Festa santi Cosma e Damiano 2024. A Santena. Pranzo inaugurale

SANTENA – 28 settembre 2024 – Con il pranzo inaugurale istituzionale, di oggi, alle ore 13:15, si è aperta la due giorni clou della 60esima Festa dei santi Cosma e Damiano.

Tonino Trimboli, presidente dell’Associazione Santi Cosma e Damiano, di Santena, mentre gli ospiti istituzionali si siedono ai tavoli del padiglione enogastronomico, che accoglie la cucina tipica calabrese, dice questo: «La sessantesima edizione della Festa  dei santi Cosma e Damiano è partita bene. E’ da oltre un mese che tutto il direttivo dell’associazione sta facendo i salti mortali per la buona riuscita della festa. Un tour de force che più o meno ora è finito, con l’avvio della Festa. Ieri sera, la Sagra della pasta fileja e capretto, con antipasti, salumi, formaggi e vino, tutti prodotti tipici calabresi, ha visto riempirsi il padiglione enogastronomico. Poi la piazza che accoglie la nostra festa riacese si è riempita di gente, arrivata a sentire il sound dei Quartaumentata, alla riscoperta delle tradizioni musicali calabresi. In seconda serata, sul palco è salito il progetto tarantella, con le musiche e ballate di Fortunato e Valentina. Ieri la festa ha avuto una partenza oltre le aspettative. Il tempo ci ha accompagnato».

«Oggi, sabato 28 settembre 2024 – aggiunge Tonino Trimboli -, al termine della mattinata si è partiti con il consueto pranzo inaugurale, tradizionale, con autorità civili e religiose, forze dell’ordine locali e alcune altre persone che ci hanno fornito una mano nel preparare la festa. Ai fornelli della cucina tipica calabrese una pattuglia dei volontari che daranno una mano durante la festa in onore dei santi».  Tonino Trimboli, mentre chiama tutti ai tavoli, aggiunge questo: «Oggi prima del pranzo i discorsi sono brevi. Un benvenuto, a nome di tutto il Comitato, i ringraziamenti e il buon appetito. Per i discorsi abbiamo tempo domani…». E così è stato. Poche parole. Il buon appetito ai presenti dal presidente Tonino Trimboli. La benedizione del parroco don Beppe Zorzan. Poi via, con il pranzo.