SANTENA – 10 novembre 2024 – Nel campo di Protezione civile, allestito venerdì mattina, in piazza Pierre De Coubertin, c’erano anche i volontari del Coordinamento territoriale del volontariato di Protezione civile di Torino. Il Coordinamento è preso a esempio in Italia e non solo, ma ha bisogno di nuovi volontari, giovani. L’intervista al presidente Leonardo Capuano.
«Oggi qui a Santena siamo arrivati in 35 volontari. Stiamo predisponendo le tende e la cucina da campo, da fare vedere e visitare agli studenti come ai santenesi – spiega Leonardo Capuano, presidente del Coordinamento territoriale del volontariato di Protezione civile di Torino -. Iniziative come queste di stamattina sono importanti per informare studenti e cittadini sulle attività portate avanti dai volontari del Coordinamento territoriale del volontariato di Protezione civile di Torino. Oggi chiediamo alle famiglie di avvicinarsi. Di vedere cosa facciamo a servizio della popolazione, in caso di emergenza e calamità».
Leonardo Capuano aggiunge questo: «In questi giorno, in Piemonte, in occasione del trentennale dell’alluvione del 1994, sono in corso molte iniziative per fare memoria di quanto successo. Nel 1994 non esisteva questo tipo di organizzazione di Protezione civile. A volte prendere schiaffi fa anche bene. Ci porta a riflettere su come bisogna organizzarci. E così è successo in Regione Piemonte. Oggi vantiamo un sistema organizzativo di protezione civile che viene preso a esempio a livello nazionale e non solo. Il nostro Coordinamento raggruppa 145 tra gruppi comunali e organismi di volontariato. Ognuno porta il proprio contributo. Da parte nostra il Coordinamento territoriale del volontariato di protezione civile è costantemente impegnato nel rendere professionali i volontari, con attività formative e addestrative, fornendo una serie di abilitazioni».
«Uno dei nostri obiettivi – ha chiuso Leonardo Capuano, rivolgendo un appello agli studenti santenesi che hanno svolto una prova di evacuazione – è cercare di incentivare i giovani ad avvicinarsi al mondo del volontariato di protezione civile. Come tante altre realtà di volontariato, anche noi abbiamo bisogno di forze nuove. Di giovani. Siamo una bella macchina, a servizio dei cittadini nel momento di emergenze e calamità, ma abbiamo bisogno di ricambio. Speriamo che in futuro, quando sarete un po’ più grandi anche voi possiate venire attratti dalle nostre attività. E poi, non dimentichiamo che un po’ di senso civico in più non guasta mai…».