SANTENA – 21 novembre 2008 – Il vento di oggi pomeriggio ha messo a dura prova le strutture allestite per il presidio davanti ai cancelli dell’Ages che continua, ininterrotto, dal 3 novembre scorso. Qualche gazebo è stato letteralmente spazzato via dal vento. Nel secondo pomeriggio, gli operai hanno cercato di recuperare le strutture danneggiate e risistemare i ripari che, ogni giorno, accolgono una quarantina di persone che ruotano garantendo continuità alla mobilitazione.
Gerardo di Martino, Rsu, racconta: “In queste ore dovremo sistemarci un po’ meglio per affrontare l’ondata di freddo che è in arrivo. Per il 27 novembre è atteso il pronunciamento del Tribunale di Asti rispetto alla richiesta di verifica della solvenza e del commissariamento. In attesa di un pronunciamento abbiamo deciso di continuare con la presenza davanti ai cancelli”.
Ogni mattina, a partire dalle 6, il presidio conta una buona presenza: durante la giornata, nella cucina allestita sotto un gazebo, vengono preparati il pranzo e la cena. Grazie alla solidarietà di alcuni negozianti di Santena e Villastellone ogni tanto ai manifestanti arrivano carne e altri generi alimentari. Non manca chi fornisce la legna che alimenta le stufe in funzione praticamente 24 ore su 24. Da qualche giorno è attivo un generatore che garantisce la corrente. Davanti ai cancelli è arrivato anche un camper che viene utilizzato la notte, quando il freddo si fa più intenso. Per gli acquisti del cibo funziona un fondo cassa. E ogni giorno la catena della solidarietà fa arrivare ai manifestanti generi di prima necessità.
Gerardo di Martino, aggiunge: “Questa settimana ci sono stati alcuni incontri con i dirigenti per discutere la gestione della cassa integrazione. In mancanza di accordi sindacali abbiamo chiesto di confermare la rotazione. Come sempre, abbiamo chiesto di salvaguardare le situazioni monoreddito. Sinora la gestione della cassa avveniva di settimana in settimana; l’azienda ha chiesto di poter avviare le rotazioni su tempi più lunghi, mensili. Questa settimana il numero di persone che hanno varcato i cancelli per lavorare è aumentato di sei unità. Abbiamo accettato questa richiesta anche per tentare di recuperare le produzioni bloccate durante i giorni di sciopero. Sappiamo bene che la paga di questo mese arriverà dal fatturato e ci è sembrato corretto recuperare il possibile. Considerata la cassa integrazione, gli operai che lavorano non accettano di fare ricorso agli straordinari. Siamo comunque preoccupati dall’eventualità che, anche in novembre, gli stipendi possano essere pagati non in modo completo”.
Dall’esponente delle Rsu arriva anche una riflessione sull’umore di chi, ormai da 19 giorni, ha avviato il presidio: “Nonostante la stanchezza, nei lavoratori è ben chiara la consapevolezza che non si può più tornare indietro. Occorre stringere i denti e tirare avanti, fino in fondo, con la speranza di arrivare quanto prima ad una conclusione positiva della vicenda”.
Sempre dell’Ages se ne occuperà anche il prossimo consiglio comunale, che è convocato per lunedì 24 novembre, con inizio alle 18,30. Il primo punto all’ordine del giorno prevede le comunicazioni del sindaco, che riferirà in particolare sulle iniziative intraprese per l’Ages. Al decimo punto è prevista la discussione di una mozione, presentata dai gruppi di minoranza, sulla situazione dei lavoratori dell’Ages.