Santena, Banna, le considerazioni del sindaco sull’odg della minoranza Santena cambia

Santena – 2 maggio 2011 – Di seguito, le considerazioni del sindaco Benny Nicotra sull’ordine del giorno presentato dalla minoranza consiliare Santena cambia, discusso e non approvato nella recente seduta del Consiglio comunale del 22 aprile 2011.

Banna: considerazioni del Sindaco sull’ordine del giorno della minoranza consiliare, non approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 22 aprile 2011.

Chiarisco ai cittadini che non ho condiviso l’ordine del giorno perché non avrebbe nemmeno dovuto essere presentato in quanto gli amministratori di minoranza tempo addietro hanno avuto un incontro con gli uffici che hanno fornito spiegazioni adeguate sull’argomento e si sono dichiarati soddisfatti.

Questa è la cronistoria dei lavori riguardanti il Banna dal 2005 ad oggi.

7 aprile 2005: il Comune nella veste dell’allora suo amministratore invia una lettera all’AIPO di affidamento progettazione allo Studio Polithema.

6 ottobre 2006: Conferenza Servizi presso la Regione Piemonte avente ad oggetto: approvazione progetto definitivo – parere favorevole – anche da Comune di Santena. Avvio della procedura degli espropri, che non si è mai conclusa.

27 luglio 2009: stipula convenzione AIPO e Comune di Santena, con la quale il Comune, vista l’inerzia da parte dell’AIPO, prende in carico il finanziamento relativo al progetto e iter degli espropri.

21 settembre 2009: lettera di sollecito dell’AIPO richiesta documentazione tecnica definitiva – progetto definitivo e quadro degli espropri con le relative conclusioni.

4 novembre 2009: delibera della Giunta Comunale n.167 relativa alla presa d’atto del progetto definitivo.

20 gennaio 2010: delibera della Giunta Comunale n.6 con la quale viene approvato il progetto esecutivo, la convenzione e la definizione della fase di esproprio.

Nelle giornate del 16 e 17 marzo u.s. si è verificato un evento meteorologico di forte intensità, prontamente monitorato con l’attività interna degli uffici comunali in quanto la portata del Torrente Banna non ha mai toccato livelli di guardia tali da rendere necessaria l’attivazione della sala operativa.

L’attività di monitoraggio effettuata nelle ore più critiche si può così sintetizzare:

-Nelle prime ore del mattinata si è provveduto ad accertare che il livello del Torrente Banna sul ponte di Via Cavour aveva un’altezza di 4,5 metri.

-Sempre a partire dalle prime ore del mattino si accertava che le vie periferiche della Città erano state parzialmente allagate ed in particolare che il Rio Tepice era uscito dagli argini ed aveva allagato i campi e completamente sommerso Via Gamenario.

-Il passaggio pedonale più basso situato lungo l’area golenale del Torrente Banna risultava allagato e se ne disponeva la chiusura.

-Alle ore 9,00 il livello del T. Banna sul ponte di Via Cavour raggiungeva un’altezza di 5 metri.

-Nella tarda mattinata il livello del Rio Tepice, nei pressi della rotonda di Cambiano, risultava leggermente in calo.

-Nel primo pomeriggio si accerta l’allagamento di Via Tetti Agostino nel tratto di Via Circonvallazione verso l’esterno della città per esondazione del Torrente Banna con completo allagamento dei campi agricoli e veniva disposta la chiusura della strada.

-Nel pomeriggio il livello del Torrente Banna risultava ancora in crescita.

Già all’indomani dell’evento di pioggia si è ritenuto opportuno effettuare un sopralluogo da parte mia, Sindaco, congiuntamente ai tecnici, al fine di valutare lo stato dei luoghi del Torrente Banna.

Alla luce di tale visita si è potuto appurare che, come già successo nel 2009, nel 2002 e nel 2000, le opere da noi realizzate con il Magispo (ora A.I.P.O.) a protezione dell’abitato di Santena, hanno assolto le funzionalità per le quali erano state progettate.

Di fatto possiamo dire che durante questo evento di pioggia le portate che hanno interessato l’asta del Torrente Banna in corrispondenza del nostro centro cittadino, pur essendo paragonabili in quantità a quelle che hanno prodotto il disastro del 1994, sono defluite nell’alveo del torrente garantendo comunque un sufficiente livello di sicurezza.

Infatti il tirante idrico interessato da questi eventi di pioggia, mediamente, è stato sempre al di sotto di un franco di sicurezza di circa un metro dai livelli massimi di guardia.

Alla luce di quanto sopra, possiamo pertanto constatare che durante l’evento di piena del 2011 le opere da noi realizzate negli ultimi anni a difesa del centro cittadino hanno subito l’ennesimo collaudo, superandolo positivamente.

