Santena – 13 maggio 2012 – Tra i relatori presenti al preludio di sagra 2012 c’era Marco Balagna, assessore all’Agricoltura della Provincia di Torino. Di seguito il suo contributo.
«Sono tre anni che partecipo al maggio santenese e ho sempre visto grandi successi e ottimi risultati – ha esordito Marco Balagna –. Questa sera sono contento di essere qui per più ragioni. Non più tardi di due settimane fa, in un piacevole incontro legato al periodo intenso di campagna elettorale, ci siamo incontrati con Ugo Baldi e la sua lista. Avevo preso l’impegno di essere qui, in occasione dell’avvio dei festeggiamenti legati alla sagra. Garantisco fin d’ora, perché credo sia un dovere, da parte dell’assessore all’Agricoltura della Provincia, di ritornare venerdì prossimo per il momento ufficiale dell’inaugurazione, così come avvenuto nei precedenti anni. Proprio perché è la prima uscita del neo sindaco mi sembra doveroso: io arrivo dal Canavese e ho amministrato Pont Canavese, una realtà con 4.000 abitanti e mi ci rivedo nei panni del sindaco, nei primi giorni di mandato. Me lo ricordo bene cosa vuol dire affrontare le prime situazioni e le inevitabili tensioni di un nuovo compito da un lato arduo, ma che, davvero, ha dei momenti particolarmente piacevoli, legati al rapporto con le persone. Quindi, davvero, di cuore: Ugo, auguri di buon lavoro. Sono anche io convinto che ci siano tutti i presupporti – conoscendo parte dei collaboratori che avrai – per un ottimo lavoro e, soprattutto, per far rivivere Santena che so essere il vostro compito e la missione che vi sentite di portare avanti».
Marco Balagna ha aggiunto: «Questa sera ci tengo a essere qui e ringraziare per questa serata di approfondimento perché l’asparago di Santena e ciò che si è ricreato intorno a questa coltura, in questi ultimi anni, è un po’ emblematico dell’impegno che la Provincia di Torino, ben prima ovviamente del mio arrivo, quindi sto parlando dell’istituzione Provincia, ha portato avanti attraverso il progetto del Paniere dei prodotti tipici. E in questo, lasciatemelo dire convintamente, l’asparago – dei 33 prodotti tipici della Provincia di Torino che sono nel Paniere – rappresenta l’emblema stesso della storia del Paniere e ne riassume il significato più pieno. Perché è un prodotto che ha una sua storia, una tradizione che parte dai tempi di Cavour, per come è arrivato a Santena e per cosa è accaduto nei decenni nel secolo successivo, con le varie patologie che hanno praticamente estinto la coltura dell’asparago, in parte abbandonata anche per il sopravvento di una società sempre più industrializzata. Però – e anche in questo riassume benissimo il progetto del Paniere cui siamo tanto legati in Provincia – negli ultimi anni c’è stato un sussulto di orgoglio, con una ripresa da parte dei santenesi di questo prodotto tipico. Si è avuto il coraggio e la temerarietà di riscoprirlo, perché non credo sia stato facile riscoprire questa coltura quando non eravamo ancora in un momento di crisi economica e di abbandono del mito industriale».
