Santena – 6 marzo 2011 – Dario Boni, segretario generale Fillea Cgil di Torino, commenta la recente approvazione, all’unanimità, di un ordine del giorno relativo al protocollo d’intesa in materia di sicurezza e regolarità dei cantieri edili siglato in prefettura lo scorso 4 febbraio 2010.
Dario Boni, segretario generale Fillea Cgil Torino, scrive: «Innanzitutto il mio plauso al consiglio comunale di Santena, per aver votato all’unanimità la sottoscrizione del protocollo prefettizio del 4 febbraio 2010. Essendo uno dei firmatari di quel protocollo, nonché tra coloro che materialmente hanno contribuito a scriverlo, in qualità di componente del “Comitato prefettizio di Studio e coordinamento permanente in materia di salute e sicurezza sul lavoro – Gruppo C/ 1 Edilizia”, preciso che lo stesso riguarda sia i cantieri pubblici sia quelli privati. Preciso altresì, meramente a titolo informativo, che il protocollo è “aperto”, quindi poteva essere sottoscritto prima, e potrà essere sottoscritto ancora da chi vorrà aderirvi, in quanto sarà continuamente aggiornato».
«Il lavoro di stesura di questo documento è durato oltre 3 anni – afferma Dario Boni –. Tutto nasce da una tragica morte sul lavoro avvenuta nel luglio del 2006: Bogdan Mihalcea, 24 anni, operaio romeno clandestino, veniva travolto da un’ondata di piena scaturita da un improvviso temporale, mentre lavorava in un canale fognario in via Pietro Cossa a Torino. Il suo corpo fu ritrovato diversi giorni dopo nella Dora. Bogdan lavorava in nero in un lavoro pubblico. In questi giorni è partito il processo che vede 6 imputati per omicidio colposo tra i quali il committente pubblico. Il protocollo parte da qui, dalla necessità che fatti come questi non succedano più. Per far questo tutti i soggetti che si occupano di cantieri edili devono vigilare affinché le regole siano rispettate. All’interno del protocollo c’è raccolto questo spirito, trasformato in leggi già vigenti ma scarsamente applicate, in norme più restrittive, che impegnano chi sottoscrive il protocollo affinché si lavori in sicurezza, nel rispetto della dignità dei lavoratori, coerentemente alle leggi e alla regolarità, non tralasciando il contrasto al caporalato e ai fenomeni di criminalità organizzata, purtroppo presenti storicamente nel mondo dell’edilizia. Sottoscrivendo il protocollo l’amministrazione santenese impegna se stessa e le amministrazioni a venire in maniera importante su questi fronti».
Dario Boni aggiunge: «Tra gli impegni, citando letteralmente dal protocollo: vi è quello “-di sottoscrivere il presente Protocollo d’Intesa allo scopo di assicurare la costante presenza di condizioni di legalità nelle varie fasi del processo produttivo, con particolare riferimento al contrasto del lavoro irregolare e all’osservanza delle norme di sicurezza nei cantieri, in un quadro generale di rispetto delle norme del settore edile, sia nel comparto delle Opere pubbliche, sia in quello delle opere private”. Inoltre, sempre il protocollo, prevede per i sottoscrittori “-di impegnarsi a porre in essere ogni attività e iniziativa di rispettiva competenza, volte a fare applicare quanto convenuto con il presente protocollo alle imprese appaltatrici e subappaltatrici operanti nel settore edile, nonché alle stazioni appaltanti, per quanto concerne il comparto delle opere pubbliche”. E ancora tra l’altro: “2.10 Deve essere destinata particolare attenzione al contrasto di qualsiasi fenomeno di natura criminale che possa interessare i cantieri sotto il profilo della sicurezza e della regolarità dei lavoratori impiegati, con particolare riguardo ai lavoratori immigrati e alle problematiche connesse (somministrazione illecita di manodopera, utilizzo di lavoratori clandestini e altre forme di illecito). Le parti sottoscrittrici adotteranno le iniziative ritenute opportune per assicurare la tempestiva informazione degli uffici competenti in merito a problematiche legate al mondo del lavoro sommerso. Ciascuna parte sottoscrittrice si impegna a favorire, nei limiti delle proprie competenze, una adeguata circolazione, nei confronti degli altri Enti sottoscrittori, delle informazioni emerse nel corso della attività istituzionale, al fine di favorire efficaci sinergie per il contrasto dei fenomeni di illegalità. A tal fine il Gruppo C1 Edilizia potrà, su richiesta anche di singoli Enti sottoscrittori, in apposite riunioni, esaminare le problematiche di carattere generale emerse e ritenute significative dai componenti del Gruppo”».
Dario Boni conclude: «Ribadisco la mia soddisfazione da addetto ai lavori, per l’impegno che la politica santenese si è assunto. Come vice-presidente della Cassa edile della provincia di Torino, oltre ai già previsti corsi di formazione per le Pubbliche amministrazioni, ribadisco la disponibilità dell’ente che rappresento nei confronti del Comune di Santena, come di tutte le Pubbliche amministrazioni per ogni necessità. Come sindacalista, ma soprattutto come cittadino santenese, dopo le polemiche di questi mesi riguardanti opere edili, si tratta di una ulteriore soddisfazione perché l’impegno preso dal Comune impedirà ogni qualsivoglia forma di deviazione o strumentalizzazione».
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