Santena – 17 giugno 2012 – Da poco più di trenta giorni i due consiglieri del Movimento 5 Stelle sono entrati in Comune. In dodici minuti di intervista Alessandro Caparelli e Daniele Franco rispondono a una quindicina di domande.
Alessandro Caparelli e Daniele Franco, consiglieri del Movimento 5 Stelle, vi sentite la materializzazione in consiglio comunale del cambiamento a livello politico in atto nel Paese?
«Sì, ci sentiamo di far parte in una sorta di rivoluzione sociale oggi in atto in Italia – afferma Daniele Franco –. Nel nostro piccolo ci sentiamo parte di tale cambiamento, in quanto rappresentanti del movimento, noi non siamo certo un partito. Ci sentiamo parte di questa nuova rivoluzione sociale che vede i cittadini attivarsi per riprendersi i loro diritti, a lungo scippati dalla casta politica». «Il Movimento 5 Stelle, a pieno titolo, fa parte di questa rivoluzione culturale che è in atto – aggiunge Alessandro Caparelli –. E diciamo che anche a Santena questa sorta di vento di cambiamento rappresentato dal Movimento 5 Stelle ha portato parecchi frutti».
Che cosa significa per voi democrazia partecipata?
«Vuol dire – spiega Alessandro – che le decisioni, le scelte, vengono discusse e prese dagli amministratori direttamente con i cittadini. Significa avere fermato i soliti capipartito e capigruppo da troppo tempo abituati a prendere loro tutte le decisioni. Democrazia partecipata è democrazia dal basso, a partire dalle proposte dei cittadini. E noi eletti del Movimento 5 Stelle intendiamo fare da tramite. Ascoltiamo le istanze del popolo e le portiamo in consiglio comunale e le proponiamo alla giunta».
Come intendete tradurre a Santena i termini democrazia e partecipazione?
«Trasparenza per noi – dice Alessandro – vuol dire che i cittadini devono essere messi a conoscenza di tutti gli atti pubblici: dalle indennità corrisposte agli amministratori a tutte le delibere di giunta e di consiglio come anche le determine dei responsabili dei servizi. L’informazione ai cittadini è la base della trasparenza. In tal modo i cittadini informati e consapevoli possono partecipare direttamente alla vita amministrativa del Comune. Vorrei anche ricordare che noi diciamo no alla delega in bianco che i cittadini per anni hanno dato agli amministratori. La partecipazione dei cittadini non può limitarsi al voto nel segreto dell’urna. Noi lavoriamo affinché i cittadini partecipino attivamente alle scelte dell’intera amministrazione. Far partecipare i cittadini per gli amministratori significa stare a sentire e tenere conto delle ragioni della gente prima di decidere le soluzioni. Noi pensiamo che sia davvero importante che su molti temi i cittadini possano esprimersi, magari anche utilizzando le potenzialità della rete internet».
Cosa vuol dire lavorare per svegliare la coscienza popolare?
«L’abbandono da parte dei cittadini dell’interesse verso la cosa pubblica e una delega cieca verso i partiti hanno portato alla devastante situazione politica che stiamo vivendo oggi in Italia – afferma Daniele Franco –. Oggi la gente se va bene va a votare ogni 5 anni: pone una croce e basta e non ne vuole sapere di partecipare alla vita amministrativa e politica. Questo non va niente bene. Il movimento 5 Stelle ha lavorato e lavora per avvicinare i cittadini al palazzo. La gente deve nuovamente sentirsi responsabile rispetto al lavoro che portano avanti gli amministratori degli enti locali come in Provincia, nelle regioni e in parlamento. Noi riteniamo che tale risveglio sia cosa buona per l’intero Paese».
Uno slogan del Movimento 5 Stelle è che con voi il cittadino è al potere, ma davvero quello santenese è al potere con voi in consiglio?
«Il percorso del Movimento 5 Stelle va in questa direzione – prosegue Alessandro –. Il nostro agire ha questo obiettivo, far tornare il potere nelle mani nei cittadini, in Italia e quindi anche a Santena».
E’ un mese che siete in amministrazione, in che modo avete portato al potere i cittadini di Santena?
