Torino, braccialetto tricolore, il comunicato stampa della Lega Nord, inviato dopo la conferenza stampa

Torino – 17 gennaio 2011 – Prosegue la polemica sui vessilli tricolori sorta in consiglio provinciale dopo che il presidente Antonino Saitta ha omaggiato i consiglieri di un braccialetto di plastica, con i colori della bandiera, per festeggiare il 150° dell’Unità d’Italia. Oggi, sulla vicenda, la Lega Nord ha organizzato una conferenza stampa. Di seguito, il testo del comunicato stampa inviato nel pomeriggio dal Carroccio agli organi di informazione.

Gruppo Lega Nord

Consiglio provinciale di Torino

Torino, 17 gennaio 2011

comunicato stampa

Non accettiamo che un Presidente della Provincia ex democristiano lanci attacchi personali con accuse false, nascondendo il menefreghismo di anni dietro il paravento del tricolore

Nella mattinata di oggi presso gli uffici del gruppo Lega Nord Consiglio Provinciale, in Provincia di Torino, si è svolta una conferenza stampa con la presenza della capogruppo Patrizia Borgarello e del consigliere Giovanni Corda. Di seguito, la posizione ufficiale del gruppo in merito alla questione dei vessilli tricolori.

Patrizia Borgarello, afferma: «Molti consiglieri, assessori e lo stesso presidente Saitta con un passato alle spalle di militanza all’interno del partito comunista e/o democristiano, hanno giocato a mettere in ballo una polemica strumentale e assurda, nascondendosi dietro “l’amore per la bandiera”. Vogliamo ricordare una volta per tutte che quelle persone che oggi millantano amore per la patria, hanno un passato politico legato a partiti che la bandiera in piazza la bruciavano e che gridavano fascisti a chi quella bandiera esponeva nelle più svariate situazioni. O, peggio, che sono vicini a quelle organizzazioni antagoniste che tutto fanno meno che diffondere messaggi di amore per l’Italia e per il tricolore. Noi abbiamo rispetto per l’inno, per le celebrazioni dell’Unità d’Italia e per la bandiera, come ne abbiamo per tutti gli stati. Il rispetto non va confuso con la realtà territoriale e storica in cui viviamo che deve essere caratterizzata da una difesa e rilancio della cultura piemontese e delle tradizioni che hanno fatto grande il Piemonte nei secoli e in tutta l’Italia».

La capogruppo del Carroccio in Consiglio provinciale aggiunge: «I braccialetti così tanto polemizzati dalla sinistra, non sono stati né gettati nella spazzatura come i consiglieri del Pd e il presidente Saitta hanno voluto far intendere. Ognuno di noi ne ha fatto l’uso che ne riteneva più opportuno (regalandolo o mettendolo nel cassetto) senza per questo mancare di rispetto».

«Abbiamo sempre detto che per quanto riguarda i festeggiamenti dell’Unità d’Italia  – aggiunge Patrizia Borgarello – noi non siamo contrari, ma che non si debbano buttare via i soldi. Perché chi sventola oggi il patriottismo, negli anni ha bellamente snobbato l’impegno per mantenere vivi e decorosi i monumenti del nostro paese. Insomma, ricordarsi della storia d’Italia una volta ogni 150anni secondo noi, è un comportamento che si commenta da sé. E oggi ci soffermiamo su dei braccialetti, ridicolo…».

Patrizia Borgarello conlude così: «Nessuno di noi, infine, ha avuto atteggiamenti tali che lascino prefigurare eventuali reati di vilipendio. Buttare nella spazzatura il braccialetto, ad esempio, può essere visto in questa maniera. E noi non lo accettiamo perché si tratta di strumentalizzazione e di pura e semplice falsità».

Ufficio stampa
Gruppo Lega Nord Consiglio Provinciale

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