SANTENA – 8 giugno 2024 – La città di Santena ha conferito la cittadinanza onoraria a Camillo Benso Conte di Cavour. I Volontari dell’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour sono orgogliosi.
Era già il cittadino più importante. Adesso, con la delibera del Consiglio comunale del 6 giugno 2024 scorso, lo è un po’ di più. Per i santenesi è un’altra specialità che si aggiunge alle loro identità. I più contenti sono i Volontari dell’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour. Dopo 28 anni di attività possono aggiungere, ai tanti incancellabili, un nuovo risultato che hanno realizzato al servizio, gratuito, dell’Italia, del Piemonte, di Torino, di Santena e della Fondazione Cavour. Ottimo, se si considera che Camillo Cavour ha rischiato grosso. Alla fine degli anni Ottanta del Novecento stava infatti per uscire di scena. Addirittura di essere tralasciato. Poi arrivò il pullman di cittadini di Plombières les Bains che volevano mettere un fiore sulla sua tomba per ricordare una delle tappe fondamentali nella costruzione dell’Italia Unita: “l’Incontro di Plombières” del 1858. (vedi rosso santena, 3/11/2023, Santena-Plombières gemellaggio 359).
Era la primavera del 1993, da anni il Castello e la Tomba erano praticamente chiusi al pubblico. Per fortuna i Francesi, in buona parte discendenti di emigranti italiani, insistettero. In fretta e furia si ottenne l’apertura del Monumento nazionale che Santena ha la fortuna di ospitare. Festanti, posero il loro mazzo di fiori. Quando uscirono invitarono i santenesi alle celebrazioni del 135° anniversario che si sarebbero tenute nel mese di luglio.
Vergogna e orgoglio in un attimo fecero smuovere le coscienze. Da quella vicenda nacque l’idea di fare qualcosa per far ritornare usufruibili i beni culturali, artistici, storici e paesaggistici raccolti intorno al Castello Cavour e al Museo. L’anno successivo la terribile inondazione, del 5-6 novembre 1994, confermò che bisognava realizzare qualcosa di speciale per far risorgere lo spirito di Santena. Nel 1996 l’Associazione Amici di Cavour, insieme al Comune e alla allora fragile Fondazione Cavour, cominciò a operare. Come primo atto propose di aprire una domenica il Castello Cavour al pubblico. Il successo fu così strabiliante che si proseguì anche nelle domeniche successive. Da allora l’accesso, l’usufruizione e la visita, vanno avanti ininterrottamente. Oggi con un ruolo preponderante della Fondazione Cavour. Nel 1997 l’Associazione Amici di Cavour e la Fondazione Cavour organizzarono la prima cerimonia del 6 giugno, giorno della scomparsa dello Statista. Intanto si facevano convergere le attività svolte dalla scuola di Santena insieme al gruppo Alpini, diretto da Costanzo Ruella, verso il gruppo insegnanti dell’Associazione Amici di Camillo Cavour. Era il primo nucleo organizzato di quello che oggi realizza, tra le molte attività, “Le Cavouriadi”. Le corse campestri abbinate alla cerimonia nazionale di commemorazione del 17 marzo “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. Tra visite di studio, manifestazioni, convegni, promozioni, conferenze e mostre, nel 2006 l’Associazione Amici della fondazione Cavour decise di istituire il Premio Camillo Cavour, la cui prima edizione si è svolta nel 2007. Nel 2010, a compimento del percorso di avvicinamento al 150° dell’Unità d’Italia iniziato nel 2001, fu realizzata la Mostra itinerante “Camillo Cavour e il suo Tempo”. Inaugurata a Roma alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano e quindi portata in centinaia di comuni. Compresi alcuni municipi francesi. Sì, gli Amici della Fondazione Cavour, dopo 28 anni, sono soddisfatti di avere tra i santenesi il cittadino onorario Camillo Cavour. E per il riconoscimento del loro lavoro sono lieti di ringraziare tutta la comunità. Così come ringraziano la Fondazione Camillo Cavour, la Città di Torino, la Regione Piemonte e lo Stato Italiano per le attività, le esperienze e le opere che i volontari hanno potuto realizzare in questi anni. E che nessuno potrà mai cancellare.
Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 9 giugno 2024.