SANTENA – 14 giugno 2023 – Domenica 4 giugno scorso il Comitato Borgo Trinità ha organizzato la Festa della borgata 2023.
La giornata è stata preparata dal Comitato Borgo Trinità, guidato da Pier Agostino Negro, dalla parrocchia di Santena con il parroco don Beppe Zorzan e con il supporto dell’amministrazione cittadina, guidata dal sindaco Roby Ghio. In questi ultimi anni, ho visto cambiare la nostra borgata – spiega Pier Agostino Negro, presidente del comitato sin dal lontano 2000, quando ha raccolto l’eredità del compianto Franco Tessarin, storico presidente della borgata sita, al di là del Banna. Pier Agostino Negro, ormai da anni, annuncia di voler lasciare questa carica, un impegno svolto come servizio. Ma non gli crede nessuno e continua a svolgere i compiti del presidente. «I componenti lo storico comitato della nostra borgata hanno tutti lasciato. L’arrivo della pandemia dovuto al covid ha dato una bella botta ai componenti che hanno deciso di terminare il loro impegno. Il comitato di Borgo Trinità non ha nulla di politico: si occupa di tenere all’onore del mondo l’edificio della chiesetta sita all’incrocio tra le vie Trinità, Compans e Berrino. L’ultima inaugurazione di questo edificio risale al 1996, due anni dopo l’esondazione del torrente Banna che allagò anche l’interno della chiesetta».
Una targa, in marmo chiaro, posata all’interno dell’edificio, ricorda: “L’anno del Signore 1996, il giorno 2 giugno, Festa della santissima Trinità, il parroco don Giancarlo Avataneo e il sindaco Benedetto Nicotra, alla presenza dei borghigiani e santenesi tutti, inaugurano questa chiesa ristrutturata, nel nome dei loro padri che vegliano su di loro”.
Sempre all’interno della chiesa vi è un quadretto vergato a mano con una serie di informazioni sulla “Cappella della SS Trinità – Santena. Secondo le Notizie storiche del Can. Bosio (1884) la Cappella della SS Trinità era già costruita nel 1620 in quanto, nel suo interno, sotto una pittura dedicata a San Francesco di Assisi, si leggeva la scritta “1620, Guglielmo Griva fecit fieri”. Si è trovata memoria di una visita vescovile del 12 ottobre 1671. Inizialmente la cappella era circondata da un grande portico, aperto da ogni parte, come scrisse il Vescovo Rorengo di Rorà che venne a Santena il 31 maggio 1777. Il presule trovò l’edificio in cattive condizioni e piuttosto povero d’ornamenti. Però i Santenesi “per ben nove volte al ritorno di ogni primavera si recavano in processione per ottenere da Dio la conservazione dei frutti della terra”. (Santena e i suoi dintorni. Teol. Bosio, 1884). La cappella venne ricostruita nel 1826 dalla Confraternita di Santa Croce, che fece eliminare il portico preesistente. Nel 1846, durante una visita pastorale di mons. Luigi Franzoni, la cappella viene descritta “Piccola, ma nuova, bella e decente”. Però non ha arredi sacri e si annota, nel piccolo piazzale antistante, c’è una grande croce “che sostiene tutti gli emblemi della Passione”. Non si è più trovata altra notizia. Oggi la chiesetta è di proprietà comunale. Fino al 1995 le sue condizioni erano veramente pessime, a causa di infiltrazioni di umidità, dal tetto e dal suolo, ma la buona disponibilità delle autorità comunali e l’impegno generoso di molti santenesi hanno realizzato un restauro integrale del fabbricato, oltre il suo risanamento. L’antica cappella ha così riacquistato la sua dignità e bellezza. Santena, 2 giugno 1996”. Sin qui le notizie, manoscritte e affisse ai muri.
