SANTENA – 19 maggio 2024 – Sette quintali di asparagi. Nei primi due giorni della 91esima edizione della Sagra dell’asparago di Santena, sono stati cucinati 4 quintali di asparagi e 3 quintali di asparagina.
Venerdì sera, giorno di inaugurazione della Sagra dell’asparago 2024, lo chef Mauro Bosco e il suo staff hanno cucinato per 530 persone, fra cui 130 personaggi storici e folcloristici, arrivati da tutto il Piemonte e financo fuori regione, da Liguria e Valle d’Aosta. Ieri, sabato 18 maggio 2024, dalle due casse del PalAsparago sono passate 300 persone a pranzo e 500 a cena.
Piera Rubinetto che con Renato Rossetti coordina i volontari della cucina, afferma: «Siamo piacevolmente sorpresi di tanta affluenza. Questi primi due giorni di sagra sono stati un bel rodaggio per tutti i volontari, vecchi e nuovi. La pattuglia degli studenti che serve sotto il PalAsparago si è comportata bene. Che dire? Siamo veramente soddisfatti. La Sagra dell’asparago di Santena 2024 segna una partenza che si può definire sprint».
Gianmichele Gaude, che con Paolo Brancatelli, coordina i volontari che servono ai tavoli del PalAsparago, racconta: «Nei primi due giorni di sagra a servire le portate del menù a base di asparagi ai 384 coperti, ci sono stati: 40 volontari la sera dell’inaugurazione; 25 volontari a pranzo del sabato e 45 volontari per la cena di sabato sera. In questi due giorni, in sala, tutto è filato liscio».
Domenico Tosco, componente del direttivo della Pro Loco, in sagra ha uno dei compiti più cruciali. Reperire sul mercato la fornitura degli asparagi da cucinare: «Sinora siamo riusciti a trovare tutti gli asparagi che ci occorrono. La scorsa settimana la situazione appariva critica. Poi il meteo è stato un po’ più clemente. I prezzi dei turioni non sono saliti troppo. Come sempre noi cerchiamo e cuciniamo asparagi di qualità, con diametro omogeneo e provenienti dal territorio del Pianalto. Certo quando il meteo è inclemente e la produzione delle asparagiaie crolla in qualche modo bisogna assicurare le forniture di asparagi e asparagina e si acquistano là dove sono disponibili».
In questi primi due giorni, come sarà anche per i prossimi, sotto il PalAsparago, quando ci si alza al termine del pasto, è possibile acquistare asparagi. Accanto alle casse all’entrata Ornella Tuninetti, di cascina San Gabriele, in frazione Casanova, a Carmagnola. E’ una delle aziende dell’Associazione produttori asparago di Santena e delle terre del Pianalto.
Mauro Bosco, chef del PalAsparago, verso le 22 di sera, quando alle casse ci sono ancora 60 persone in coda, tra il divertito e il preoccupato, ci dice così: «Il bilancio dei primi due giorni? Se continuiamo così rischiamo di non arrivare vivi al termine dei dieci giorni di sagra… In pentola sono passate 200 uova per il solo piatto con asparagi, burro, parmigiano e uovo fritto. Stasera, già alle 9:30, avevamo esaurito la bagna cauda e il flan di asparagi con fonduta. Domani è domenica. I numeri per la gente in arrivo ai tavoli del PalAsparago si preannunciano ancora superiori…».