SANTENA – 7 giugno 2023 – La città – unica in Italia – ha celebrato il 162° Anniversario della morte di Camillo Cavour.
L’anniversario è stato organizzato dalla Fondazione Camillo Cavour, dall’Associazione Amici di Cavour e dalla Città di Santena. Il primo appuntamento della giornata del 6 giugno si è svolto presto, alle ore 6:45, con il posizionamento a mezz’asta della bandiera sita davanti al castello Cavour, nell’ora esatta della morte di Camillo Cavour. Le sonorità di silenzio e ammaina bandiera sono stati opera di Maurizio Caldara, di Paesana, M° che dirige la filarmonica cittadina. L’ammaina bandiera è stato opera di: Giulio Castriotta, maresciallo comandante della caserma di Santena e Giovanni Versienti, appuntato scelto della caserma cittadina. Tra le autorità: Marco Boglione, presidente della Fondazione Cavour; Marco Fasano, vice presidente della Fondazione; Roby Ghio, sindaco di Santena, con tanto di fascia tricolore; Paolo Romano, vicesindaco di Santena; Ugo Cosimo Trimboli, assessore della Giunta Ghio; Enrico Arnaudo, presidente del consiglio comunale; Fiorenza Di Sciullo e Giovanni Iannuzzi, consiglieri comunali; Gino Anchisi, presidente Associazione Amici di Cavour, Giovanni Ghio, già presidente dell’Associazione Amici; Mario Mariotti, presidente banda musicale Canonico Serra; Mimmo D’Angelo, componente del cda della Fondazione Cavour; una nutrita pattuglia di volontari dell’Associazione Amici di Cavour. Per tutta la giornata – da mattino presto a sera tardi – alla buona riuscita della celebrazione hanno lavorato una quarantina di volontari dell’Associazione Amici di Camillo Cavour, con tanto di maglietta bianca con logo e pantaloni scuri. Dopo l’ammaina bandiera, tutti al Bin ciapà, la vicina caffetteria bistrot, in via Cavour 55, per la meritata colazione.
Nel pomeriggio, la cerimonia ufficiale ha preso inizio alle ore 18, nel memoriale Cavour, in piazza Visconti Venosta 2. Marco Boglione, presidente della Fondazione Cavour, Marco Fasano, vice presidente della Fondazione, con autorità civili e militari, hanno reso omaggio alla tomba di Camillo Cavour – con Marco Fasano nella veste di dotto Cicerone -, seguito dagli onori alla bandiera. Poi, nello spazio laterale del castello Cavour, davanti alla scalinata che porta al salone diplomatico, c’è stato il saluto delle autorità.
Davanti a più di 300 persone, tra autorità civili e militari – schierati nelle prime sei file di sedie, la metà di quelle presenti – e cittadini, sono intervenuti: Marco Boglione, presidente della fondazione Camillo Cavour; Gino Anchisi, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour; Giovanna D’Ettore, dirigente scolastica dell’istituto Comprensivo di Santena; Roby Ghio, sindaco di Santena; Michela Favaro, vicesindaco della città di Torino, Jacopo Suppo, vicesindaco della città metropolitana di Torino; Andrea Tronzano, assessore della Regione Piemonte con delega al Bilancio, finanze, programmazione economico-finanziaria, patrimonio, sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese; Raffaele Ruberto, Prefetto di Torino. Tutti i relatori sono intervenuti in piedi con, sulla sinistra un bel mazzo di asparagi di Santena e delle Terre del Pianalto, con tanto di logo dell’associazione produttori e di fascetta tricolore. A introdurre i relatori Anna Sartorio. Come sempre a badare al rispetto del cerimoniale, Serena Rossi della Fondazione Cavour. Fuori dal memoriale Cavour, a badare alla viabilità il comandante della municipale Roberto De Filippo e i carabinieri di Chieri.