La nostra attenzione non viene comunque meno ed è orientata nel continuare l’opera di difesa spondale al fine di ridurre il rischio di esondazione anche per le zone di Tetti Giro (con le opere già avviate) e Via Trinità, realizzando l’intervento oggetto di Studio di Fattibilità e già inserito nel Piano Triennale, ovvero le opere di difesa della sponda sinistra del Torrente Banna – Fase 4 (dal campo sportivo di Via Trinità a Vicolo Sant’Elia).

Durante quest’ultimo evento di pioggia il cantiere relativo dei lavori di difesa spondale in zona Tetti Giro era avviato ed erano state realizzate circa il 50% delle opere previste a progetto. Le opere già realizzate si possono così sintetizzare:

-Nella prima fase delle lavorazione si è provveduto alla pulizia delle sponde con taglio della vegetazione spontanea cresciuta sulle medesime.

-Le opere hanno avuto inizio da Vicolo Banna e si sono sviluppate per un tratto di circa 70 metri con realizzazione della gabbionata e della pista di servizio.

-Nel tratto più a valle, dove la sezione spondale risulta più ampia e fino ad arrivare alla zona delle serre, si è provveduto ad effettuare lavori di riprofilatura della scarpata ed è stato eseguito il rilevato, realizzando un terrapieno opportunamente armato attraverso elementi in c.a. aventi funzione antifiltrazione.

Nel corso del sopralluogo effettuato all’indomani della piena del 16 marzo, si è accertato inoltre il verificarsi di un evento anomalo, mai avvenuto in precedenza, ovvero scaturito da una serie di coincidenze eccezionali che si sono presentate contemporaneamente.

In effetti l’eccezionale evento meteorologico che in quei giorni ha interessato la parte sud-occidentale della provincia di Torino ha fatto registrare superamenti delle soglie di elevata criticità su alcuni torrenti, tra cui il Banna, mentre il Fiume Po non ha presentato significativi aumenti del tirante idrico.

Di conseguenza, al termine dell’evento di pioggia, si è avuto un calo repentino della portata massima con svuotamento immediato del Torrente Banna.

Questo ha comportato l’insorgere di significativi e diffusi cedimenti di porzioni importanti delle sponde; la modalità del fenomeno risulta inoltre del tutto particolare, poiché salvo alcuni limitati casi di evidente erosione, caratterizzata da scarpate molto verticali, nella maggior parte dei casi si riscontra invece un cedimento della porzione inferiore della sponda, tipico di fenomeni di crollo per “rapido svuotamento”.

Si sottolinea che gli eventi più significativi verificatisi lo scorso anno e negli anni precedenti non avevano provocato situazioni analoghe, salvo localizzate piccole erosioni e accumuli di detriti e materiale vegetale; addirittura fenomeni simili a quello verificatesi non si erano mai riscontrati neanche negli ultimi 16 anni, dopo l’alluvione del 1994.

Sono stati immediatamente contattati i tecnici progettisti ed i tecnici dell’A.I.P.O. per effettuare un sopralluogo congiunto al fine di accertare lo stato di fatto e soprattutto concordare le strategie per un pronto intervento.

Al progettista dei Lavori di difesa argini in sponda destra a valle di Vicolo Banna, Ing. Visconti, è stata richiesta un’analisi dell’evento ed una valutazione al fine di adottare tutti i dovuti interventi necessari a poter mettere in sicurezza le sponde e proseguire nell’opera di difesa spondale.

Da tale analisi è emersa la necessità di realizzare alcune opere, non previste nel progetto originario datato 2005, in quanto all’epoca ritenute non necessarie in relazione allo stato dei luoghi.

A tal proposito si specifica che il progetto dei lavori di difesa argini in sponda destra a valle di Vicolo Banna, le cui opere sono in corso di realizzazione, è stato redatto a cura e su incarico dell’A.I.P.O.; a seguito di un lungo periodo di inerzia, nel 2009 il Comune di Santena è subentrato alle competenze proprie dell’A.I.P.O. per consentire appunto il concretizzarsi delle opere medesime. Il Comune di Santena ha sovrainteso alla fase esecutiva del progetto, non ritenendo di entrare nel merito di scelte progettuali già intraprese dall’A.I.P.O. ed approvate in Conferenza dei Servizi, ma limitandosi ad aggiornare alcuni prezzi e conseguenti costi complessivi.

Alla luce di quanto è emerso a seguito della piena del 16 e 17 marzo u.s. e dei sopralluoghi effettuati, l’A.I.P.O. si è dimostrato disponibile a realizzare direttamente le necessarie opere di messa in sicurezza, gestendole in forma completamente autonoma; tale procedura permetterà, in tempi relativamente brevi, di mettere in salvaguardia le difese spondali, proteggere le opere già cantierate in sponda destra e consentire la prosecuzione dei lavori rimasti ancora da realizzare.

