SANTENA – 7 giugno 2024 – Omaggio alla memoria. Così è definita la degustazione dei prodotti tipici dei luoghi cavouriani che ha chiuso la commemorazione del 163° anniversario della morte di Camillo Cavour. Evento che si è svolto ieri, al Memoriale Cavour, a Santena
Dopo il conferimento della cittadinanza onoraria di Santena a Camillo Cavour, i discorsi delle autorità e la commemorazione ufficiale del prof. Roberto Bizzocchi sul tema “Come i Promessi Sposi hanno fatto gli italiani” è stata la volta dell’omaggio alla memoria, con degustazione dei prodotti tipici dei luoghi cavouriani. Tutti i presenti, al termine dei discorsi delle autorità, sulle note proposte dalla filarmonica cittadina, con piglio spedito, sono partiti dall’area sita davanti al castello Cavour che ospita il pennone con il tricolore. Si sono diretti alle ex scuderie. Qui, a ridosso dei fabbricati, i volontari dell’Associazione amici avevano piazzato una serie di gazebo per la degustazione. Si partiva dalla distribuzione dei rubatà del Grissinificio Feyles. Ieri sera sono andate quattro grandi scatole con confezioni monoporzioni. A preparare e servire gli asparagi Paolo Tamagnone, affiancato da alcuni volontari dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour. Paolo è il titolare del ristorante “Andrea, il Re degli asparagi», di Poirino. Ieri sera sono stati distribuiti asparagi in salsa reale (maionese, cetriolini e cipollini sottaceto). In tutto sono stati cucinati 65 chilogrammi di pregiati germogli, arrivati dalle asparagiaie di tutto il Pianalto.
A preparare il riso GranCavour di Ires, arrivato da Nibbiola, direttamente gli chef dell’Associazione ristoratori santenesi. Anche quest’anno ogni tanto la corrente saltava e la coda si allungava. Alla fine però tutto è andato bene e sono state distribuite oltre trecento porzioni di risotto agli asparagi. Il personale della Lenti ha affettato quattro prosciutti “Lenti e Lode. Più o meno 40 chilogrammi in tutto. Antipasti, primi e secondi, sono stati annaffiati dai vini. Roero Arneis del 2023 e Nebbiolo D’Alba del 2020. In tutto 40 bottiglie, arrivate dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, di Grinzane Cavour. Gli astemi si sono diretti su una trentina di bottiglie di acqua minerale, liscia e gassata.
Novità per la degustazione di quest’anno la presenza dell’Arsenale dell’Armonia, del Sermig di Torino, che ha distribuito il gelato. E’ uno dei prodotti preparati dal laboratorio alimentare sito in strada dell’Eremo 85. Oltre 200 le persone hanno chiuso la degustazione scegliendo tra i gusti crema, cioccolato, nocciola, pistacchio e lamponi. Sempre nella serata sono andati 300 capsule di Caffè Vergnano e altrettanti Bicerin delle Distillerie Vincenzi, di Pecetto. Assente ieri sera, per lutto, ma sempre presente nelle passate edizioni dell’omaggio alla memoria, la Macelleria Crivello, con la carne cruda della razza bovina piemontese, proveniente da vitelle allevate nelle stalle delle cascine del territorio. Le persone che, a tarda sera, una volta rifocillati, hanno lasciato il Complesso Cavouriano hanno ricevuto una confezione di 12 uova Fantolino, “Delicate ai cereali”, da allevamento a terra. Prodotti con tanto di certificazione del sistema di qualità nazionale zootecnica riconosciuto dal Masaf. La Fantolino è la prima azienda in Italia a potersi fregiare di tale certificazione.
Gino Anchisi, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour, ricorda il senso dell’omaggio alla memoria: «Nel giorno dell’anniversario della morte di Camillo Cavour, il 6 giugno, abbiamo pensato che, come era tradizione un tempo, quando arrivava la morte di una persona cara la si ricordava pranzando e cenando. Insieme. Vivendo così il lutto. Bevendo e mangiando. Alla memoria della persona venuta a mancare». Gino Anchisi chiude così: «L’omaggio alla memoria lo si fa con prodotti alimentari, legati alla figura, alla storia e all’opera di Camillo Cavour e dei suoi contemporanei. Naturalmente al centro della degustazione ci sono gli asparagi. Tutti sappiamo dell’impegno di Cavour per incentivare la coltivazione di questi pregiati germogli. C’è poi il riso. Altro prodotto che ha visto un grande impegno di Camillo Cavour. C’è il vino, prodotto direttamente nei suoi vigneti di Grinzane Cavour. A completare la degustazione, ci sono prodotti del territorio e di alcune ditte di Santena, come del Pianalto. La carne della razza bovina Piemontese. I prosciutti della ditta Lenti. A contribuire alla buona riuscita della degustazione gli chef dell’associazione ristoratori santenesi e Paolo Tamagnone, responsabile del Ristorante Andrea. E poi ieri, all’opera c’erano una quarantina di volontari dell’associazione Amici della Fondazione. Tutti quanti – con la collaborazione della Fondazione Cavour – si lavora per omaggiare la memoria di Camillo Cavour e dei suoi contemporanei». Gino Anchisi chiude così: «La cosa interessante è questa. Chi partecipa all’omaggio alla memoria ha ben presente – oltre al cibo distribuito – l’operazione culturale che soggiace alla degustazione e che, ogni anno, si rinnova…».
OMAGGIO ALLA MEMORIA CON DEGUSTAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI DEL LUOGHI CAVOURIANI