L’assessore all’Agricoltura della Provincia ha detto: «Ebbene, anno dopo anno, ben prima dell’avvio del Paniere, questi produttori hanno cominciato a credere alla riscoperta della coltura dell’asparago e hanno messo le condizioni affinché l’asparago potesse entrare a pieno titolo nel Paniere. Sono state riscoperte storia e tradizioni di questa coltura. E’ stato individuato un disciplinare tipo, in modo che non vi possano essere imitazioni. Si è portato avanti un lavoro di squadra. Più agricoltori si sono riuniti insieme, attorno a un marchio. Questa è stata la forza nella fase di riscoperta dell’asparago e poi dell’avvio del progetto, nel 2002, con il Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. La forza è stata quella di non andare in ordine sparso, ma di riunirsi nell’associazione, nel garantire una tipicità forte al prodotto asparago attraverso un disciplinare e un regolamento. E questi sono stati i presupposti per il lavoro che è stato svolto egli anni successivi e che ha portato al rilancio dell’asparago. Ebbene, noi come amminsitrazione provinciale, abbiamo cercato di accompagnare negli anni la tenacia dei produttori che hanno riscoperto il prodotto. Abbiamo cercato di farlo anche unendo la sacrosanta promozione, che è tutto di questi tempi: fare conoscere un prodotto, dare visibilità, fare comunicazione, fare pubblicità sui giornali, a Eataly, durante eventi e sagre, anche al di fuori dell’abituale contesto dove i produttori sono andati a promuovere la coltura e la conoscenza di questo prodotti tipico. Abbiamo cercato di unire a questo la giusta difesa delle caratteristiche dell’asparago di Santena. Quindi abbiamo portato avanti un lavoro tutto legato alla protezione della varietà locale che è stata fatta con il Crab – Centro di riferimento per l’agricoltura biologica – che ha garantito l’iscrizione al registro varietale nazionale dell’asparago di Santena, dandogli ulteriore riconoscimento specifico, a livello nazionale. Sembrano cose scontate, ma non lo sono; è il frutto di un duro lavoro. Ovviamente tutto doveva partire dal territorio che ci doveva credere. E voi a Santena ci avete creduto. Tutti gli interlocutori – l’associazione, la Provincia e le amministrazioni – hanno reso possibile che questo si concretizzasse e quindi, a dieci anni dall’avvio della storia del Paniere, ma direi a tre lustri abbondanti dalla riscoperta del prodotto, si è potuto conseguire un risultato importante che non si ferma alla sagra, a un momento di manifestazione e di eventi, ma che ormai rappresenta una concreta realtà nel territorio di Santena e dintorni. Perché come mi insegnate voi con un sano spirito campanilistico l’asparago di Santena viene prodotto anche in alcuni Comuni vicini come Poirino e, per piccole quantità, Carmagnola».
Marco Balagna ha detto: «Faccio una ultima considerazione: il mio vuole, essere un saluto e una analisi della situazione. Riflettiamo anche su che cosa vuol dire oggi riscoprire l’agricoltura. E questo vuole essere non un suggerimento, ma un mettersi a disposizione di questa amministrazione se vorrà sviluppare questi temi con la nostra amministrazione provinciale. Arriviamo e siamo in un periodo di profonda crisi economica. Il mito dell’industria e di un posto fosso e di altri possibili sbocchi occupazionali si è perso. Io vedo un ritorno a quel settore primario che in molti territori della nostra provincia, del nostro Piemonte, ha rappresentato, nel secolo scorso, il principale reddito delle nostre famiglie. Io arrivo dal Canavese: è stato così con l’allevamento di bestiame, per i miei nonni ed è stato così per, credo, tante famiglie dei presenti qui, questa sera. Ebbene io penso sia giusto, in un momento come questo, anche di riflettere sulla possibilità che in una fase di profonda crisi, che è una crisi di valori, ma anche, ovviamente, una crisi economica, di riscoprire l’identità di un territorio, di ciò che arriva dalla terra e, quindi, è più direttamente vicino a noi. E questo io credo possa aiutarci a superarla quella crisi di valori e, perché no, passa rappresentare anche una base economica importante. Dico questo anche se parliamo di quantità di prodotto non enormi. Però in termini di qualità il lavoro che si è fatto in questi anni per rilanciare la produzione di asparagi è molto importante e ha determinato anche un indotto economico significativo per cui ha comportato una resa economica importante per chi produce asparagi».
«Queste sono le cose che sentivo, che avevo piacere di comunicarvi – ha concluso Marco Balagna –. Chiudo confermando la disponibilità verso l’amministrazione comunale di Santena a ragionare insieme, su progetti di sviluppo legati all’agricoltura, in questi anni che abbiamo davanti. E, altrettanto, chiudo con un riferimento a un amico: il presidente della Pro loco, Angelo Salerno che l’anno scorso, alla premiazione della sagra, avevo visto giustamente molto preoccupato perché era orfano di amminsitrazione. Per questo avrà inevitabilmente avuto maggiori difficoltà nell’organizzazione di un evento di questa portata. E’ andata molto bene anche l’anno scorso. Quest’anno credo che ci sia una maggiore serenità, credo che Salerno si senta le spalle coperte perché c’è una amminsitrazione in carica che sta partendo e alla quale auguriamo il miglior lavoro possibile. Ci vediamo venerdì prossimo, per l’inaugurazione dell’AspariMaggio 2012».
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Audio integrale dell’intervento di Marco Balagna
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