Santena e i Proclami di Moncalieri. Puntata 395

SANTENA – 16 novembre 2024 – E’ dovere e motivo d’orgoglio ricordare ciò che avvenne nel 1849 a un anno dalla concessione dello Statuto Albertino. Un episodio che serve a riflettere sulla responsabilità degli elettori, sulla crisi della rappresentanza, sulla mancanza della Costituzione Europea.

Se la Camera non avesse approvato il pagamento delle spese di guerra all’Austria il nuovo giovane re, Vittorio Emanuele II sarebbe stato delegittimato e reso ridicolo davanti all’opinione pubblica e all’Europa. Salito al trono dopo la sconfitta di Novara e l’esilio di Carlo Alberto, non aveva potuto far altro che accettare le condizioni di pace. La Camera però si ostinava a non accettarle. Esplose un conflitto tra due poteri dello Stato che rischiava di far saltare il nuovo sistema istituzionale basato sulla separazione dei poteri.   A Santena e nel Castello Cavour, le officine di manutenzione della memoria di ciò che hanno realizzato le generazioni che ci hanno preceduti, si ragionerà sulla vicenda. L’incontro “175° dei Proclami di Moncalieri: come si salvaguarda la Costituzione?” organizzato nel Castello Cavour, salone Diplomatico, Giovedì 21 novembre 2024, alle ore 17.00, fa parte del percorso iniziato nel lontano 1996 dalla Fondazione Cavour e dai volontari Amici di Camillo Cavour.

FONTE IMMAGINE: https://visitmoncalieri.it/informazioni/storia-di-moncalieri/ (Arco_augusto_fano_Alessandro_Eusebi_-_PolarStar_Agency_94314214f0)
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I Proclami, nonostante la loro importanza politica e culturale, sono poco conosciuti. Il riferimento a Moncalieri sembra sminuirli a livello localistico. In realtà se si pensa alla cessione di sovranità all’Unione Europea e agli scontri ricorrenti tra Magistratura e Governo si comprende che oggi come ieri il tema di come risolvere i conflitti tra istituzioni è ricorrente. Ripercorrere oggi la vicenda dei due Proclami del 3 luglio 1849 e del 20 novembre 1849 serve dunque a fare i conti con la responsabilità degli elettori, con la scarsa partecipazione al voto e con la credibilità delle istituzioni dello Stato. L’Italia in quei giorni rischiò di perdere non solo lo Statuto Albertino, ma anche lo Stato, il Regno di Sardegna, che stava diventando il punto di riferimento di chi credeva nelle riforme e nel progresso. Per fortuna il nuovo Primo Ministro, Massimo d’Azeglio e il nuovo Re, Vittorio Emanuele II, con lo zampino di Camillo Cavour e delle categorie emergenti nella società, seppero gestire la crisi.  In quei quattro mesi gli elettori furono chiamati due volte a votare responsabilmente i deputati a sostegno della firma del trattato e a difesa della Costituzione. Da allora si discute se si trattò di indebita ingerenza del Monarca o di saggia azione del Governo. Di sicuro ci fu una prova di forza tra il Governo e la Camera elettiva che fu risolta grazie al voto degli elettori. Una dimostrazione che non si può capire la storia senza l’apporto della sociologia.

L’incontro prevede l’intervento di:
-Marco Fasano, direttore Fondazione Camillo Cavour di Santena;
-Gino Anchisi, presidente Associazione Amici Fondazione Camillo Cavour;
-Edoardo Greppi, professore emerito di diritto internazionale, università di Torino;
-Enrico Grosso, professore ordinario di diritto costituzionale, Università di Torino;
-Adriano Viarengo, socio Deputazione Subalpina di Storia Patria.
L’ingresso è libero, è gradita la prenotazione al numero 011-597373.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 15 novembre 2024.

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