La Stars. La sua storia e i suoi uomini. Puntata 388
SANTENA – 8 luglio 2024 – Un libro sulla grande storia della comunità segnata profondamente dai lavoratori della STARS di Villastellone e della FIAT. Il volume si trova all’UGAF di Villastellone, via G. Como, 15, il giovedì, ore 15, euro 10. Una fabbrica di giovanissimi si racconta.
“Noi siamo la memoria che abbiamo”. E’ un detto utile per capire la complessità della comunità in cui si vive. Sia che si faccia volontariato come gli Amici di Camillo Cavour, sia che si sia lavorato in una fabbrica come la Stars di Villastellone. “La STARS. La sua storia ed i suoi uomini” edito da UGAF, Associazione Seniores Aziende FIAT ETS, febbraio 2024, curato da Antonio Trisciuzzi, è “l’omaggio” di un folto gruppo di lavoratori della industria specializzata in materie plastiche a chi vive nel Bacino del Banna, ai torinesi, ai piemontesi e agli italiani. Un’importante iniziativa culturale sulla mentalità e sullo strepitoso passato del sistema sociale e produttivo territoriale. Che rende onore a chi ha lavorato nel grande impianto industriale e nel suo indotto. Alle professionalità e all’imprenditorialità di cui sono stati partecipi migliaia di donne e uomini dello Stabilimento “S.T.A.R.S.” (Stampaggio Resine Speciali), diventato COMIND, infine trasferito a Mirafiori.
Una cosa si può ben dire. Senza la FIAT non ci sarebbe stata la STARS. Ma attenzione. Senza la Stars, fornitrice di tante case automobilistiche, non ci sarebbero state le auto che hanno fatto la storia della mobilità d’Italia e d’Europa. Questo è un libro importante. Capace di esaltare il giusto orgoglio di ciò che si è stati capaci di fare in queste terre di Camillo Cavour e di Santi Sociali. Che racconta come la Stars con le sue innovazioni e diversificazioni si collocò tra le industrie plastiche più qualificate al mondo, se non addirittura al primo posto. Che spiega chi ha fatto e che cosa. Che parla della crescita collettiva delle professionalità e del gioco di squadra dentro e fuori lo stabilimento. Di come e quanto ha realizzato una giovanissima comunità di fabbrica composta di operai, operaie, impiegati e impiegate, di tecnici, dirigenti e direttori. Che lascia in sospeso la domanda su come sia potuto finire tutto quanto.
All’UGAF va riconosciuto il merito di aver fissato nella storia e nella cultura un avvenimento della seconda metà del Novecento. Ciò serve per evitare scippi, sottovalutazioni e cancellazioni. La memoria è infatti facile da offuscare e dimenticare. Più passa il tempo più si può manomettere. Specie da parte di chi, nel modaiolo delirio autocratico, tenta di appropriarsene, alle volte utilizzando complici coscienti o incoscienti. Per questo la trasmissione e la conservazione della memoria diventano importanti. Perché una delle sue componenti qualificanti è l’orgoglio con cui una comunità difende e si identifica con le realizzazioni che l’hanno vista protagonista.
Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 8 luglio 2024
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FONTE IMMAGINE sopra il titolo del post: https://archivi.polodel900.it/scheda/oai:polo900.it:129666_lavoratori-stars-villastellone-28-ottobre-1977