Poirino, progetto nuovo allevamento suinicolo a Cascina Bonavalle. Nota aperta dell’avvocato Franco Gambino ai consiglieri comunali di Poirino

SANTENA – 28 novembre 2023 – Questa sera il consiglio comunale di Poirino si occuperà del progetto di realizzazione di un nuovo allevamento suinicolo a Cascina Bonavalle, proposto da Angelo Marchisone. Riceviamo – e volentieri pubblichiamo – la Nota aperta ai consiglieri comunali di Poirino su presa d’atto Nuova perimetrazione “E-3 Zona Propria” del Centro aziendale di Cascina Bonavalle, inviata al blog da Franco Gambino.

NOTA APERTA AI CONSIGLIERI COMUNALI DI POIRINO SU PRESA D’ATTO NUOVA PERIMETRAZIONE “E-3 ZONA PROPRIA” DEL CENTRO AZIENDALE DI CASCINA BONAVALLE

Cara Sindaco, Egregi Consiglieri e Gentili Consigliere del Comune di Poirino,
vi reinoltro, con i relativi allegati il mio pensiero con una doverosa precisazione temporale anche per evitare di attribuirmi “meriti” che, indubitabilmente, non possiedo.

Da antico amministratore che ha avuto l’onore ed il privilegio di amministrare il nostro amato paese per tre lustri… nel secolo scorso, mi permetto di evidenziare le possibili criticità della delibera in oggetto presentata per il consiglio convocato per domani 28 novembre, pur con gli oggettivi limiti della doverosa e necessaria sintesi. In buona sostanza per la cascina Bonavalle DA SEMPRE IN ZONA AGRICOLA, posta in tipologia E 2 ovvero area di “Attività agricole in atto” sottoposta a “VINCOLI DI TUTELA AMBIENTALE E SOSTANZIALE DIVIETO DI NUOVA EDIFICAZIONE  si ipotizza il passaggio ad un’area ove l’edificazione agricola rispetto all’esistente è consentita, ovviamente con determinati vincoli e limiti , anche sotto il profilo di NUOVA EDIFICAZIONE e dunque in AREA E3.
E’ ben vero che nella scheda area normativa E3 si legge“ le aziende agricole insediate, possono chiedere di essere evidenziate con terreni pertinenziali al centro aziendale agricolo, e delimitate come aree normative E3 anche all’interno delle zone urbane.Sarà loro cura presentare al Comune una planimetria dello stato dei luoghi e degli appezzamenti in proprietà alla data di adozione del Progetto Preliminare di PRGC”. Tale norma venne inserita mi pare di ricordare nel 1998, dopo che nel 1988, Sindaco lo scrivente, avvenne la definitiva approvazione di quello che è stato IL PRIMO STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA DI POIRINO. In essa espressamente si indica “anche all’interno di zone urbane” proprio per salvaguardarne la presenza di attività agricole  anche nella perimetrazione degli abitati, concentrico e frazioni, tenendo conto che all’epoca esse erano assai più numerose delle residuali attuali ovvero per consentire una ragionevole operatività alle aziende in attività.

Si tenga conto che la strumentazione digitale all’epoca non era operante, con la conseguenza che tutte le modifiche e variazioni erano cartacee e multicopie con significativo dispendio di risorse umane ed economiche. Una norma di salvaguardia per le situazioni esistenti  e documentate prima dell’entrata in vigore dello strumento urbanistico era logica e di buon senso. Ma non pare questo il caso essendo cascina Bonavalle già perfettamente inserita fin da allora in zona agricola. Con la particolarità di trovarsi in zona con i vincoli ambientali richiamati nella relativa scheda. Vincoli che non paiono ad oggi essere stati modificati nè nella pianificazione comunale ne in quella sovra comunale rispetto al momento dell’ approvazione della variante dello strumento urbanistico (1998).
Dunque non si tratta di una mera presa d’atto di un’istanza di un privato ma di UNA SCELTA DI POLITICA AMMINISTRATIVA DI ESTREMA RILEVANZA sulla quale i competenti organi tecnici del Comune non risulterebbero essersi espressi con una relazione accompagnatoria “di merito” ma parrebbero essersi limitati  fornire un avallo alla regolarità formale dell’atto. Come dire: se il Consiglio delibera favorevolmente si farà. Non è proprio così poichè non trattasi di atto dovuto ma valutativo.

Al di là dell’utilizzo di una previsione normativa discutibilmente applicabile al caso di specie allocare cascina Bonavalle in E3, restando l’area circostante in E2 non appare una mera presa d’atto come lascerebbe intendere l’oggetto dell’atto sottoposto alla vostra valutazione ma una scelta di politica amministrativa di rilevanza indubbia che mette in discussione oltre 30 anni di politica di salvaguardia del territorio. Parere indubbiamente personale ma non scevro da una sia pur sommaria analisi della documentazione.
Pertanto se è certo  “facoltà dell’avente titolo comunicare la volontà di proporre una nuova perimetrazione dell’area” certamente la PA ha indubitabilmente la possibilità amministrativa di confermare la destinazione in atto che non confligge con l’attività agricola eventualmente da svolgere o svolgentesi in cascina Bonavalle essendo la stessa allocata in area pertinente con i vincoli urbanistici e di tutela ambientale noti da decenni e puntualmente indicati nella pertinente scheda E2 del vigente strumento urbanistico. Modificarla con le relative conseguenze non potrà che essere una ben chiara assunzione di ogni tipo di responsabilità di codesto consiglio comunale e, singolarmente, di tutti i suoi componenti.

Spero vogliate accogliere questo contributo alla riflessione con serena disponibilità.
Vive cordialità ed auguri di buon lavoro al servizio della nostra comunità e per le imminenti Festività.
Franco Gambino

FONTI E DOCUMENTI