A seguire la commemorazione ufficiale con un intervento tenuto dal prof. Gianni Oliva. Una lezione dotta che ha appassionato i presenti, calamitando la loro attenzione. Tra il pubblico i personaggi storici locali Bela Sparsera e Ciatarin 2023, al secolo Michela Graziano e Pierluigi Avataneo. Schierati dietro le sedie alcuni volontari cittadini degli Alpini, della Protezione civile Gres Santena, dell’Associazione nazionale bersaglieri e dell’Associazione nazionale carabinieri. A lato del palco, lungo il muro del castello, alcuni gonfaloni delle associazioni cittadine: Associazione santi medici Cosma e Damiano, Cri Santena, Polisportiva San Luigi, Aido, Avo, Protezione civile Gres Santena, Pro Loco Santena, Le Radici, la Memoria, Alpini e Associazione nazionale bersaglieri. Tra i gonfaloni anche quello della Federazione dei maestri del lavoro d’Italia.
Dopo l’inno d’Italia e l’inno europeo, proposti dalla banda musicale santenese Canonico Antonio Serra, le autorità hanno tagliato il nastro della restaurata sala delle corone della Torre Viscontea. La cerimonia è proseguita con lo spostamento delle autorità e de gli ospiti verso l’area della degustazione, allestita davanti al palazzo delle scuderie, dove si è svolto l’omaggio alla memoria con degustazione dei prodotti tipici dei luoghi cavouriani. Qui 350 persone in men che. Non si dica hanno spazzolato tutto il cibo preparato. Ecco i numeri della degustazione. Sotto la direzione di Paolo Tamagnone, del ristorante Andrea di Poirino, sono stati cucinati 110 chilogrammi di asparagi, impiattati con salsa reale a base di maionese, cetriolini, cipollini e senape. La Macelleria Crivello ha preparato e distribuito 300 porzioni di carne cruda. Caterina Alfarano, titolare della storica macelleria santenese, spiega: «Abbiamo servito una preparazione speciale Carne Cavour: si tratta di carne di vitella di razza bovina Piemontese, battuta al coltello, con un condimento speciale che non intendo rivelare…». Caterina aggiunge sibillina: «Ogni anno, come sempre, pochi giorni prima del 6 giugno, nottetempo, mi appare Camillo Cavour e mi rivela la composizione del condimento. Io al mattino eseguo, ma poi, qualche ora dopo non sono più in grado di ricordarne la composizione. Sono anni che succede così e probabilmente succederà ancora…». Gli addetti della ditta Lenti hanno affettato 4 prosciutti Cuore Rosa. Carne, asparagi e prosciutto sono stati consumati con i grissini del Vero Rubatà della santenese ditta Feyles.
Lo staff dei cuochi dell’Associazione ristoratori Santenesi – Giovanna Cavaglià dell’’Antico Pioppo, Elena Capello della Locanda del Cont e Vittorio Della Vecchia delle Vecchie Credenze – hanno cucinato 16 chilogrammi di Riso GranCavour, dell’Ires, di Nibbiola, e venti chilogrammi di punte di asparagi. Unico neo della serata la corrente elettrica che andava via spesso e che ha ritardato un po’ la preparazione del riso, costringendo i cuochi ai salti mortali per accontentare tutti.
La ditta Fantolino di Cafasse, ha distribuito oltre 300 confezioni di zabaione, fornendo anche consigli su come consumarlo: «Lo zabaione Fantolino diventa un dolce al cucchiaio dopo tre ore di freezer. Caldo può essere accompagnato con torte e biscotti ed è ottimo anche da bere. A temperatura ambiente lo zabaione è utile per variegare gelati e creme». A innaffiare tutto quanto 18 bottiglie di Nebbiolo D’Alba annata 2020, Sorelle Olivero e 12 di Langhe Favorita 2022, tenuta Lagnasco, il tutto arrivato dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour di Grinzane Cavour. Il caffè arrivava dalla ditta Vergnano, con capsule di Cremoso. Ben gradito anche il Bicerin – di Gianduiotto o White, delle Distillerie Vincenzi, di Pecetto. Una trentina le bottiglie di acqua svuotate.