SANTENA – 16 aprile 2024 – Stamattina alcuni santenesi che vivono con il Parkinson si sono incontrati al Centro anziani e pensionati.
Attorno a un tavolo del Centro sito in via Principe Amedeo, si è riunita una piccola pattuglia di santenesi che spiega: «Il nostro primo intento è fare gruppo. Per prima cosa stiamo cercando di capire quanti sono i santenesi parkinsoniani. Se è possibile arrivare a costituire un gruppo. Per condividere esperienze e, soprattutto, organizzare alcune attività insieme, da svolgere qui a Santena o nei comuni vicini». Accanto alle persone che hanno dato vita a questo primo incontro, c’era anche chi è stato avvisato dal proprio medico di famiglia. «Questa di stamattina è una prima uscita pubblica – spiegano Claudio e Nino, ideatori dell’iniziativa -. Siamo orientati a convocare una seconda riunione. Prepareremo un volantino di invito che distribuiremo più capillarmente, negli ambulatori dei medici di base santenesi, come in alcuni punti di ritrovo pubblici cittadini. L’intento è che l’avviso della costituzione di questo nostro di gruppo di santenesi parkinsoniani possa arrivare al maggior numero possibile di cittadini che vivono questa condizione. Le associazioni di parkinsoniani hanno sede a Torino o in comuni ancora più distanti. Per noi uscire di casa e recarsi nelle sedi di queste associazioni non è sempre agevole. Serve tempo e molti di noi devono essere accompagnati. Stiamo lavorando per dare vita a un punto cittadino. Facilmente raggiungibile. Dove ci si possa ritrovare. Discutere dei nostri problemi. Organizzare attività che ci consentano di poter uscire da casa. Intendiamo organizzare attività insieme, che si possano svolgere a Santena o nei comuni vicini. Dialogare. Fare una passeggiata al parco. Insieme. In gruppo. Per noi è importante che tutti coloro che vivono questa malattia possano poter capire e scoprire di non essere soli. Insieme si combatte meglio il rischio depressione. Come abbiamo scritto nel volantino per convocare questa prima riunione intendiamo operare affinché chi scopre di avere il Parkinson possa scoprire di non essere solo».