SANTENA – 26 giugno 2023 – Domenica 25 giugno, festa di san Luigi, il parroco don Beppe Zorzan ha offerto una cena ai tanti collaboratori della parrocchia. Alle ore 18, nel cortile dell’oratorio dedicato a san Luigi Gonzaga, si è celebrata la messa, seguita dalla cena.
L’altare è stato allestito nell’area sita davanti all’ingresso dei locali che accolgono le statue dei santi medici Cosma e Damiano. Una zona d’ombre delimitata da una serie di alberi. La gente inizia ad arrivare a partire da dopo le 17. Va a sedersi sulle sedie di plastica, bianche. Qualche signora è munita di ventaglio che usa per resistere al caldo. Non si muove foglia. Non c’è un filo di vento. Verso le 17:30 viene detto ai ragazzi del campetto dell’oratorio che forse è il caso di smetter di giocare a pallone: la polvere alzata rincorrendo la palla arriva nell’area della messa.
E’ stato allestito un palco basso su cui è sistemato un altare. A lato la statua di san Luigi Gonzaga, tirata fuori dalla cappella che accoglie i santi medici Cosma e Damiano, venerati dalla comunità riacese santenese. La messa è celebrata dal parroco don Beppe Zorzan. Dopo il segno della croce il don si rivolge così ai collaboratori parrocchiali: «Grazie a tutti voi che mandate avanti le tante attività della parrocchia. L’operato di tanti laici consente di mandare avanti anche le attività pastorali del nostro oratorio. In particolare, in questi giorni qui in oratorio si svolge Estate ragazzi, un servizio che la parrocchia svolge per le famiglie degli studenti delle scuole elementari. Ricordo che a breve partiranno i campi estivi 2023. Inoltre, da fine luglio, un buon gruppo di giovani delle parrocchie di Santena, Cambiano e Villastellone parteciperà alla Gmg 2023, Giornata mondiale della gioventù, a Lisbona. Ringrazio tutti i collaboratori per i servizi che svolgono nella nostra parrocchia. In tanti prestano la loro opera, a volte operano in silenzio, dietro le quinte….». Accanto all’altare un coro di giovani, diretto da Margherita Mazzanti, con Fabio Pelassa alle tastiere e Roberta Sacchetto e Alice Parola alle chitarre. Fa caldo, alcune signore spostano la loro sedia in base a come gira il sole. In tanti tutte le volte che si alzano, con le mani si sistemano gonne e pantaloni che si sono appiccicati al corpo.
All’omelia il messaggio del parroco è questo: «Il vangelo di oggi ci invita a non avere paura. Sin dall’anno 42 dopo Cristo partono le prime persecuzione dei cristiani. Gesù nelle sue predicazioni ha sempre incoraggiato i discepoli a non avere paura. La vita di noi cristiani è nelle mani di Dio. Il Signore ci invita ad avere coraggio. Noi cristiani non dobbiamo avere paura ad annunciare Dio. Nel mondo di oggi annunciare Dio non è facile. Spesso i cristiani vengono derisi. Questa nostra società chiede cittadinanza per tante esperienze distanti dalla vita cristiana ma non porta rispetto alcuno per la vita cristiana. Non solo, spesso apertamente i cristiani non son accettati. Cristo ci invita a non avere paura del male che si annida nel cuore. Cristo ci invita a custodire il nostro cuore».
Il parroco don Beppe Zorzan continua l’omelia presentando l’esempio di san Luigi Gonzaga che ha rifiutato gli agi della vita da marchese, scegliendo la vita religiosa». In chiusura di omelia il parroco affida a san Luigi Gonzaga l’oratorio santenese e le tante attività pastorali che vengono portate avanti: «Un oratorio fatto di tante persone, educatori, famiglie e adulti. Tutti accomunati dall’esperienza cristiana. Persone che stanno insieme nel nome dell’amicizia con il Signore. Vorrei che la nostra comunità riflettesse su cosa dovrebbe esser questo luogo, l’oratorio. Abbiamo bisogno di un oratorio sempre più accogliente ed inclusivo. Un oratorio che ha sempre bisogno di nuovi educatori per condurre le tante attività pastorali portate avanti per tutta la comunità. Un luogo – l’oratorio – bello e ricco dove servirebbe una presenza educativa costante…».
