Santena, gli operai dell’Ages tornano a presidiare i cancelli del Gruppo Fiat

Santena – 7 giugno 2010 – La nuova stagione di mobilitazione avviata dai lavoratori dell’Ages è arrivata all’ottavo giorno. Questa mattina, alle ore 9, un gruppo di loro si è dato appuntamento in via Nizza, all’altezza del numero 250, davanti ai cancelli del Gruppo Fiat. In pochi minuti hanno piazzato un gazebo nei giardinetti siti in faccia ai cancelli della direzione degli uffici direzionali della casa automobilistica torinese.

Enrico De Paolo, sindacalista Filctem Cgil, racconta così l’iniziativa: «Stamattina alle 9 siamo arrivati qui e abbiamo tirato su un gazebo e issato gli striscioni ai tronchi degli alberelli del giardinetto.  Con slogan e cartelli siamo qui per chiedere alla Fiat di assumersi le proprie responsabilità rispetto al futuro che attende lo stabilimento Ages di Santena».

«Dal comunicato stampa che l’assessore al Lavoro Roberto Rosso ha preparato venerdì scorso – aggiunge Enrico De Paolo – si capisce che la risposta alle nostre richieste è alquanto negativa. Noi, comunque, vogliamo continuare sulla nostra strada; abbiamo in serbo altre iniziative da mettere in campo, da qui al prossimo 6 agosto».

Enrico De Paolo, aggiunge: «Ieri siamo stati a Santena, in occasione della visita del Presidente Giorgio Napolitano e abbiamo aperto il nostro striscione davanti al complesso cavouriano e abbiamo consegnato al presidente una missiva dove sintetizziamo quanto è avvenuto e sta avvenendo nello stabilimento di Santena. Sempre ieri, il presidente della Regione Piemonte Roberto Costa si è avvicinato allo striscione e ai lavoratori e ha pensato di ricordarci alcuni aspetti degli incentivi sull’occupazione.  Gli abbiamo detto che – in questo momento – noi lavoratori non abbiamo bisogno di incentivi all’occupazione, ma occorre intervenire direttamente sulla questione Ages per scongiurare il fallimento. Abbiamo invitato il presidente a coordinare i due assessori regionali, alle Attività produttive e al Lavoro, per avviare un tavolo di crisi attorno alla vicenda Ages. In questo momento c’è questa necessità».

Il sindacalista della Filctem Cgil aggiunge: «Noi continueremo con questa iniziativa davanti al gruppo Fiat, per tutta la settimana verremo qui, dalle 9 alle 17. Venerdì abbiamo in programma un qualcosa di speciale: dalle ore 16 alle 20, qui nei giardinetti, organizzeremo una apericena, con alcuni gruppi che suoneranno. Si tratta di una iniziativa che facciamo con l’intento di attirare l’attenzione dei mezzi di informazione su quanto sta succedendo all’Ages di Santena, un sito produttivo che oggi conta 350 addetti. Anche la prossima settimane verremo qui davanti alla Fiat, ma non è detto che non attueremo anche altre iniziative».

Tra gli operai davanti agli uffici Fiat  c’è Gerardo Di Martino, esponente Rsu Ages, oggi ha smesso la giacca e la cravatta indossate ieri per consegnare al Presidente della Repubblica una missiva contenente la travagliata storia dell’Ages.  «La nostra lettera – spiega De Martino – è stata sicuramente consegnata al Presidente Giorgio Napolitano, ma – complice il malore – non ho potuto dargliela di persona. La  procedura concordata con gli uomini del Quirinale  prevedeva che io incontrassi il Presidente, ma dopo il lieve malumore che ha interessato il Presidente nella cappella funeraria che accoglie Camillo Cavour, ho consegnato la nostra missiva nelle mani del Prefetto di Roma,  che mi ha assicurato che la lettera sarebbe arrivata sul tavolo del Presidente. Sempre il Prefetto mi ha mostrato una cartella dove era tracciato l’interessamento nei confronti dell’Ages e mi ha spiegato che stanno monitorando quanto sta accadendo. Il colloquio con il Prefetto è terminato con la consegna della lettera».

Gerardo Di Martino, in merito all’iniziativa avviata stamattina davanti ai cancelli della Fiat aggiunge: «Siamo qui a chiedere un intervento risolutore da parte di Fiat nella nostra vicenda.  La forma di protesta che ci siamo dati questa settimana non ha certo forme estreme. Noi riteniamo la dirigenza Fiat gente capace di risolvere i problemi che travagliano l’Ages di Santena. Noi continuiamo a dire che – se la Fiat vorrà – una soluzione potrà arrivare.  Semplicemente oggi l’Ages è ancora in piedi e ha bisogno che Fiat intervenga. Noi siamo qui a sollecitare questo intervento. Staremo qui per tutta la settimana. Il presidio andrà avanti con la gente presente, a turno. È chiaro che, se questa forma di manifestazione non estrema,  non dovesse portare frutti, nei prossimi giorni dovremo passare ad altro».

**

Blog: rossosantena.it

filippo.tesio@tin.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA