITTA’ Silvia Migliore, assessora santenese con delega alle Manifestazioni, informa: «I ristoranti santenesi hanno fatto segnare il tutto esaurito. Da giorni le prenotazioni erano sold-out. Hanno lavorato a pieno ritmo anche bar e gelaterie e tutti i locali che hanno aperto i battenti nel centro cittadino. Speriamo che in settimana il tempo regga e la 91esima edizione della Sagra dell’asparago possa chiudere in bellezza».
BUONI NUMERI PER COMPLESSO CAVOURIANO E PARCO MONUMENTALE Serena Rossi, responsabile della segreteria della Fondazione Camillo Cavour, a sera tarda, comunica numeri positivi: «180 ingressi al Memorale cavouriano. Per il parco monumentale, a ingresso libero, non abbiamo i numeri, ma c’è stata una marea di gente».
SAGRA DELL’ASPARAGO CON POCHI ASPARAGI Sin qui le cose belle. Ma c’è stato anche qualche problemino. Lo si riferisce. Anche ieri santenesi e turisti hanno fatto fatica a comprare asparagi. Sin dal mattino in piazza Martiri della libertà vi erano tre bancarelle. Altre due bancarelle di produttori nel piazzale Visconti Venosta. Un altro produttore era posizionato in piazza Santi medici Cosma e Damiano. A fine mattinata qualche banco aveva già finito gli asparagi. Nel primo pomeriggio, in pratica, tutti gli asparagi sono stati venduti. Finiti. Verso le ore 17 un sindaco delle Valli di Lanzo, dice quello che pensano in tanti: «Oggi pomeriggio sono venuto a Santena. Per acquistare gli asparagi. Me ne devo tornare a casa con mezzo chilogrammo di fragole… Sono belle, rosse e succose. Ma non è quello che cercavo…». Ha ragione, da anni, a Santena, c’è questo problema da risolvere. Nei giorni di sagra i produttori in vendita diretta commercializzano le loro produzioni di pregiati germogli direttamente in cascina. Ancora i produttori sono impegnati a fornire di pregiati germogli i ristoratori locali. Anche quest’anno i produttori che hanno dato disponibilità a essere presenti, sono stati presi d’assalto e presto o tardi, nella giornata di ieri, sono rimasti a “cavagne vuote”.
Dalla Pro Loco Santena segnalano: «Questo problema della scarsità di asparagi da acquistare presenti in sagra va affrontato. E risolto. Una buona volta per tutte. Come Pro Loco lavoriamo, pancia a terra, un anno intero per la buona riuscita della Sagra dell’Asparago di Santena. La presenza dei produttori è delegata all’associazione degli asparagicoltori. Bisogna rivedere qualcosa. Qui non cerchiamo colpevoli, ma una soluzione a un problema. La mancanza di asparagi in sagra ha riflessi negativi sul nostro operato. E non importa se questo problema c’è da sempre. Ora dobbiamo risolverlo. E, se possibile, anche in fretta…». E il nuovo direttivo della Pro Loco, guidato dal riconfermato presidente Pier Matteo Varrone, sabato pomeriggio, una soluzione tampone l’ha messa in atto. A fronte di tanti che sotto il PalAsparago, dopo avere degustati i piatti, chiedevano di poter acquistare gli asparagi, Domenico Tosco e Matteo Lutanno, del direttivo, hanno aperto il camion frigo che immagazzina gli asparagi pronti per essere cucinati dallo chef e dal suo staff. In pochi minuti, direttamente sotto il PalAsparago hanno allestito un banchetto di vendita dei turioni. Un esempio di quella che potrebbe essere la soluzione per questo problema. Una bancarella gestita direttamente dalla Pro Loco, per soddisfare le richieste dei tanti turisti che arrivano a Santena e non ha senso tornino a casa senza avere acquistato il pregiato germoglio, cui sono dedicati dieci giorni la sagra. Dunque, nei prossimi giorni, si vedrà quale soluzione si troverà: «Una cosa è certa – riferiscono, risoluti, i volontari del rinnovato direttivo della Pro Loco Santena –. In sagra gli asparagi da acquistare ci devono essere e non possono più mancare. Non ci sono scuse che tengano. Se il tempo brutto e la produzione locale è poca gli asparagi si possono benissimo reperire da altre zone d’Italia». Gli esponenti della Pro Loco chiudono così: «Quanto successo ieri è un po’ come se alla Fiera internazionale del Tartufo di Alba i turisti non trovassero tartufi da acquistare. Non scherziamo. Una roba che non esiste. E che non può più davvero capitare…».