Santena – 8 marzo 2012 – Settimana davvero pesante quella che sta trascorrendo per la lista civica Santena Cambia che sta pagando un prezzo pesante nel tentativo di sperimentare se è possibile arrivare a un accordo con il gruppo Galileo. Per sapere se si riuscirà a trovare un accordo tra Santena Cambia e Galileo occorrerà aspettare venerdì sera. Per intanto sono da citare le mosse attuate da Santino Cascella, ed Enrico Arnaudo che hanno manifestato disappunto rispetto a quando sta succedendo. Di seguito, in questo primo pezzo, la posizione di Santino Cascella.
«In questi mesi abbiamo sempre detto che Santena Cambia era una lista squisitamente civica, nata con almeno quattro componenti: i tre gruppi consigliari di minoranza – Unione centrosinistra, Insieme per Santena e Udc-Moderati per Santena – e alcuni esponenti del centro destra che, nel corso degli anni, si sono staccati dall’ala filo Nicotriana del Pdl. L’ho sempre saputo che in Santena Cambia io rappresento l’ala più a destra e non si può dire che io in questa lista civica costituisca un gruppo, diciamo che sono una singola unità, appartenente alla destra. Ero conscio di questo mio ruolo e, in tutti questi mesi, a partire dallo scioglimento del consiglio comunale ero sempre riuscito a ritagliarmi uno spazio all’interno del gruppo. In molte battaglie condotte all’interno di Santena Cambia avevo al mio fianco Giacone e Mastrogiovanni, di cui non si può certamente dire che siano due esponenti di destra; si tratta di persone di centro che ho visto ragionare con la loro testa e prendere posizioni coraggiose a fronte degli evidenti errori politici e amministrativi compiuti da Benny Nicotra, per non parlare di alcune sue condotte che sono all’attenzione della Magistratura».
«Il mio distacco da Santena Cambia – aggiunge Santino Cascella – è andato maturando sempre con maggiore velocità quando si è avviato il percorso di avvicinamento con il gruppo denominato Galileo. E’ chiaro che per tentare di percorrere un cammino insieme occorre accettare compromessi e mediazioni, io però mi aspettavo di esser coinvolto in qualche misura. Invece, come sono partite le trattative io sono stato lasciato fuori ed escluso. Alcuni esponenti di Santena Cambia mi hanno fatto capire che non ero gradito ai componenti di Galileo. Con il mio comportamento ritengo di avere contribuito in modo determinate alla caduta di Benny Nicotra: con lui sono arrivato allo scontro fisico. Ho presentato esposti e denunce nei suoi confronti e, proprio in questi giorni, mi è finalmente stata consegnata la documentazione che prova in modo del tutto evidente che l’ex nostro sindaco si è comportato in modo censurabile, chiedendo per anni il raddoppio dell’indennità mentre non ne aveva diritto. Io ho trovato davvero strano che dopo avere compiuto un lungo cammino all’interno di Santena Cambia nel momento in cui si è deciso di provare a trovare un accordo con Galileo io sono diventato improvvisamente ingombrante e sono stato scaricato».
«Nella rosa di nomi dei possibili candidati consiglieri, presentata ai componenti di Galileo il mio nome non è mai stato fatto – aggiunge Cascella –. Eppure all’interno di Santena Cambia nessuno aveva mai pubblicamente avuto da ridire sulla mia candidatura. Un altro fatto che mi ha portato a farmi da parte è stato quando, lunedì sera, la lista Santena Cambia ha deciso di indicare in Domenico Galizio il candidato a sindaco nell’ambito del tentativo di accordo con il gruppo Galileo. Questa è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il mio vaso che era già bello colmo. Non ho nulla da dire all’indirizzo di Domenico Galizio, persona degna e per bene, però secondo me ha spiccate connotazioni di centro sinistra rispetto alle caratteristiche che secondo me dovrebbe possedere il candidato ideale».
Santino Cascella continua: «Ho avuto modo di scorrere la lista di nomi maturata nell’ambito della trattativa tra Santena Cambia e il gruppo Galileo: davvero non capisco perché sul mio nome qualcuno si sia permesso di porre dei veti. Se qualcuno ha rimostranze nei miei confronti vorrei che me lo venisse a dire. Sono amministratore da tanti anni e non ho nulla cui debba vergognarmi. Ma davvero un gruppo come Galileo, nato qualche settimana fa, pensa di avere diritto a porre veti? Così come non capisco come sia possibile che un gruppo appena costituito, nel momento in cui avvia una trattativa con Santena Cambia, abbia la pretesa di chiedere la metà dei posti disponibili».
«Considerata l’attuale situazione – prosegue Santino Cascella – io mi sono tirato indietro da Santena Cambia. Sono davvero rammaricato. In questi mesi abbiamo fatto un cammino davvero importante e io ho dato tutto l’apporto possibile. Trovo davvero fastidioso e insopportabile venire messo da parte e sacrificato in nome di un accordo con Galileo che reputo abbastanza difficile da raggiungere. Oltre che risentito con le persone di Santena Cambia vorrei invitare gli esponenti di Galileo a darsi una calmata: come si può credere di essere il nuovo che avanza mettendo veti indiscriminati contro tutti gli altri diversi da loro. Negli incontri e discussioni di queste ultime settimane ho visto comparse atteggiarsi da primi attori: mi auguro che il pubblico – o meglio gli elettori – con le urne sappiano riportare alla realtà questi signori».
Santino Cascella chiude così: «Io ora mi sono sfilato da Santena Cambia. Se dovesse arrivare o maturare qualche proposta interessante non è detto che non prenda in considerazione la possibilità di candidarmi da qualche altra parte. Vedremo. Per ora comunque sono fuori da Santena Cambia».
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