Santena – 25 giugno 2012 – Nei recenti campionati nazionali di tiro a volo, svolti in Campania, Elisa Giovanna Occhetti, in forza nella polizia municipale cittadina, ha primeggiato nella specialità double trap.
«Io sparo nella squadra nazionale della polizia municipale nelle specialità “fossa olimpica” e “double trap” di tiro a volo – o piattello, per i comuni mortali – spiega l’agente scelto Elisa Giovanna Occhetti –. L’ultima medaglia che ho appeso al collo, quella che indosso (foto qui a lato) con il sindaco Baldi e l’assessore Romano, è stata conquistata nella città di Giugliano, in Campania dove, dal 30 maggio al 2 giugno scorsi, si sono svolti i campionati nazionali di tiro a volo. Una competizione riservata a personale in servizio, o quiescenza, presso qualsiasi corpo o comando di polizia locale italiana. La specialità nel quale ho primeggiato è il “double trap” – due piattelli in contemporanea, con due colpi a disposizione. Nell’altra specialità, la fossa olimpica, ho avuto prestazioni non eccelse ma, in mia difesa, posso dire che ho passato tre giorni sulla pedana di tiro con la cervicale che mi faceva vedere i sorci verdi… Pazienza, cercherò di impegnarmi di più la prossima volta».
Elisa Occhetti aggiunge: «Una settimana prima di questa gara, sono anche stata a Taranto, per la precisione a Maruggio e Torre Santa Susanna, dove si è svolta una prova – il Gran premio Challenge, del Cism, Comitato internazionale sport militari – sempre di tiro a volo. A Taranto ero presente non come atleta, ma come responsabile tecnico della nostra squadra nazionale. E stata veramente un’esperienza edificante non solo perché era la prima volta che rivestivo questi panni – e tutto sommato i colleghi presenti hanno detto che non me la sono cavata poi così male… –, ma soprattutto perché ho avuto modo di condividere, per una settimana, le pedane di tiro con altri colleghi – tiratori e tecnici – veramente di tutto il mondo. In particolare abbiamo stretto amicizia con Anzhela, Noora e Amna – rispettivamente allenatore e tiratrici della squadra nazionale femminile dello stato del Qatar».
«Sono ragazze fantastiche – aggiunge Elisa Occhetti – e, nonostante il fatto che sparino con in capo il burqa, sono assolutamente da sfatare stupide leggende metropolitane che le dipingono come schiave o qualcosa di simile: sono esattamente “poliziotte” come me e, come me, ce la mettono tutta per cercare di fare del loro meglio quando rappresentano la loro nazione. Abbiamo fraternizzato anche con altri colleghi dell’India, dell’Oman, del Kuwait e della Spagna. Mai come nei giorni trascorsi a Taranto ho capito il vero significato del motto del Cism “Amicizia attraverso lo sport” o in inglese, “Friendship through sport”. Che dire? Ora mi attendono i campionati europei in Spagna».
La vigilessa chiude così: «Senza avere minimamente intenzione di dar spazio a polemiche, mi auguro che questa nuova amministrazione comunale sia un po’ più sensibile della precedente alle pratiche sportive come strumento di socializzazione, di cultura di amicizia e, perché no, anche di occasione per creare posti di lavoro. Dal canto mio vorrei rimarcare che praticando tale sport non sono assolutamente alla ricerca di soldi pubblici: ho sempre tirato fuori di tasca mia al 100 per cento o quasi e continuerò a farlo, sempre pronta a dimostrare quanto scrivo in qualsiasi momento e di fronte a chicchessia. Io cerco solamente di far conoscere al pubblico che esistono anche altri sport, oltre al “bene amato calcio” con atleti sani e da considerarsi come “gente comune”, che cercano, tutti insieme di far onore alla nostra Italia».
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