Santena, prestito trimestrale per i tre cimeli cavouriani dati alla Marina militare italiana

Santena – 16 dicembre  2011 – Martedì 13 dicembre scorso nella sala della Cacce del castello Cavour un picchetto d’onore della Marina Militare ha preso in consegna alcuni cimeli cavouriani. Il giorno dopo a bordo dell’ammiraglia Cavour, ormeggiata nel porto di Civitavecchia si è svolta la cerimonia di consegna e di collocamento dei cimeli nel quadrato ufficiali della nave stessa, alla presenza delle più alte autorità della Marina Militare Italiana. Di seguito, due brevi interviste raccolte da Nerio Nesi, ad della Fondazione Cavour e da Caterina Thellum, conservatore museale preso la città di Torino, settore musei.

«Oggi avviene un avvenimento importante per Santena, per la Fondazione Cavour e anche per la Marina Militare Italiana – afferma Nerio Nesi, ad della Fondazione Cavour –. Un picchetto di soldati della Marina è venuto a prendere, per portarli sull’ammiraglia della flotta italiana, alcuni cimeli dati in prestito alla Marina militare italiana perché vengano collocati sull’ammiraglia Cavour. A suo tempo, ci fu chiesto dallo Stato Maggiore della Marina che noi consegnassimo dei cimeli del conte di Cavour da tenere sul quadrato ufficiali di questa portaerei. Noi abbiamo accolto con piacere tale richiesta per due ragioni. Primo, noi siamo la Fondazione Cavour e dobbiamo fare qualcosa per una nave che si chiama Cavour. Secondo, anche per un’altra ragione: la portaerei Cavour è la più giovane delle portaerei europee. In tutto il mondo ci sono 24 portaerei; dodici, la metà di queste, è di proprietà degli Stati Uniti che sono la potenza militare più importante del mondo; le altre  dodici portaerei sono divise tra gli altri principali Paesi del mondo, fra cui l’Italia. La Cavour è la più giovane e per tale motivo è visitata molto spesso da ufficiali e specialisti di tutte le altre portaerei, perché realizzata con i criteri più avanzati e più nuovi. Grazie ai cimeli, centinaia di ufficiali di Paesi di tutto il mondo quando visiteranno la Cavour avranno l’opportunità di conoscere l’esistenza della Fondazione Cavour. Purtroppo non sono doni perché noi non possiamo regalare niente di quello che appartiene alla città di Torino. Non dimentichiamo mai che proprietaria di tutto il complesso cavouriano santenese  è la città di Torino».

Nerio Nesi aggiunge: «Ai tre cimeli in prestito, la mia famiglia, io e mia moglie, abbiamo deciso, per onorare questa giornata, di regalare alla portaerei Cavour una nostra cosa preziosa. Si tratta di una lettera completamente autografa, cioè scritta e firmata dal conte Cavour al Rubattino, compagnia di navigazione che diede a Giuseppe Garibaldi le due navi per cominciare la spedizione dei mille, quindi un personaggio famoso nella storia d’Italia».

Il primo cimelio consegnato è il collare dell’Ordine dell’Annunziata. Si tratta della più ambita onorificenza di Casa Savoia; fu donata nella primavera del 1856, a seguito della partecipazione del ministro al congresso di Parigi che, dal 25 febbraio al 15 aprile di quell’anno, riunì le potenze del continente per ridefinire i termini della questione d’Oriente dopo la lunga parentesi della guerra di Crimea.

Il secondo cimelio è il decreto reale dell’ottobre 1850 di nomina a ministro di Marina, agricoltura e commercio, controfirmato da Massimo d’Azeglio e seguito da copia dell’atto di giuramento. Fino a quel momento il portafoglio della Marina era unito a quello della Guerra, di cui era titolare Alfonso La Marmora. Con decreto 11 ottobre gli affari della Marina militare e mercatile furono attribuiti al ministero di Agricoltura e commercio, retto interinalmente, dal 28 luglio 1850 sino alla nomina di Cavour, dal ministro dell’Interno Galvagno. Il terzo cimelio è il bozzetto originale modellato dallo scultore Conte Annibale Galateri di Genola del Medaglione che ornava il cofano per la bandiera della Regio nave “Conte di Cavour”.

Caterina Thellung, conservatore museale preso la città di Torino, settore musei, precisa: «La città di Torino è proprietaria del complesso di Santena in gestione alla Fondazione Cavour; collaboriamo per quello che riguarda i rapporti con le sovrintendenze e gli organi dello Stato per la conservazione dei beni culturali. A Santena c’è stata la consegna ufficiale della città di Torino e della Fondazione Cavour alla Marina militare italiana di alcuni cimeli. Dopo una serie di tentativi da parte della Marina militare di avere questi oggetti in comodato a tempo indeterminato si è arrivati alla decisione, congiunta, con le sovrintendenze competenti, per un prestito trimestrale. Una durata limitata  per ragioni di conservazione e di tutela delle opere».

«Si tratta di cimeli importanti per la figura di Cavour – aggiunge Caterina Thellung – a Santena c’è la casa di famiglia e gli oggetti più legati alla famiglia di Camillo sono pochi: ovviamente l’archivio, che è molto importante. Per quello che riguarda gli oggetti abbiamo poche cose, fra cui ci sono alcuni mobili che arrivano dalla sua camera del palazzo di Torino e le onoreficenze, di cui appunto il pezzo più importante è il piccolo collare dell’Ordine dell’Annunziata».

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