Santena – 4 novembre 2011 – La pioggia ha condizionato, ma non ha fermato le celebrazioni del 4 novembre. Dopo la deposizione della corona di alloro davanti alla lapide dei caduti la cerimonia si è svolta in chiesa parrocchiale. Dopo un breve discorso del commissario prefettizio Giuseppe Zarcone il parroco don Nino Olivero e padre Giustino, originario del Congo, hanno celebrato la messa in onore dei caduti.
La celebrazione del 4 novembre è iniziata alle ore 18, nella centralissima piazza Martiri della Libertà. Autorità, associazioni e banda musicale hanno fatto da cornice alla posa della corona di alloro davanti alla lapide dei caduti, sita nella facciata di palazzo municipale, avvenuta sotto una leggera pioggerellina autunnale. La corona è stata deposta da un alpino, un carabiniere in congedo e un bersagliere. Tra le autorità intervenute, oltre al commissario prefettizio, il maresciallo Giovanni Esposito, comandante della caserma dei carabinieri e Gianfranco Alutto, che dirige la polizia municipale. Tra i presenti vanno segnate le nutrite pattuglie degli alpini, dei bersaglieri, dei carabinieri in congedo e la gran parte delle associazioni cittadine presenti con i loro gonfaloni. Tra il pubblico qualche ex consiliere comunale. Complice il maltempo, davvero scarsa la presenza dei cittadini.
Subito dopo, tutti si sono recati in chiesa parrocchiale. La cerimonia è proseguita con un breve discorso del commissario prefettizio Giuseppe Zarcone che ha preso la parola stando in piedi davanti alla balaustra prima della celebrazione della funzione religiosa.
«Ci troviamo questa sera a ricordare l’anniversario del 4 novembre – ha detto Giuseppe Zarcone – la festa nazionale delle forze armate. L’occasione per ricordare innanzitutto i caduti di tutte le guerre, non solo della prima guerra mondiale, ma anche della seconda guerra mondiale. Siamo qui anche per ricordare anche tutti i caduti nelle missioni di pace che, ancora oggi, continuano a essere piuttosto numerose nel mondo».
«Le forze armate, come sapete, sono anche importanti non soltanto per l’attività militare in senso stretto – ha aggiunto Giuseppe Zarcone –, ma anche per l’impegno che dedicano all’attività di protezione civile a difesa delle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi. E, ovviamente, il pensiero mio, in occasione della ricorrenza dell’anniversario del 4 novembre di quest’anno, va proprio a coloro che – forze armate e protezione civile – sono impegnati in questi giorni nei tragici eventi che hanno colpito la provincia di La Spezia e che, in questi minuti, stanno colpendo anche la città di Genova. Purtroppo viviamo in un paese soggetto a questo tipo di calamità; periodicamente, ricorrono movimenti franosi ed esondazioni e, purtroppo, a volte anche terremoti. Le forze armate sono sempre in prima linea nel dare una mano alle popolazioni colpite: è per questo che, secondo me, è molto importante ricordare il loro impegno. Naturalmente un pensiero particolare va a tutti i caduti originari di Santena che hanno dato un contributo di sangue importante in tutti i conflitti, segnatamente nella seconda guerra mondiale».
Dopo un brano eseguito da una ventina di musici della banda musicale Canonico Serra, guidati dal M° Anna Maria Merlino è iniziata la celebrazione della messa. Sempre la filarmonica cittadina ha chiuso le celebrazioni del 4 novembre con un altro brano, eseguito al termine della funzione religiosa.
**
blog rossosantena.it
©riproduzione riservata **Altre immagini.