Santena. Il bacino idrografico del Banna. E’ il titolo del lavoro del Comitato di storia locale

SANTENA – 11 ottobre 2024 – Il bacino Idrografico del Banna. Dovrebbe essere questo il titolo dell’ultima fatica del Gruppo di storia locale, coordinato dallo storico santenese Carlo Smeriglio.

Santena. La sede del Comitato di storia locale è la biblioteca civica Enzo Marioni. Immagine dell'11 ottobre 2024
Santena. La sede del Comitato di storia locale è la biblioteca civica Enzo Marioni. Immagine dell’11 ottobre 2024


Gino Anchisi
, uno dei componenti del gruppo, ne sa di più e informa così: «Carlo Smeriglio, in questi giorni ha restituito il giro di bozze, con le ultime correzioni, alla Società Tipografica Ianni, di Santena. Ora lo stampatore sta  procedendo con la stampa. Nelle ultime settimane Carlo Smeriglio ha lavorato alacremente per terminare la stesura di questa ricerca, affiancato da noi componenti del Gruppo di storia locale. La pubblicazione, la cui stampa è sostenuta dalla Città di Santena, sarà pronta per le iniziative che l’amministrazione comunale ha in agenda per il trentennale dell’esondazione dal Banna, che ha colpito la città all’inizio del novembre 1994».

«Che dire? – prosegue Gino Anchisi -. Partendo dal lavoro di ricerca di Carlo Smeriglio, è stata redatta una pubblicazione, incentrata su tutto il territorio del bacino idrografico del torrente Banna. Dalla ricerca emerge tutta la dimensione del bacino idrografico del torrente, così come la realtà territoriale agricola che oggi ha dato vita al Distretto del cibo del Chierese-Carmagnolese. Il primo distretto del cibo che ha avuto via libera dall’assessorato all’Agricoltura e cibo in tutta la Regione Piemonte. Ci auguriamo che il nostro lavoro posso interessare anche tutti i Comuni del locale distretto del cibo».

Poi Gino Anchisi precisa e chiude: «La ricerca intende essere di stimolo  per andare oltre alla visone che considera il torrente solo dal punto di vista della sua potenziale pericolosità, per le periodiche esondazioni. Si è lavorato su un’altra prospettiva: la risorsa acqua e i benefici portati a tutto il bacino. Questa prospettiva ha significato che nella redazione della ricerca abbiamo incentrato il lavoro sull’acqua come risorsa, fonte di energia. E’ emerso chiaro che le comunità che hanno popolato il bacino hanno governato l’acqua del Banna, in modo molto capillare. Riuscendo a sfruttarla al massimo. Anche se non sempre è stato facile. Ricordo che, analizzando l’andamento storico della piovosità nel bacino del torrente, emerge che in molti anni le precipitazioni sono state davvero scarse. In tempi vicini, nell’anno 2002 è avvenuta una cosa eclatante, che ha pochi riscontri nella storia del bacino. Proprio a causa della siccità, tutto il sistema è collassato. Il Banna si è asciugato. Lungo tutto il bacino, nel torrente erano rimaste poche pozze d’acqua calda, invase da alghe, non più collegate tra loro. Il lavoro del Comitato di storia locale è andato avanti poco meno di un anno. Ha un buon respiro storico. Le ricerche di Carlo Smeriglio, partono dal Pleistocene e arrivano sino a oggi…».

UN PO’ DI RIUNIONI DEL COMITATO DI STORIA LOCALE DURANTE LA PREPARAZIONE DEL LAVORO SUL BACINO DEL TORRENTE BANNA

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