Santena – 25 febbraio 2012 – Di seguito la lettera aperta che Maurizio Molinari ha inviato al Movimento 5 Stelle e ai giovani santenesi.
Ebbene sì confesso, il mio commento all’ultimo articolo del Movimento 5 Stelle, più che un commento, voleva essere l’invito a un confronto tra un militante di partito inteso nel modo più classico e i militanti di un movimento che si pone in forma alternativa, che pare trovi molti consenso tra i giovani, anagraficamente parlando, e il mondo dell’astensione.
Partendo dal commento al commento, temo che il confronto parta da basi molto basse, ma non sarò io per questo a sottrarmi. Io sono vecchio? Anagraficamente forse, ma politicamente mi considero un 23enne con 41 anni di esperienza, in politica si può essere giovani a 70 anni, maturi a 80 ma anche vecchi a 30. Vi assicuro che tanti rottamatori sulla scena sono più vecchi, nel senso deteriore del termine, di quelli che vogliono rottamare.
Mi si contesta che il socialismo di 120 anni è un pensiero obsoleto, da leggere sui libri di storia. Partendo dal presupposto che la Storia non solo si legge, ma è meglio se la si studia. Come nasce e si sviluppa l’idea socialista? Nasce da lontano, non da inizio secolo ma 3 secoli fa, dalle lotte contro l’assolutismo regio e i regimi feudali durante il secolo dei lumi, questa lotta dei “Presocialisti” troverà sbocco nella “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” del 1789, principi tanto obsoleti che confluirono, anche come testo, “Nella dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” dell’Onu nel 1948, evidentemente tanto obsoleti non erano. Sono tutt’ora la base di tutte le democrazie occidentali.
Con la rivoluzione industriale, in Inghilterra, nasce il movimento “Cartista” da “Carta del Popolo”, un documento del 1838 che sollecitava, in 6 punti: il suffragio universale aimè solo maschile, la segretezza del voto e la costituzione di una indennità parlamentare che permettesse alle classi povere di poter svolgere attività parlamentare. Questo movimento confluirà, con altre esperienze politiche nel 1900 nel Partito Laburista, ora per Voi è più moderno il Partito laburista o il Partito Conservatore è meglio Tony Blair oppure Margaret Thatcher? Vi confesso una cosa, io preferivo Gordon Brown.
Questa analisi vale per tutti i partiti socialisti europei. In Spagna abbiamo lo Psoe, ancora si chiama Partito Socialista Operaio, nacque nel 1879, il fondatore ? Pablo Iglesias, che tanta parte avrà nella Seconda Repubblica Spagnola, anche qui è più moderno Zapatero o Mariano Rajoy; vedremo, ma io in merito non ho dubbi. In Germania l’SPD nacque nel 1875, l’ imperatore, il Kaiser era ancora Guglielmo 1° il cancelliere Otto Von Bismarck ora, meglio Koll oppure Brant? Che dire della Svezia, che dire di Olof Palme, un arretrato da museo? No di certo ebbene il Partito Socialista Democratico Svedese, lo SAP nacque nel 1889, 3 anni prima del PSI.
Fuori Europa? che dire del Partito Socialista Cileno? Salvador Allende aveva nel programma un’idea terribilmente rivoluzionaria , garantire a tutta l’infanzia cilena mezzo litro di latte al giorno con i benefici, in termine di salute, che questo significava, gli Usa con la CIA sventeranno l’oscura minaccia. Cosa hanno a che fare questi nomi e queste sigle con il Psi? Tutto, siamo Compagni da “CON PANE”, coloro che condividono il pane a partire dalle motivazioni ideali, alla comune fratellanza nell’ Internazionale e per molti, la comune appartenenza nel PSE il Partito Socialista Europeo di cui siamo la componente italiana.
Veniamo ora ai giorni nostri, la crisi italiana è sotto gli occhi di tutti, la politica si è dimostrata incapace di dare un’alternativa di governo, il governo tecnico sta solo dando più credibilità ad una politica economica che ben poco si discosta da quella berlusconiana. Con ironia si è varata la manovra “Salva Italia”, per quest’anno sono previsti 30 miliardi di manovra, 16 sono aumento di imposte o taglio del sociale, interventi che toccano i redditi da lavoro dipendente o pensionati, 11 miliardi da imposte sulla ricchezza immobiliare, ma con ben poca progressività di imposizione, niente patrimoniale, solo un prelievo dalla ricchezza finanziaria di 3 miliardi la sola che colpisca gli alti redditi.
