SANTENA – 19 settembre 2023 – A fine agosto don Antonio Marin, prete venezuelano ha terminato la collaborazione estiva nelle tre parrocchie di Santena, Cambiano e Villastellone ed è tornato agli studi di teologia, a Roma.
Don Antonio Marin, sacerdote di 31 anni, venezuelano, di Barquisimeto, studia Teologia a Roma. Nei mesi di luglio e agosto ha dato mano nelle parrocchie di Santena, Cambiano e Villastellone, celebrando le messe e svolgendo attività pastorali. A fine agosto è ripartito per Roma. Don Antonio Marin afferma: «Qui a Santena ho avuto una bella esperienza pastorale. Era la prima volta che lasciavo per così tanto tempo il Collegio Sacerdotale Altomonte di Roma: un centro ecclesiastico internazionale di carattere universitario, che ospita sacerdoti diocesani, inviati a Roma dai loro vescovi, per studiare alla Pontificia Università della Santa Croce». «Di questi due mesi in Piemonte, a Santena, Cambiano e Villastellone, serbo un ricordo positivo – aggiunge Don Antonio Marin -. Mi sono sentito ben accolto dai parrocchiani. È stata una bella esperienza pastorale. Qui, ho avvicinare e sono stato avvicinato, con gentilezza, davvero da tanta gente. Ho potuto mettere in pratica le cose che sto imparando in università a Roma. Quello che sto studiando qui si è fatto carne… E poi è stata una esperienza che mi è stata di aiuto anche per migliorare il mio parlare in italiano».
Don Antonio Marin, chiude così: «Desidero ringraziare il parroco don Beppe Zorzan, per l’invito e soprattutto per l’accoglienza. Un grazie al viceparroco don Filippo Romagnoli che più o meno ha la mia stessa età, per l’amicizia e la vicinanza sacerdotale. L’esperienza comunitaria che ho vissuto in parrocchia, in luglio e agosto, è stata bella e preziosa. Con il parroco don Beppe ho anche potuto partecipare alla funzione delle prime professioni delle Figlie di Maria Ausiliatrice, nella Basilica Maria Ausiliatrice di Torino, per accompagnare la giovane santenese suor Novella. E anche questa per me è stata una cosa nuova. Rivolgo un grazie di cuore anche alla signora Grazia che svolge servizio in parrocchia. Voglio mandare un grazie anche alle persone che, nelle tre parrocchie, prestano servizio in sacrestia, così come ai lettori e alle persone che fanno parte dei cori delle tre parrocchie. Un grazie ancora lo rivolgo al gruppo di persone sempre presente ogni volta che si celebra un funerale. Il prossimo anno, sempre nei mesi estivi, spero davvero di poter tornare. Naturalmente, sempre se il parroco don Beppe mi invitta di nuovo…».