Pier Agostino Negro prosegue così: «Negli ultimi anni l’edificio della chiesetta ha evidenziato la necessità di ulteriori interventi. L’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Ugo Baldi, due anni fa ha concesso al comitato un contributo di 5mila euro. Ma per ora i lavori non sono ancora partiti. Una ditta locale si è detta disponibile a intervenire, chiedendo il solo rimborso dei materiali edili impiegati. Speriamo che prima o poi questi lavori possano partire, altrimenti dovremo restituire le risorse all’amministrazione comunale della città di Santena». Domenica 4 giugno scorso la festa 2023 della borgata è iniziata con la celebrazione della messa da parte del parroco don Beppe Zorzan. Era previsto brutto tempo e il comitato ha evitato di chiedere la presenza dei musici della filarmonica cittadina. La messa viene celebrata sotto un gazebo bianco, allestito davanti la porta di entrata della chiesetta, nello spiazzo con i sanpietrini e l’aiuola che accoglie due cipressi.
Domenica 4 giugno per la messa sono arrivate 142 persone, in gran parte borghigiani, per lo più accolti dalle sedie posate davanti alla chiesetta. Le famiglie storiche della borgata indossano il vestito bello della festa. Davvero pochi – praticamente assenti – i giovani della borgata. La messa è stata allietata da canti guidati da Fiorenza Di Sciullo, vice M° del Coro parrocchiale, che è arrivata alla Trinità con una pianola Yamaha SSR300, Touch Response. Presenti alcuni gonfaloni: quello della città di Santena; il gonfalone della Pro Loco; Alpini, Polisportiva San Luigi Santena, Coldiretti Torino, Avo, Cri, Aido e l’associazione Le radici e la memoria.
Alla celebrazione della funzione presenziano alcuni amministratori comunali: Roby Ghio, sindaco di Santena; Paolo Romano, vicesindaco; Enrico Arnaudo, presidente del consiglio comunale; Ugo Cosimo Trimboli e Cristian Barbini, due assessori della giunta guidata dal sindaco Roby Ghio; i consiglieri comunali Fiorenza Di Sciullo, Giovanni Iannuzzi, Elena Benente e Angelo Salerno. Presenti alla messa anche i personaggi storici locali, Bela Sparsera e Ciatarin 2023, al secolo Michela Graziano e Pierluigi Avataneo. Presente anche Pier Matteo Varrone, presidnete della Pro Loco Santena. La messa trascorre senza grandi intoppi. Durante l’offertorio per una svista, salta il momento della consegna all’altare dei frutti della terra: pomodori cuore di bue, zucchini, grissini mes rubatà di Feyles e un bel mazzo di asparagi di Santena, preparato da Roberto Tosco, con tanto di Logo dell’Associazione produttori di Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto. Poco male, a fine messa i prodotti della terra, saranno consegnati in parrocchia.
L’omelia il parroco don Beppe Zorzan la incentra sul mistero teologico della figura della santissima Trinità. Al termine della funzione interviene il sindaco Roby Ghio. L’amministrazione comunale cittadina è stata rinnovata nel giugno 2022. Per il sindaco Roby Ghio si tratta del primo discorso pronunciato alla borgata Trinità. Breve ed efficace il discorso del primo cittadino, con tanto di fascia tricolore. Dal primo cittadino arrivano tre notizie che i borghigiani aspettavano da anni: «Primo: sono finalmente terminati i lavori in sponda sinistra del Banna e la borgata, così come tutta la città, è ora messa in sicurezza dal Banna. Secondo: si è sbloccato l’empasse per la realizzazione del passaggio ciclo-pedonale da via Manzoni fino a piazzetta della Costituzione. Dunque i lavori si concluderanno a breve». Terza e ultima notizia: «Per l’amministrazione comunale il quartiere Trinità non è una borgata di “periferia” ha detto il sindaco Roby Ghio -, ma è una delle tre porte di ingresso della città che sarà resa sempre più pulita, bella e accogliente». Dopo i ringraziamenti di rito arrivati a Pier Agostino Negro è la volta del rinfresco. Sui tavoli undici pacchi di paste, dolci e salate, e un buon numero di bottiglie con bibite e bollicine, più che sufficienti a coprire le esigenze di tutti. La festa organizzata dal Comitato Borgo Trinità si chiude domenica sera 4 giugno, con la recita del rosario nella chiesa del borgo.