Santena, terminata la Festa dei Santi Cosma e Damiano 2023

SANTENA – 26 settembre 2023 – Ieri sera in città si è chiusa la 59esima edizione della Festa dei Santi Cosma e Damiano.

Un gruppo di devoti dei santi martiri si sono ritrovati appena dopo le ore 20, nel piazzale sito lungo via Alcide De Gasperi. E’ il luogo che ha accolto tutti gli eventi della festa religiosa e folcloristica che la numerosa comunità riacese santenese, da decenni, tributa ai due santi. Le due statue dei martiri sono posate sotto un gazebo bianco, allestito da chiesetta da campo. Le statue sono poste sopra un rialzo in legno. Accanto, il gonfalone dell’Associazione santi Medici Cosma e Damiano di Santena. Ancora a lato, due file di candele, che si accendono con le offerte in moneta. Davanti ai santi sono allineate due file di banchi, in gran parte sempre occupate dai devoti.

Le statue sono state poste nella chiesa da campo domenica sera, al termine della processione. Domenica sera e oggi tanti devoti sono andati a omaggiare le due statue, per una preghiera, per un ringraziamento, per chiedere una grazia. I devoti si fermano in silenzio davanti alle due statue colorate e illuminate. Arrivano da soli o con componenti la famiglia. Giungono a piedi o sospinti in carrozzella da un familiare. Sono giovani, adulti e anziani. Davanti alle statue mandano ai martiri un bacio. Con le mani toccano i piedi delle. statue. Sfiorano le reliquie. Recitano una preghiera. Posano un’offerta. Prendono un santino con le preghiere. Poi, con un sorriso, salutano i santi martiri e se ne vanno…

Ieri sera era presente il viceparroco don Marco Fogliotti. Prima della partenza della processione tutti recitano la preghiera rivolta ai santi martiri per ottenere una grazia. Dal piazzale è partita una breve processione con, alla testa, le statue dei due santi martiri. Dopo un breve tratto statue e devoti hanno raggiunto l’oratorio San Luigi dove hanno fatto ritorno nella cappella che accoglie per tutto l’anno le statue dei due santi martiri. In processione, davanti a tutti, gli uomini della Polizia locale, a liberare la strada, facendo deviare auto e moto. In testa il gonfalone dell’Associazione, dietro don Marco. Subito dietro le due statue, sorrette dagli uomini del comitato. Otto alla vota, quattro per lato, reggono le statue. Accanto ci sono altri otto, pronti al cambio nel sostenere e fare avanzare le statue. Dietro un gruppo di devoti. Durante la processione si alternano preghiere e sonorità di tamburelli e organetti.

Procedendo piano la processione termina nel cortile dell’oratorio santenese. Subito parte una salva di fuochi d’artificio. Appena terminano i colorati e fragorosi scoppi gli uomini del Comitato riportano le due statue nella cappella. Tutti i banchi sono occupati. Alcune persone partecipano alla funzione stando sotto il porticato, appena fuori dalle due porte della chiesetta. Si parte con la funzione, con la recita dell’inno ai santi martiri Cosma E Damiano.  Al termine del canto il viceparroco comincia la messa, che la comunità riacese santenese celebra in suffragio di tutti i benefattori dell’associazione. La funzione è allietata dalla chitarra di Cinzia Villa e dal Cajon, un tamburo cubano, di Lorenzo Taliano. La messa inizia. Il viceparroco ricorda a tutti la presenza di alcuni giovani delle superiori e dell’università che, in oratorio hanno iniziato l’esperienza forte della settimana comunitaria.

All’omelia don Marco afferma: «La luce di Cristo che è in noi non possiamo tenerla nascosta. Siamo chiamati a essere lampade che fanno vedere agli altri la luce di Gesù. La luce per cui i due santi martiri Cosma e Damiano hanno dato la loro vita…». Don Marco aggiunge: «Spesso la luce che è in noi è un pochino spenta. Tutti i giorni noi siamo chiamati a fare tesoro dell’esperienza forte di Dio in noi. A scoprire la bellezza di un Dio che ci ama davvero. Siamo chiamati a vivere bene le esperienze forti per riaccendere in noi la luce di Dio che abbiamo nel nostro cuore. A beneficio nostro e degli altri. Accogliamo dunque la luce che è in noi. Manteniamola viva. Diventando testimoni nel mondo dove viviamo…».

La messa prosegue. I giovani che partecipano all’esperienza della settimana comunitaria sono nelle prime fila. In mano i cellulari, aperti nelle pagine che riportano i canti recitati durante le funzioni. Il tutto sotto la supervisione dell’immancabile Chiara Trimboli, che come per tutte le sere della novena e della messa durante tutti i giorni della festa calabra ha curato la buona riuscita delle celebrazioni  organizzate nella cappella dell’oratorio. La messa di chiude con la recita di “Gloria sonandu”. Al termine della funzione in cappella, dal porticato dell’oratorio subito si alzano contagiose sonorità proposte da organetti, tamburelli e chitarre. Opera gruppo di calabresi, venuti da Torino. Sono: Rocco Pugliesi, all’organetto; Nicolo Bruzzese, all’organetto e tamburello; Eugenio Mare, al tamburello; Maurizio Siviglia, all’organetto e tamburello; Andrea Sorbara, all’organetto e citarra; Nicola La Ragione, al tamburello. Sono le persone che durante tutto il fine settimana hanno allietato le strade della festa calabrese con le loro musiche, coinvolgendo tanti e tanti che si sono esibiti ballando. E anche ieri sera un giro di ballo l’hanno fatto in molti…

In cortile dell’oratorio ieri sera c’era anche Tonino Trimboli, inossidabile presidente dell’Associazione Santi Cosma e Damiano di Santena, che commenta così l’edizione 2023 della festa dei santi calabresi: «I numeri di quest’anno della festa sono tornati a essere quelli di prima della pandemia. E’ stata una delle feste più belle da quando sono presidente. Il gemellaggio è stato il di più rispetto alle edizioni passate. In tanti ci siamo emozionati forte quest’anno nel vedere, qui a Santena, i vertici dell’amministrazione comunale di Riace e quelli del santuario dei santi medici Cosimo e Damiano di Riace. Dedichiamo questa edizione della festa riacese ai devoti defunti che, per tanti anni, hanno sperato di poter vedere il traguardo del gemellaggio, ma non hanno fatto in tempo ad assistervi. Questo traguardo ora l’abbiamo raggiunto, anche se va considerato come un punto di partenza…”. Poco prima delle ore 22 le musiche cessano. La 59esima Festa dei Santi Cosma e Damiano è finita.