Santena – 28 agosto 2010 – I vigili del fuoco volontari hanno inviato agli organi di informazione un comunicato stampa dove annunciano l’avvio di alcuni lavori nella sede di via Cavaglià 116 per un importo di euro 15.000 interamente pagati dai volontari.
Il comunicato inviato agli organi di informazione ha come oggetto: “Lavori di ristrutturazione e ampliamento della sede di servizio dei vigili del fuoco volontari di Santena”. «Dopo alcuni interventi di tipo preparatorio, nel mese di luglio sono iniziati i lavori di ristrutturazione e ampliamento della nostra sede sita in via Cavaglià 116 – spiega nel comunicato Gian Paolo Rissone, capo distaccamento della delegazione dei vigili del fuoco volontari –. Sono lavori legittimati con permesso di costruire numero 94 dell’11 agosto 2008, già di per sé iniziati il 19 maggio con interventi propedeutici. L’intervento è consistito nel recuperare l’area antistante all’attuale sede destinata a futuro ampliamento sul lato est e alla modifica e ristrutturazione dell’attuale castello di manovra con opere di adeguamento e di manutenzione straordinaria. Questo primo intervento è costato euro 15.000».
Il capo distaccamento continua così: «Dopo 16 anni “il valore della sicurezza” deve ripassare dal privato – e cioè dai volontari – che per l’ennesima e assurda volta devono mettere mano al proprio portafoglio al fine di adeguare, migliorare sotto l’aspetto funzionale e logistico una struttura che grava su un suolo pubblico, offre un servizio pubblico e di pubblica utilità alla cittadinanza. Nei giorni in cui venivano svolti i lavori, molti cittadini si sono fermati a osservare e a chiedere lumi su quanto si stava facendo, alcuni di loro hanno fatto visita alla nostra sede e abbiamo raccontato la nostra storia, passata e recente, sotto ogni aspetto per la quale sono rimasti sconcertati circa i riconoscimenti che abbiamo a fronte del servizio offerto».
Il comunicato continua così: «Avremo voluto realizzare l’opera in una unica soluzione anche per poter offrire come associazione un notevole contributo in occasione degli eventi previsti nel 2011. Purtroppo le nostre richieste di contributo e di sostegno economico non hanno trovato riscontro e quindi procederemo per lotti successivi allungando i tempi della totale realizzazione dell’opera. Per la primavera del prossimo anno, procederemo con il secondo lotto che prevede l’ampliamento a nord, dove sono previsti locali spogliatoi, locali tecnici e centrale tecnica. Al momento abbiamo affidato tutto in mano a degli architetti della provincia di Vercelli, che, con spirito di solidarietà, collaborazione e senza scopo di lucro, stanno studiando l’insieme della struttura sotto il profilo del risparmio energetico». Sin qui il comunicato.
Ritenendo che tra soggetti che non hanno dato riscontro alle richieste dei vigili del fuoco volontari, possa esserci anche l’amministrazione comunale, abbiamo interpellato il sindaco Benny Nicotra, che afferma: «Come ho già spiegato al capo distaccamento Rissone l’amministrazione comunale non è in grado di erogare all’associazione nazionale vigili del fuoco volontari una cifra che si aggira sui 400mila euro. Si tratta di una richiesta che esula dalle attuali possibilità delle casse comunali. Il bilancio del Comune è quello che è; non siamo in un periodo di vacche grasse, anzi, tutt’altro. Viviamo oggi un momento molto delicato. Negli ultimi anni il bilancio comunale deve far fronte a tutta una serie di riduzioni delle entrate. Inoltre il patto di stabilità limita di molto il nostro agire. Noi amministratori come priorità abbiamo quella di garantire i servizi essenziali».
«Ai vigili del fuoco, come a tutte le associazioni cittadine – prosegue e conclude Benny Nicotra – diamo un minimo di risorse, ma di più non riusciamo. Sono cosciente del fatto che svolgono un servizio utile alla cittadinanza e agli abitanti dei Comuni vicini ma, davvero, di più non possiamo fare. Mi fermo qui anche perché non voglio alimentare polemiche. Con i responsabili della delegazione di Santena dei vigili del fuoco volontari abbiamo avuto diversi incontri; abbiamo spiegato la nostra situazione, ma non siamo riusciti a far passare il messaggio che le loro richieste sono spropositate rispetto all’attuale stato delle casse comunali».
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