«Intanto noi due siamo stati eletti in nome e per conto del Movimento – dice Daniele – e siamo due che in tasca non hanno tessere di partiti, come tutti i candidati del Movimento 5 Stelle. Tutti gli eletti del nostro movimento sono cittadini normali entrati nelle stanze delle istituzioni. In questo senso portiamo al potere i cittadini».
Un altro slogan del Movimento 5 Stelle è che i cittadini possono scrivere il futuro. Dopo il periodo della gestione Benny Nicotra che indicazione avete intenzione di seguire per scrivere il futuro della città e dei santenesi?
«In questi primi trenta giorni – spiega Daniele Franco – abbiamo lavorato per contribuire a far diventare Santena un comune virtuoso. Abbiamo presentato al sindaco Baldi e al gruppo che ha vinto le elezioni alcune idee che riteniamo nuove e che pensiamo vadano verso il bene comune di tutti e non solamente di singole persone. Sono proposte virtuose che vanno a beneficio della totalità dei cittadini». Alessandro Caparelli aggiunge: «Un apporto fondamentale alla nostra azione amministrativa a livello degli enti locali potrebbe arrivare dall’introduzione a livello nazionale di referendum consultivi e propositivi. Oggi l’istituto referendario non va oltre a mera azione abrogativa: ci sembra davvero troppo poco. Noi pensiamo che anche a Santena su argomenti o questioni non contemplate dai programmi elettorali si possa pensare di acquisire il parere della popolazione prima di prendere una decisione. E prima di sentire il parere dei cittadini occorrerà pianificare una corretta informazione in merito ai pro e ai contro dell’opera o della decisione che gli amministratori sono chiamati a prendere».
In tutta Italia il Movimento 5 Stelle è spesso nell’occhio del ciclone e si attira un buon numero di critiche: in città invece quasi tutti vi osannano. Avete pensato a quali ragioni ci sono alla base di questo?
«Intanto a Santena noi non siamo una meteora spuntata all’improvviso – spiega Alessandro – molti santenesi hanno potuto vedere e condividere il percorso che in città abbiamo avviato dal 2010. Noi, contrariamente a qualche altra forza politica non siamo spuntati pochi mesi fa. In due anni abbiamo dimostrato che la nostra voglia di cambiamento è reale. In due anni ci siamo costruiti competenze e capacità. In questi due anni abbiamo cominciato a capire un po’ di più dei meccanismi dell’amministrazione. In merito al nostro arrivo in comune sinora abbiamo riscontri positivi sia dal sindaco sia dalla giunta sia da parte degli uffici comunali. La scorsa settimana abbiamo avuto un incontro con l’assessore Romano e con Fabio Grollino per individuare alcune modifiche da apportare al sito comunale per migliorarlo. Dunque su alcuni temi vediamo che la maggioranza cerca la collaborazione. Vuol dire che qualcosa di buono siamo in grado di pensarlo e proporlo: nei prossimi cinque anni che passeremo in amministrazione non potremo che crescere e rafforzare la nostra capacità di amministratori».
Nell’ultima tornata elettorale in tutta Italia sono stati eletti 181 consiglieri del movimento 5 Stelle. In Italia i consiglieri del movimento sono oltre 300. Che cosa significa per voi due essere del Movimento 5 Stelle?
«Noi facciamo parte della rivoluzione culturale avviata dal movimento – dichiara Daniele –. Sicuramente, avendo più eletti, ci sarà molta più condivisione in rete di idee e per noi eletti sarà più facile riuscire a condividerle e, così facendo, a crescere. Da sempre mettiamo tutto in rete in modo che le buone pratiche siano subito condivise e possano essere subito patrimonio di tutti. E poi, far parte di questa sorta di rivoluzione sociale avviata dal Movimento 5 Stelle è entusiasmante».
Il risultato elettorale santenese vi ha premiato alla grande. Un Pdl azzoppato dalle gesta non propriamente edificanti di Benny Nicotra e la scomparsa della sinistra dalla scheda elettorale quanto pensate abbiano pesato sul vostro buon risultato?