Il sottoscritto ha ancora richiesto altre 700 mila euro (la minoranza ha fatto anche un po’ di errori sul calcolo delle cifre), ci sono altre 800 mila euro che l’AIPO deve mettere a disposizione in sponda sinistra. Approssimativamente servono altre 550 mila euro più iva: ecco perché abbiamo richiesto 700mila euro per queste opere.

Perché non ho accettato l’ordine del giorno proposto dalla minoranza? Per le cose che ho detto e poi perché mi sarei aspettato dagli amministratori di minoranza, responsabili per l’accaduto e propositivi, non di vedere pubblicate delle foto su dei siti, che hanno suscitato falsi allarmi e preoccupato le persone.

A me non interessano quei siti, però, come ho appreso dalla gente che è venuta a parlarmi, la minoranza ha preoccupato la cittadinanza proprio nel punto più vivo, a causa del ricordo della passata alluvione del 1994 che ha fatto anche una vittima (un disabile rimasto solo a casa). Credo che le campagne elettorali si debbano fare in un modo totalmente diverso.

Questa cosa mi ha disturbato tantissimo perché da me non è venuto il ragazzino a raccontarmi quanto riportato sul sito, ma sono venute persone di una certa età, molto preoccupate, che ho tranquillizzato spiegandogli il percorso e il lavoro che è stato fatto.

Forse gli amministratori di minoranza non ricordano tutto quello che ho fatto con gli altri amministratori. So che questa per me è pubblicità, ma sono stato capace di portare denari, tanti, per potere anche soddisfare le esigenze di tanti cittadini che erano rimasti senza nulla. Ma soprattutto ho portato 40 milioni di euro perché ero responsabile del bacino del Banna da Villanova fino ai Bauducchi, e i cittadini di quelle zone ancora oggi mi ringraziano perché non sono stati toccati da altre alluvioni.

Credo che il Consigliere Galizio non sarebbe riuscito a fare neanche mezzo metro delle sponde se fosse diventato Sindaco. Io non sono uno di tante parole, io di politichese non ne so nulla, ma io concretizzo.

Il Consigliere Galizio con quelle fotografie ha creato soltanto un po’ di disastro nella città, ha cercato di creare un procurato allarme. Parto da un presupposto: fino al 2005 (cioè alla scorsa legislatura) è partita solo una lettera e non si è fatta nessuna opera. A Firenze ci sono andato io, non Galizio a fare saltare le scrivanie! Come mai nella scorsa legislatura nessuno si è mosso? Fatemelo capire. Garda caso ora sono state fatte le opere, e bisogna andare a verificare come si stanno facendo! Sono sconcertato, perché in tutte le situazioni che si sono venute a creare, non ho mai visto nessuno della minoranza lungo le sponde del Banna, sotto la pioggia a verificare, a rendersi disponibili in caso di bisogno. Galizio è andato dopo a fare le foto e metterle sul sito. La situazione che si è venuta a creare è di grande allarmismo: è da un po’ che gente della Trinità e di Tetti Giro mi viene a chiedere chiarimenti su quello che è stato pubblicato. Noi ci siamo presi la responsabilità di ciò che era di competenza dell’AIPO per anticipare i lavori.

Nella zona ponte – ferrovia sono stati eseguiti lavori di pulizia consistenti nell’asportare tutto ciò che potrebbe esser causa di diga: mi sono preso la responsabilità di questi interventi perché avrei dovuto aspettare le autorizzazioni delle Ferrovie dello Stato e sarebbe passato molto tempo. Ma non sono state le foto di Galizio a far scaturire questi lavori, perché noi l’avevamo riscontrato già prima, ma si è potuto intervenire solo dopo la piena.

Dal 1994 quando c’è abbondante pioggia la gente va in panico, lo capisco ed è ovvio, ma non condivido che le foto pubblicate accrescano ulteriori paure. Non sto strumentalizzando la cosa, non ne sapevo nulla se non me lo diceva la gente.

Io sto cercando di evitare di riappaltare. Siamo in un situazione di emergenza sulla base di quanto si è verificato. L’AIPO ha preso atto di tutto ciò e avremo un ulteriore incontro per intervenire con immediatezza soprattutto sulle opere da definire sulla zona destra – zona Tetti Giro a completamento e sulla zona sinistra-zona Trinità.

Il sindaco
Benny Nicotra

Santena, 22 aprile 2011

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Fonte: www.comune.santena.to.it

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immagini: rossosantena.it

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