Torino, nasce il comitato “Lavoratori in mobilità, ma senza pensione”

Torino – 26 novembre 2011 – Con il sostegno di Cgil, Cisl e Uil di Torino si è costituito il comitato lavoratori in mobilità, ma senza pensione”. In sostanza, il Comitato intende riunire i lavoratori in mobilità, i quali, con l’allungamento delle finestre, hanno incertezza di reddito e di aggancio con la pensione. Al Comitato partecipano anche lavoratori santenesi. Di seguito il documento che spiega le ragioni cha hanno portato alla nascita del comitato. A seguire, le modalità di adesione al comitato.

Con il sostegno di Cgil Cisl Uil di Torino si è costituito il comitato:

“Lavoratori in mobilità, ma senza pensione”

Il decreto legge 78 del 31 maggio 2010 – diventato legge 122/2010 – che stabilisce in dodici mesi l’attesa della decorrenza dei trattamenti  pensionistici – tra la maturazione del diritto e il percepimento della pensione, precedentemente limitata a pochi mesi –, sta causando, tra i lavoratori posti in mobilità negli ultimi anni, una forte preoccupazione rispetto alla possibilità di aggancio tra fine mobilità e decorso della pensione.

In sostanza questi lavoratori  vengono, e verranno, a trovarsi in una situazione tale per cui, terminato il periodo di mobilità, previsto a suo tempo, non riceveranno più la  mobilità e contemporaneamente non percepiranno ancora la pensione e saranno quindi persone a reddito zero. A parziale deroga di quanto sopra,  il comma 5 dello stesso decreto prevede l’applicazione della vecchia normativa sulle finestre al numero limitato di 10.000 casi; per tutti gli altri è invece previsto un generico impegno del governo a stanziare i fondi  per il prolungamento della mobilità. Al momento, però, l’Inps ha anticipato gli assegni di prosecuzione della mobilità, per i lavoratori ai quali era scaduta,  solo per i mesi di luglio ed agosto, ma non ha disposizioni per l’erogazione dell’assegno per i mesi successivi.

Siamo quindi in una  situazione per cui coloro che hanno raggiunto il requisito pensionistico non sanno se sono nei 10mila salvati –  e avranno la pensione in base alle vecchie finestre, seppure in ritardo – oppure dovranno attendere il raggiungimento della nuova finestra senza avere, al momento, la certezza che l’erogazione della mobilità prosegua!

Se a questo aggiungiamo il fatto che le pensioni sono nuovamente sotto tiro, è evidente che se mai passasse una modifica tale da innalzare i requisiti per la maturazione del diritto – per non parlare delle proposte di abolizione delle pensioni di anzianità – questi lavoratori, andati in mobilità volontaria, in base alle leggi vigenti al momento delle dimissioni, non solo si troverebbero a dover attendere l’attuale finestra annuale, ma precipiterebbero in una rincorsa senza fine verso il raggiungimento dei nuovi requisiti, e, il tutto, in una situazione di reddito zero!

Il comitato richiede:

– che vengano rispettati gli accordi presi e sottoscritti da Organizzazioni sindacali, Unione industriale, Aziende, Inps, Ministero del Lavoro, in relazione al pensionamento, secondo le normative in vigore all’atto del licenziamento dei lavoratori interessati;

– che si garantisca innanzitutto la copertura finanziaria sino all’erogazione della pensione.

Gli obiettivi del comitato sono i seguenti:

– fornire informazione tempestiva ed esaustiva ai lavoratori in mobilità che si trovano nella situazione di attesa della pensione;

– mettere in atto le iniziative opportune per proporre in tutte le sedi l’attenzione sul problema e coinvolgere tutte le parti in causa – Organizzazioni Sindacali, Unione Industriale, Aziende, Inps, ministero del Lavoro;

– Coordinare i rapporti con le organizzazioni sindacali

Il comitato “Lavoratori in mobilità, ma senza pensione”

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Tutti quelli che vogliono aderire al comitato possono inviare una mail a:

comitato.lav.mobil@hotmail.it

con il seguente testo:

Io sottoscritto …………………………

e-mail ……………………………………
telefono………………….
ex-azienda di appartenenza …………………
finestra attesa per pensione: …………………….
tipo mobilità (breve, lunga): ………………………

Autorizzo l’inserimento del mio nominativo (con indicata l’ex-azienda di appartenenza) tra gli aderenti al “Comitato Lavoratori in mobilità, ma senza pensione”

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