Domanda, se è vero che l’Italia avrà uno sviluppo negativo del 2 o 3% quest’anno come alcune fonti pensano, nel 2013 la manovra sarà di 60 miliardi? Il problema ora non è il debito pubblico, ma lo sviluppo economico, che manca in Italia e in Europa, se lo sviluppo non vi sarà le manovre si susseguiranno come il cane che si morde la coda. La crisi non è solo della politica, ma anche sociale ed economica, tutti siamo più poveri, senza una classe dirigente né culturale, né politica, né economica, buona parte del parlamento e composta da gente che, in altri tempi, non avrebbe fatto parte nemmeno del consiglio della bocciofila e chiedo scusa ai bocciofili. In parole povere siamo quel paese che affida migliaia di vite e una nave da 100.000 tonnellate ad una persona che finisce con il tamponare un’isola che era lì, nel mare , da prima che apparissero i dinosauri.
L’inizio di tutto questo? Da tempo, la politica si finanziava illegittimamente, pseudo legittimamente, o con finanziamenti esteri, un sistema che andava degenerando prima si finanziavano i partiti, poi si passò alle correnti interne ed infine le singole carriere. Lungi da me il giustificare questo andazzo o minimizzare il ruolo del mio partito con il fatto, che lo facevano quasi tutti, (l’MSI ad esempio era fuori dai giuochi), per cui tutti colpevoli nessun colpevole, ma nel 1992 altra doveva essere la reazione. Ciò che è competenza della magistratura è della magistratura, quello della politica è della politica e qui viene da piangere, altro che ridere. In parlamento Craxi disse “si alzi chi non è vissuto con finanziamenti illeciti” nessuno si alzò, la politica rinunciò a rinnovarsi, rinunciò al suo ruolo, in troppi si insinuò l’illusione che alla fine sarebbe stato colpito l’avversario, ma salvato se stesso, praticamente non si salvò nessuno. La magistratura finì col fare per via giudiziaria quello che era il compito della politica, nacque la seconda Repubblica e su di essa stendiamo un velo pietoso, dobbiamo a 2 buoni presidenti se qualcosa ha tenuto, Ciampi e Napolitano
In politica ora l’apparire è il dogma, il leader la necessità, i partiti con poche eccezioni sono cordate di amici con il padrone nel simbolo, risultato il vuoto impera, la politica sempre più debole ha lasciato spazi enormi ad altri soggetti sociali, fa più politica “Porta a Porta” che il parlamento (a Camere riunite) il grave è che il questo spazio si è inserita anche la criminalità organizzata, il più grave dei cancri che minano l’Italia estesa ormai su tutto il territorio nazionale. Certe forze politiche di oggi mi ricordano una formazione che, nell’Italia di fine guerra ebbe grande ruolo negativo, il partito dell’uomo qualunque, ebbe vita breve, ma fece tanti danni. Lo slogan “ABBASSO TUTTI” il vento del Nord “IL RUTTO DEL NORD” lo Stato il meno possibile e che “ROMPA POCO I C..”, l’intellettuale Calamandrei “CACCAMANDREI”.
Voi giovani nell’età del Web fate una ricerca su Giannini e il suo movimento, vi troverete molte analogie con gli attuali VAFFADAY o i vari secessionismi di padana memoria. La soluzione è l’abbasso i partiti o riunire l’Italia migliore in partiti con ancora ancoraggi ideali, soggetti giuridici e non libero associazioni non riconosciute come ora, con strutture democratiche, finanziamenti alla luce del sole, come stabilisce la Costituzione? Io ho una risposta. Voi?
Confrontatevi con chi ancora ha idee, a Santena confrontatevi con Santena Cambia, scoprirete, se vorrete, che non tutto è uguale anche se nessuno ha la verità in tasca. Vedete anch’io ho avuto il periodo delle “verità Granitiche” in merito, mio padre soleva dirmi in dialetto, cara al me ragas ad ghè ammò da mangià tanta pulenta, – devi mangiare ancora tanta polenta –, ebbene Voi confrontatevi, non chiudetevi nella vostra supponenze e io vi prometto che vi cucinerò tutta la polenta che vi necessita.
Cordiali saluti
Compagno Maurizio Molinari
Partito Socialista Italiano
Sezione italiana dell’Internazionale Socialista
Membro italiano del Partito Socialista Europeo