Santena, rogo alla Pegaso, Migliore replica a Ferragatta e Ansaldi

SANTENA – 26 marzo 2010 – Mentre il rogo alla Pegaso è spento sembra accendersi la polemica tra gli amministratori cittadini. Di seguito, Francesco Migliore, capogruppo del Pdl, replica agli interventi di Bruno Ferragatta e Roberto Ansaldi. pegaso in capannone

28dic08-miglioreFrancesco Migliore, inizia così la sua riflessione: «Ho letto con attenzione le risposte dei consiglieri di minoranza Ansaldi e Ferragatta alle mie osservazioni in merito alla loro richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale in seguito all’incendio della Pegaso. Mi pare che il senso del mio intervento sia stato travisato ed interpretato, d’altronde fa parte del teatrino della politica inscenato in questi anni dalle minoranze, nella maniera a loro più congeniale». «Il capogruppo della sinistra cittadina si chiede chi sia (il) migliore  – prosegue il capogruppo del Pdl – e sostiene che io avrei proferito parole irresponsabili che non meriterebbero risposte se non fossero anche offensive nei toni. Faccio notare al consigliere Ferragatta che sicuramente non ho la presunzione di ritenermi il migliore, lungi da me un simile pensiero, anche perché lascio volentieri alla sinistra l’onore, e il non invidiabile onere, di poter annoverar e tra le fila dei suoi “padri ideologici” colui che era soprannominato “Il migliore”, ovvero tale Palmiro Togliatti, personaggio con il quale, perdonatemi, non ho piacere di condividere alcunché, tanto meno tale appellativo».

Francesco Migliore aggiunge: «Preciso al consigliere Ferragatta che invece Migliore, con l’iniziale maiuscola, prima che consigliere comunale di maggioranza, è un cittadino santenese, originario di Santena e ivi residente, che ha a cuore la propria città e il bene dei suoi concittadini. E che, in occasione dell’incendio, si è ripetutamente recato sul posto per comprendere la situazione e interloquire con il personale impegnato nelle azioni di spegnimento e soccorso, al fine di diffondere presso la cittadinanza informazioni attendibili e aderenti alla realtà dei fatti».

«Nel mio precedente intervento su questo blog – precisa Migliore – non vi è stato nulla di offensivo verso le minoranze, ma alcune semplici osservazioni e una suprema constatazione finale ovvero la totale assenza di rappresentanti dell’opposizione sul luogo dell’incidente per tutta la durata dell’emergenza. Se, come sostenete, l’amministrazione è stata carente nella comunicazione istituzionale alla popolazione, fatto che ovviamente non ritengo veritiero, i rappresentanti della minoranza sarebbero potuti venire a prendere conoscenza del fatto direttamente in loco come io stesso ho fatto a più riprese e poi, anche questo è l’umile compito di un amministratore comunale, mettere al corrente i cittadini della situazione in corso. Peccato che questo da parte vostra non sia stato fatto …tutto il resto sono chiacchiere, caro consigliere Ferragatta…».

Francesco Migliore prosegue ancora: «Rassicuro invece il consigliere Ansaldi in primo luogo sulla mia assoluta tranquillità nello svolgere il ruolo di capogruppo in questa maggioranza. Preciso che non ho mai inteso sbeffeggiare le minoranze o negare il vostro legittimo potere di indirizzo e controllo sull’operato della maggioranza ma ho semplicemente affermato che in una situazione di emergenza come quella che stavamo vivendo non avremmo avuto il tempo di occuparci della convocazione di un Consiglio Comunale, occasione istituzionale di cui peraltro abbiamo il massimo rispetto. Il nervosismo quello sì, ammetto di averlo provato in quei “giorni di fuoco” e di provarlo occasionalmente a tutt’oggi, soprattutto quando mi capita di pensare ai proclami grandiosi e alle dichiarazioni d’amore dell’opposizione su mass-media e nei Consigli comunali nei confronti di Santena e dei suoi cittadini, cui fa riscontro, in una situazione di cotale emergenza, una diserzione di massa dal luogo dell’incidente degli stessi consiglieri di minoranza. Il senso del mio intervento era questo e ritengo anche fosse piuttosto chiaro a tutti, qualsiasi altra lettura voi abbiate inteso dargli è chiaramente strumentale. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire… Per cui ritengo inutile aggiungere qualunque altra considerazione…».

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