«Non abbiamo fatto molti ragionamenti sull’esito del voto e sul largo consenso che abbiamo raccolto – afferma Daniele –. Gli ultimi sondaggi a livello nazionale attribuiscono al Movimento percentuali identiche a quella che abbiamo portato a casa dalle urne santenesi. Che ci abbia votato l’elettorato di sinistra è poi tutto da dimostrare. Diciamo che la gente è stufa dei soliti partiti e non ne può più dei giochetti che vengono ripetuti da anni. Il nostro problema oggi non è capire se chi ci ha votati sia più di destra o più di sinistra: noi ci impegnamo a rappresentare nel migliore dei modi questa gente. Per questo noi chiediamo a chi ci ha dato il consenso di farsi avanti e darci una mano».
Che cosa avete portato avanti sinora?
«Noi abbiamo lavorato per migliorare l’efficienza della macchina burocratica comunale – afferma Alessandro Caparelli – che ha margini di miglioramento. Abbiamo avuto modo di verificare qualche carenza a livello di gestione. Anche noi lavoreremo per ridurre le distanze tra il comune, gli amministratori e cittadini». «Capire le dinamiche del meccanismo burocratico e istituzionale non è certo facile – afferma Daniele Franco –. Un altro campo che ci ha visti impegnati riguarda il bilancio di previsione 2012».
Ma voi del Movimento 5 Stelle vi considerate all’opposizione o in qualche modo fate parte della coalizione di maggioranza?
«Noi siamo all’opposizione – aggiunge Alessandro –. Se eravamo in maggioranza avremmo espresso sindaco e Giunta. E per registrare l’intervista non saremmo venuti sul terrazzo di casa tua, ma saresti venuto tu in municipio».
Che bilancio si può fare di questi primi 30 giorni. Se ne è accorto qualcuno che siete arrivati in Comune?
«Questa domanda sarebbe meglio porla ai cittadini – dice Daniele Franco, mentre Alessandro Caparelli aggiunge –. Da dopo le elezioni molta gente ti ferma per strada e ti pone un sacco di problemi ben pochi dei quali rientrano nella nostra competenza. Per prima cosa la gente ti chiede un lavoro, per altri è pressante il problema della casa. Ma noi due amministratori, seduti nelle fila della minoranza davanti a questi problemi possiamo fare ben poco. Molta altra gente ci incontra per strada e ci dice apertamente che ha fiducia in noi e ci segnala problematiche, dalle cose più piccole fino ai problemi più grandi. Noi si prende atto, chiediamo conto agli uffici oppure come abbiamo fatto in questi giorni presentiamo interrogazioni». Daniele e Alessandro una cosa la dicono insieme: «L’elezione in consiglio comunale ci ha tolto un bel po’ di tempo che dedicavano alla famiglia e agli affetti. Abbiamo dovuto rimetterci a studiare e riprendere in mano i libri per mettere nero su bianco le nostre proposte per migliorare la macchina comunale.
Ma dove avete preso le giacche che indossavate durante il primo consiglio comunale?
Alessandro Caparelli è il più pronto a rispondere: «naturalmente è la giacca che ho messo al mio matrimonio». Daniele Franco lo segue a ruota: «La mia è la giacca che ho comprato quando sono andato al matrimonio suo, di Alessandro».
Che cambiamenti ha subito il gruppo santenese del movimento 5 Stelle dopo le elezioni amministrative del maggio scorso?
Alessandro spiega: «Noi ci ritroviamo sempre nel garage di un nostro candidato: diciamo che quella è la nostra sede “istituzionale”. Dopo le elezioni ci sono stati molti soggetti che si sono avvicinati a noi e si stanno proponendo con idee e suggerimenti. Ora stiamo cercando di organizzare alcuni gruppi di lavoro in modo da dividere compiti e incarichi. Qualche gruppo è già partito: ad esempio abbiamo cominciato a lavorare per rivedere il nostro sito www.santena5stelle.it – è nostra intenzione rinnovarlo e a breve contiamo di mettere in rete il lavoro fatto in queste settimane. Oltre allo spazio informativo avremo un forum, senza moderatori, dove i cittadini potranno liberamente lasciare proposte e suggerimenti». Intervista finita.
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