Santena – 8 luglio 2012 – Oggi, durante le messe, è stata distribuita una lettera che Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ha indirizzato ai fedeli delle parrocchie di Cambiano e Santena. Di seguito, il testo integrale della missiva.
Torino, 4 luglio 2012
Cari fedeli delle parrocchie di Cambiano e Santena,
come avrete già saputo inizia per le vostre comunità una nuova stagione ecclesiale, impegnativa ma anche entusiasmante. Le due comunità sono chiamate a camminare su un percorso pastorale programmato insieme, con il responsabile apporto del parroco don Sebastiano, i due Viceparroci don Mauro e don Martino (che dimorerà stabilmente a Cambiano) e il prezioso aiuto di alcuni presbiteri anziani del territorio. Non è la sola zona della Diocesi che si apre a questa prospettiva di unità di due parrocchie: quest’anno ben altre 12 sono state chiamate ad accogliere questa nuova impostazione pastorale. Ciò è dovuto alla scarsità di sacerdoti che sta avendo conseguenze sempre più preoccupanti in Diocesi e sollecita tutti, famiglie, comunità e giovani a interrogarsi per farvi fronte insieme in modo da garantire alle parrocchie, anche nei prossimi anni, un servizio adeguato di presbiteri.
Desidero assicurarvi però che questa nuova strada, pur comportando qualche cambiamento, si rivelerà proficua di bene per le due parrocchie di Cambiano e di Santena, che restano tali con tutte le loro attività pastorali, organismi, tradizioni e impegni. Ogni comunità però è chiamata a trovare vie di collaborazione in particolare tra gli operatori pastorali, catechisti, animatori dei ragazzi negli Oratori, animatori liturgici e cantori, ministri ausiliari dell’Eucaristia e soprattutto Consigli pastorali e degli Affari economici. Il fatto di poter contare su una équipe di tre presbiteri affiatati e ricchi di esperienza e di forze anche giovanili garantirà quanto si è fatto fin qui con ancora maggiore impegno. Per questo li ringrazio sentitamente di avere accolto la proposta con generosità e di essere disposti nel modo migliore per attuarla. Non certo da soli ma con l’apporto indispensabile di voi laici delle due comunità, che siete ora chiamati a farvi corresponsabili della vita ecclesiale e dei vari servizi pastorali, con spirito aperto alla formazione, alla comunione, alla collaborazione e all’amicizia reciproca. Ogni parrocchia si arricchirà così delle risorse dell’altra e insieme si potrà affrontare il futuro con serenità per rispondere alle sfide della nuova evangelizzazione, sia per coloro che le frequentano e soprattutto per quanti ne vivono ai margini.
Guardiamo dunque a questa stagione con animo aperto alla volontà del Signore che guida la Sua Chiesa e indica sempre nuove vie per mantenere viva la sua Parola nel cuore delle persone e nutrire la loro fede e il loro amore reciproco. L’unità della Chiesa è il primo dono e compito che siamo chiamati a difendere e promuovere anche attraverso queste forme di maggiore comunione tra parrocchie vicine, che permette di potenziarne le forze e di orientarne la crescita spirituale e pastorale.
Vi ringrazio e vi benedico di cuore.
Cesare Nosiglia, Arcivescovo
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