Santena – 19 aprile 2011 – Di seguito, il testo della pagina che il sito della provincia di Torino dedica all’asparago di Santena.
Asparago di Santena
L’asparago, incredibile a dirsi, appartiene alla stessa famiglia delle liliacee, cioè quella dei gigli e dei mughetti.
Di questo ortaggio si mangiano i “turioni”, vale a dire i germogli, di sapore delicato, che si formano dai rizomi sotterranei.
Pare che l’asparago sia originario dell’oriente, tesi suffragata dal fatto che lo mangiavano già nell’antica Mesopotamia e in Egitto (era fra i doni del corredo funerario di Nefertiti), i Greci, invece, gli attribuivano doti afrodisiache.
Forse spetta ai Romani il merito di aver scoperto le doti gastronomiche dell’asparago, poichè prima di allora era apprezzato, più che altro, per le buone qualità terapeutiche.
In tempi “più recenti”, a cavallo tra la prima e la seconda metà dell’Ottocento, Cavour, interessatosi alla coltivazione di tale ortaggio, affermò che l’asparago fu la “sorgente della prosperità di Santena” (definizione fornita dal Cavour stesso in una lettera ad Al Johnston, chimico rinomato di Edimburgo).
In Piemonte è rinomato quello di Santena, di Poirino e dei paesi limitrofi. Le sue qualità organolettiche dipendono in gran parte dal tipo di terreno permeabile e sabbioso, dalla maturazione fuori serra e dall’impiego di concimi organici.
Provincia di Torino
Progetto “Sviluppo e Valorizzazione produzioni tipiche”
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Fonte: http://www.provincia.torino.it/agrimont/sapori/tipici/asparagosantena
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