Santena – 6 novembre 2011 – Nel giugno scorso l’ex presidente Santino Cascella aveva chiesto al commissario copia delle dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco Nicotra rispetto alla sua condizione lavorativa e il prospetto delle indennità fornite dal Comune al primo cittadino dal 2002 al 2011. Sinora Cascella non ha avuto la documentazione. Di seguito, una intervista a Cascella che spiega le ragioni della richiesta. A seguire, il commissario prefettizio Giuseppe Zarcone motiva le ragioni dell’attesa.
Santino Cascella, ex presidente del consiglio comunale, afferma: «A suo tempo, il 3 giugno scorso, avevo chiesto al Commissario prefettizio della città di Santena Giuseppe Zarcone di disporre una verifica della posizione lavorativa e previdenziale dell’ex sindaco Benny Nicotra, riferita al periodo 2002-2011. In qualità, prima di assessore e poi di presidente del consiglio comunale, sono infatti a conoscenza che il signor Benny Nicotra ha sempre percepito un’indennità di funzione nella misura massima prevista dalla legge per i lavoratori autonomi o per gli amministratori in condizioni non lavorativa».
«La richiesta risale al 3 giugno scorso – aggiunge Santino Cascella –, l’avevo presentata dopo che il blog rossosantena, in data 1° giugno 2011, aveva riportato una intervista al sindacalista Enrico De Paolo che riferiva di un rapporto di lavoro subordinato, intercorso tra l’azienda Ages di Santena e Benny Nicotra. Al Comune avevo chiesto di avere copia delle dichiarazioni rese dal Nicotra in ordine alla sua condizione lavorativa e un prospetto riepilogativo del trattamento economico erogato a Nicotra dal Comune a titolo di indennità di funzione dal mese di maggio 2007 al maggio 2011. Il motivo della richiesta è semplice: se Nicotra era lavoratore dipendente avrebbe dovuto ricevere l’indennità di funzione dimezzata e non nella misura massima».
Santino Cascella continua: «A fine giugno 2011 il segretario comunale Alberto Cane mi aveva comunicato che il rilascio della documentazione richiesta era differito di 90 giorni, stante le esigenze di riservatezza connesse all’istruttoria in corso. Bene, oggi il termine dei 90 giorni è abbondantemente passato e io non ho ancora ricevuto nessuna documentazione. Vorrei capire come mai. Sono a conoscenza che, a seguito della mia richiesta, è scaturita una denuncia presentata dai dirigenti del Comune Guglielmo Lo Presti e Nicola Falabella alla Procura della Repubblica. Ne deduco che, evidentemente, potrebbe essere emerso qualcosa di anomalo. Nel settembre scorso, con una lettera, ho chiesto conto dei ritardi nella consegna della documentazione; anche questa volta non ho ricevuto risposta, mi piacerebbe sapere che cosa sta succedendo. Come semplice cittadino questa mancata risposta mi indigna».
Venerdì scorso, il commissario prefettizio, interpellato dai cronisti sulla vicenda, ha risposto così: «In merito ci sono due cose da dire – ha spiegato Giuseppe Zarcone –. La prima è che abbiamo chiesto all’autorità giudiziaria se ci sono motivi ostativi al rilascio della documentazione chiesta. Dunque, aspettiamo una risposta che deve ancora essere formalizzata. La seconda questione da riferire è che io nutro qualche dubbio riguardo la legittimità di rilasciare copia di un documento endoprocedimentale a un soggetto terzo. Infatti il Cascella, rispetto a queste autodichiarazioni del Nicotra è soggetto terzo. Siccome il Cascella non è parte di un procedimento giudiziario riguardo queste autodichiarazioni e non ha degli interessi diretti da tutelare che comunque siano oggetto di un giudizio in corso, io ho qualche dubbio al riguardo di consentire al Cascella di avere copia di queste autodichiarazioni».
Il commissario prefettizio Giuseppe Zarcone ha proseguito così: «Per dirimere la questione abbiamo posto alcuni quesiti a chi di dovere per chiarirmi questo dubbio; non appena avrò la risposta la prima cosa che farò sarà dare la documentazione a Cascella oppure negargliela. Vorrei aggiungere ancora una precisazione; si tratta di una questione di principio, non perché mi interessi difendere l’uno piuttosto che l’altro; lo stesso varrebbe se le parti fossero inverse, se fosse Nicotra a chiedere qualcosa di Cascella. Mi interessa guardare la questione in punto di diritto, soprattutto mi interessa rispettare la legge. Mi rendo perfettamente conto che, apparentemente, potrebbe sembrare che non ci siano problemi a rilasciare queste autodichiarazioni al signor Cascella, però ragionandoci in maniera un pochino più approfondita mi sono sorti alcuni dubbi: non appena li avrò risolti riferirò la risposta del caso al signor Cascella».
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