La messa prosegue. La calura sale. In tanti posizionano le sedie nelle zone d’ombra. I bambini non ne possono più del caldo e cercano ristoro nell’area giochi, seguiti a vista dai genitori. Al termine della messa dal parroco arrivano gli avvisi: «Sono anni che cerchiamo un piccolo altare per l’oratorio: forse lo abbiamo trovato. Arriva da una comunità di religiose, di Chieri». Il parroco aggiunge: «Il prossimo sabato inizieranno i campi estivi in montagna. Invito i contadini a donare alla parrocchia frutta e verdura. Il cibo per i nostri ragazzi non basta mai…». L’ultimo avviso del parroco è questo: «Giovedì 29 giugno, alle ore 20:45, nella chiesa della borgata Tetti Giro, ci sarà un incontro di preghiera con le suore francescane, comunità di cui fa parte la nostra parrocchiana, suor Margherita Bosco. Un incontro per il pellegrinaggio della lampada di madre Chiara d’Assisi alle case d’Italia. La lampada in questi giorni è qui a Santena».
Al termine degli avvisi dal parroco arriva un nuovo ringraziamento a tutti i collaboratori parrocchiali, per i tanti impegni che portano avanti in servizi per tutta la comunità. Sono in tanti quelli che operano in silenzio e dietro le quinte. Negli anni il numero di collaboratori va sempre riducendosi. Abbiamo bisogno di nuovi collaboratori. Invito i parrocchiani a farsi avanti. La messa termina con il parroco che dice: Almeno per oggi non andate via subito appena dopo la benedizione. Non scappate subito. Finiamo tutti insieme, con il canto finale». In tanti danno retta al parroco. Al termine del canto c’è un battimani.
Termina la celebrazione, si prepara per la cena. Arriva una sorpresa. Il microfono passa a don Marco Fogliotti, nuovo viceparroco di Santena, Cambiano e Villastellone, a partire dal 1° settembre 2023. Per saperne di più sul nuovo don Marco ecco il link pubblicato dal sito della parrocchia – https://www.parrocchiasantena.it/don-marco-fogliotti-nuovo-viceparroco/ Microfono alla mano, presentato dal parroco don Beppe Zorzan don Marco rivolge un breve indirizzo di saluto ai presenti: «Buona sera a tutti quanti. Io sono don Marco. Attualmente sono viceparroco a Leinì e Mappano. Dove andrà don Filippo, sempre dal prossimo 1° settembre. La fantasia dei nostri vescovi ci fa fare questo scambio. Questa cena è la prima occasione per conoscersi…».
Dopo poche parole l’impianto audio si impalla e si zittisce. Parte un applauso di incoraggiamento, ma l’audio non vuole saperne di tornare a funzionare. Per qualche minuto un po’ di parrocchiani le tentano tutte per far ripartire l’audio. Dopo qualche falsa partenza alla fine don Marco può terminare il suo saluto: «Da settembre avremo modo di stare insieme e conoscerci meglio…». Poche parole e l’audio va di nuovo in palla. Dopo altro armeggiare si trova una soluzione per l’audio. Don Marco riprende: «A settembre sarò con voi e avremo modo di conoscerci, portando avanti tante cose, insieme. Oggi ho visto che siete una realtà bella e viva. Sono felice di stare con voi. Grazie a tutti per l’accoglienza di oggi…».
Il microfono torna al parroco don Beppe: «Prima della benedizione del cibo voglio ringraziare tutti i volontari che hanno preparato la cena e serviranno ai tavoli. Ancora grazie. E buon appetito a tutti quanti». Dopo la preghiera e la foto di rito, con tutto il gruppo dei volontari della cucina, si parte. Continua la battaglia contro il sole caldo. I giovani riposizionano all’ombra due tavoli per evitare i raggi solari… In tutto la cena dei collaboratori parrocchiali conta 134 persone.